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Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 82

Logo Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
82 22 15/06/2010 Sebastiano Bonzio
 
Giacomo Guzzo
Claudio Borghello
Giuseppe Caccia
Simone Venturini
Luigi Giordani
15/06/2010

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro24-06-2010Leggi

 

Venezia, 15 giugno 2010
nr. ordine 82
n p.g. 22
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Privatizzazione di Tirrenia S.p.A. - Il Comune di Venezia chiede al Governo chiare clausole di gara a garanzia dell’occupazione attuale e futura dei lavoratori della compagnia marittima.

 

Premesso che


Tirrenia di Navigazione S.p.A. è una storica compagnia di navigazione italiana controllata da Fintecna, con sede centrale a Napoli e Divisione Adriatica con sede a Venezia, che collega con le sue navi merci e passeggeri diversi porti italiani e del Mar Mediterraneo.


Considerato che


La procedura per la privatizzazione della compagnia di navigazione giungerà a conclusione il 28 giugno 2010, data entro la quale devono essere depositate le offerte vincolanti per l’acquisto della società;


Desta grave preoccupazione il fatto che, a pochi giorni dalla chiusura del suddetto iter di privatizzazione, non esista ancora alcuna concreta certezza per ciò che concerne la tutela degli attuali livelli occupazionali, nonostante gli impegni solennemente annunciati e assunti dal Governo e le sollecitazioni e le richieste che le organizzazioni sindacali hanno avanzato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che riguardano:


• La previsione di specifiche e puntuali clausole sociali e garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali.


• Il rispetto delle condizioni contrattuali in essere.


• La presentazione obbligatoria di un piano economico-finanziario e industriale di rilancio della attività di cabotaggio marittimo da parte del soggetto aggiudicatario della gara.


Secondo quanto annunciato dall’amministratore delegato di Tirrenia S.p.A., Franco Pecorini il 18 maggio scorso, l’unica cosa che appare delinearsi con chiarezza, nonostante le rassicurazioni e le smentite del ministro dei trasporti Altero Matteoli, sono gli esuberi di 350 lavoratori, tra marittimi e posizioni amministrative e direttive a fronte delle richieste di sovvenzioni del servizio per 12,5 milioni di euro.

Tenuto conto che


È inaccettabile che la crisi venga pagata ancora una volta dai lavoratori e che questo è tanto più sconsiderato in una realtà come quella di Venezia che rischia di essere quella più esposta all’azione di taglio, in quanto Tirrenia S.p.A. ha progressivamente abbandonato le attività commerciali previste per il mare Adriatico (fuori convenzione e quindi non ammesse alla contribuzione statale), nonostante le ottime performance e le buone prospettive che sembrano esserci nel comparto della navigazione adriatica da e per Venezia.


Contro questa drammatica assenza di certezza, per sensibilizzare la cittadinanza e per sollecitare il Governo martedì 8 giugno 2010 si è svolto uno sciopero nazionale dei lavoratori del Gruppo Tirrenia S.p.A. ed una manifestazione ha portato i lavoratori marittimi con sede operativa in Adriatico e quelli amministrativi operanti nella sede della Divisione Adriatica alle Zattere presso la Prefettura di Venezia e il Comune di Venezia.


A seguito degli incontri che la delegazione dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali della Tirrenia ha avuto con le massime Autorità cittadine, il Comune di Venezia, per tramite del Vicesindaco e del Consigliere delegato al Lavoro, ha fatto propria l’istanza di rivolgere un pressante appello al Governo affinché adotti le misure atte a scongiurare una nuova pesante ondata di licenziamenti.


Tutto ciò premesso e considerato


IL CONSIGLIO COMUNALE


Nell’esprimere la propria contrarietà alle modalità con le quali il Governo sta procedendo alla privatizzazione della Tirrenia S.p.A., poiché forte è la preoccupazione che, con tali modalità, si pervenga ad una sorta di “Alitalia del mare”, dove a pagare le spese di una gestione inadeguata sono, come sempre, i contribuenti ed i lavoratori e il sistema dei servizi di trasporto veneziani e veneti:


Impegna il Sindaco ad intervenire presso il Governo, chiedendo al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che il bando di gara per la privatizzazione della compagnia di navigazione Tirrenia preveda esplicitamente l’obbligatorietà, pena esclusione, della presentazione:


• Del piano economico-finanziario e industriale per il rilancio dell’attività di cabotaggio marittimo;


• La previsione di specifiche e puntuali clausole sociali e di garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali;


• Il rispetto delle condizioni contrattuali in essere.

 

Sebastiano Bonzio

Giacomo Guzzo
Claudio Borghello
Giuseppe Caccia
Simone Venturini
Luigi Giordani

 
 
Pubblicata il 15-06-2010 ore 13:09
Ultima modifica 15-06-2010 ore 13:09
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