| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2472 | 72 | 22/04/2014 | Gian Luigi Placella |
Assessore Ugo Bergamo e p. c. Al Presidente della IV Commissione |
28/04/2014 | 28/05/2014 | in Commissione |
Venezia, 22 aprile 2014
nr. ordine 2472
n p.g. 72
All'Assessore Ugo Bergamo
e per conoscenza
Al Presidente della IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: andamento dell'iter di approvazione delle tipologie di pali di ormeggio diverse dal legno e correttezza delle informazioni rese a riguardo alla cittadinanza
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
- Fin dal 2005 è attiva presso il Magistrato alle Acque una Commissione Tecnica per l’Utilizzo di Materiali Alternativi nella Laguna di Venezia, allo scopo di studiare la possibilità di adozione di pali in materiale alternativo al legno per l'ormeggio dei natanti nelle acque lagunari.
- Il 07.07.2011 venivano ritenute idonee da un Protocollo di Intesa alcune tipologie di pali, comprese un paio in materiale plastico; tuttavia la suddetta Commissione Tecnica era incaricata di elaborare un sistema di certificazioni per le tipologie di pali approvate.
- Il 24 gennaio 2014, venivano pubblicati due articoli sulla Nuova Venezia, dal titolo “Paline in plastica riciclata – Via libera del Magistrato” e “Ecco come fare per potersi dotare di pali non di legno”, nei quali il Magistrato alle Acque annunciava entro un mese la fine dell'iter di approvazione per tre tipologie di palo alternative al legno, ovvero per i pali in Pet, guaina termosaldata, resina plastica.
- Nel sopra citato articolo della Nuova Venezia, dal titolo “Ecco come fare per potersi dotare di pali non di legno”, l'architetto Loris Sartori, citato presumibilmente quale dirigente o funzionario del Comune responsabile dei procedimenti autorizzativi riguardanti i pali di ormeggio, afferma testualmente che “Nel caso invece di vecchie concessioni, oppure com'è ormai diffuso in città, di paline in plastica già piantate, il concessionario comunque dovrà fare esplicita comunicazione all'ufficio gestione spazi acquei”. Il giornalista completa poi l’informazione specificando che “in pratica bisognerà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno o una mail certificata (pec) informando gli uffici di che tipo di paline ci si è forniti e del nome del costruttore”, dando perciò a intendere che basti una semplice comunicazione per ritenere il palo automaticamente autorizzato.
Considerato che:
- Non risulta che il contenuto errato del suddetto articolo sia stato smentito dai dirigenti del Comune o da un assessore, il che è grave, visto che è dimostrato che molti concessionari di spazio acqueo sono dotati di pali in plastica anche nelle zone vincolate, o sono dotati in pali di tipologia diversa da quelle approvate. Questi cittadini potrebbero, per l'ennesima volta, aver recepito un messaggio sbagliato, in seguito al quale potrebbero ritrovarsi a essere verbalizzati dalla Polizia Municipale senza comprenderne il motivo.
- In risposta un'interrogazione del nostro gruppo consiliare, l'assessore Ugo Bergamo affermava che alle riunioni della suddetta Commissione Tecnica partecipa pure il Comune di Venezia, tramite propri tecnici e precisava pure che “Il Comune può chiedere dal Magistrato dati e approfondimenti, tant’è che partecipa alle riunioni promosse dallo stesso”.
SI CHIEDE ALL’ASSESSORE AL TRAFFICO ACQUEO
1) Se l'Amministrazione Comunale intenda fornire una buona volta un'informazione corretta, precisa e aggiornata sulla situazione riguardante le paline di ormeggio il cui uso sia già stato effettivamente consentito.
2) Per quale motivo l'Amministrazione Comunale abbia collaborato alla stesura di articoli di stampa che forniscono informazioni errate o fuorvianti, anticipando oltretutto la conclusione degli iter di approvazione, e perché non abbia agito per mezzo di comunicati stampa o tramite messaggi sul sito web del Comune per pubblicare smentite e precisazioni.
3) Se l'Amministrazione Comunale intenda aggiornare i consiglieri comunali sugli studi svolti dalla suddetta Commissione Tecnica, soffermandosi in particolare sulla metodologia di raccolta dei dati su durevolezza, composizione e possibile tossicità delle tipologie di paline che di volta in volta vengono poste sotto esame, nonché sugli approfondimenti riguardanti il possibile rilascio di microplastiche da parte delle tipologie di pali in materiale sintetico, richiesti dal Protocollo di Intesa.
Gian Luigi Placella
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