nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1939 | 103 | 10/07/2013 | Giovanni Giusto Renzo Scarpa |
Assessore Ugo Bergamo e p. c. Al Presidente della IV Commissione |
10/07/2013 | 09/08/2013 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 03-03-2014 | Leggi |
Venezia, 10 luglio 2013
nr. ordine 1939
n p.g. 103
All'Assessore Ugo Bergamo
e per conoscenza
Al Presidente della IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Spazi acquei e M.A.V:
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Nei primi giorni di luglio 2013, il Magistrato Alle Acque di Venezia ha comunicato, ad un numero consistente di Cittadini veneziani, l’adeguamento del canone per l’occupazione di acque demaniali destinate all’ormeggio di imbarcazioni. La comunicazione dell’adeguamento delle tariffe era corredata da una richiesta di corrispondere importi arretrati corrispondenti ad una retroattività, di alcuni anni (fino al 1989), dell’adeguamento tariffario.
Considerato che:
- i riceventi la comunicazione sono firmatari di un contratto pluriennale di concessione acquea che comprende anche la quantificazione gli importi dei canoni;
- la retroattività degli adeguamenti tariffari non è in genere ammessa;
- gli importi, come modificati a seguito degli adeguamenti tariffari, risultano più onerosi degli importi derivanti dalle tariffe applicate dal Comune di Venezia ai propri Cittadini a fronte delle concessioni nelle proprie acque per l’ormeggio di imbarcazioni similari.
Considerato quindi che:
- l’azione del M.A.V. si configura come una prevaricazione nei confronti dei Cittadini Veneziani;
- ciò sembra essere il risultato di un madornale ma forse involontario errore, più che l’effetto di una vera e propria decisione.
Considerato inoltre che:
- i Cittadini di cui sopra si trovano, comunque, nella condizione di dover impugnare tali provvedimenti assunti da un organo dello stato;
- che tale impugnazione comporta oneri consistenti;
- per contro, l’Amministrazione Comunale ha il compito di tutela e sostegno dei propri Cittadini nella loro vita normale e quotidiana.
Si interpella l’Assessore alla Mobilità Acquea per sapere se non ritenga di:
a) intervenire nei confronti del M.A.V. per indurlo ad un ripensamento circa la definizione e l’applicazione delle nuove tariffe;
b) individuare eventuali azioni giuridiche praticabili da parte del Comune;
c) agire nei confronti del M.A.V. per una equiparazione alle tariffe comunali delle tariffe adottate dal M.A.V. medesimo per l’occupazione di spazi acquei, in particolare per il riconoscimento della tipicità delle imbarcazioni.
Giovanni Giusto
Renzo Scarpa
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