nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1672 | 19 | 06/02/2013 | Alessandro Scarpa |
Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Alla Presidente della I Commissione |
06/02/2013 | 08/03/2013 | in Commissione |
Venezia, 6 febbraio 2013
nr. ordine 1672
n p.g. 19
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Alla Presidente della I Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare I Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: A volte tornano: riemerge il relitto della nave greca a Pellestrina. Chi deve metterlo in sicurezza?
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
nell’inverno del 1978 il mercantile greco Chios Aeinaftios, di notte e causa maltempo, si schiantò sugli scogli di Pellestrina, meglio conosciuti come Murazzi, antica difesa a mare (vedi foto 1);
Ricordato che
per tanti anni la nave spiaggiata è divenuta parte del paesaggio insulare senza che nessuno la rimuovesse, pregiudicando la fruibilità della zona;
Considerato che
alla fine degli anni ‘90 sono iniziati i lavori per creare lungo il litorale di Pellestrina un arenile artificiale e durante quest’importante intervento di salvaguardia e difesa costiera la sabbia del nuovo arenile (asportata artificialmente al largo della costa) ha ricoperto anche la zona dove era il mercantile greco;
Tenuto conto che
terminato l’intervento è stato demolito il relitto mettendo in sicurezza la zona adiacente;
Valutato che
c’è stata poi una progressiva erosione del nuovo arenile, tant’è che in alcuni punti la spiaggia non esiste più e il mare si infrange direttamente sugli scogli;
Ravvisato che
in questi mesi, oltre al ricordo del vecchio mercantile greco “inchinatosi” a Pellestrina, sono riaffiorati i resti del suo relitto (vedi foto 2), con lo stupore della cittadinanza che lo aveva visto scomparire e che ora rivive la necessità di mettere in sicurezza la zona;
Si chiede al Sindaco:
- di attivarsi presso gli Enti competenti per sapere chi ha eseguito i lavori di demolizione della nave;
- di verificare se quest’intervento demolitorio è stato fatto a regola d'arte, conformemente alle normative di legge, con eventuale gara d’appalto e con capitolato cui far riferimento;
- di capire se lo scafo della nave oltre che ad essere demolito doveva essere rimosso dalla spiaggia e con che modalità sarebbe stato asportato (tutto o in parte) e dove messo a dimora;
- di informare se c’è il rischio che riaffiorino nell’arenile di Pellestrina altre parti del relitto del mercantile greco;
- di verificare se c’è stato un malcelato inquinamento ambientale, a pregiudizio della salute pubblica.
Allegati
Foto 1 nave spiaggiata Pellestrina (jpg - 423 kb)
Foto 2 relitto Pellestrina 2013 (jpg - 521 kb)
Alessandro Scarpa
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