nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1657 | 17 | 24/01/2013 | Marta Locatelli |
Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
24/01/2013 | 23/02/2013 | in Commissione |
Venezia, 24 gennaio 2013
nr. ordine 1657
n p.g. 17
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Fondo Città di Venezia: Palazzo San Cassiano.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
Il Palazzo San Cassiano del Fondo Città di Venezia, è stato alienato grazie al cambio di destinazione d’uso e relativo progetto approvato per uso alberghiero.
Si rende necessario che il Comitato Consultivo, l’Organo di controllo e di indirizzo del Comune di Venezia attualmente unico socio del Fondo Immobiliare Città di Venezia, venga ad illustrare al Consiglio Comunale la procedura di alienazione e nello specifico se la società che ha effettuato il contratto preliminare nel 2011 sia la medesima società che ha concluso il rogito ad ottobre 2012.
Considerato che:
Risulta dagli atti che chi ha acquistato Palazzo San Cassiano ad ottobre 2012 non sia il medesimo soggetto giuridico che ha concluso il contratto preliminare iniziale a luglio 2011.
La società che ha concluso il preliminare aveva una scadenza per la stipula del rogito definitivo a Gennaio 2012.
Visto che:
La scadenza per il rogito definitivo è stata prorogata per ben due volte senza che la società che aveva contratto il preliminare di compravendita non perdesse la caparra versata.
Si interpella il Signor Sindaco per
comprendere per quali ragioni la società che ha concluso il preliminare sia stata agevolata sia dal Comitato Consultivo che dall’SGR ed inoltre se sia stata effettuata una speculazione immobiliare attraverso l’aumento del prezzo di alienazione;
chiedere che il Comitato Consultivo, gli Assessori competenti e l’SGR vengano a relazionare al Consiglio Comunale in merito alla questione al fine di conoscere nel dettaglio le procedure adottate dalla stipula del preliminare fino al rogito definitivo;
comprendere per quali ragioni la società che ha contratto il preliminare non è la medesima che si è aggiudicata il bene a rogito;
per sapere se qualora venisse accertata l’irregolarità nella procedura di vendita del Palazzo San Cassiano, l’Amministrazione Comunale possa attivarsi per l’impugnazione dell’atto medesimo.
Marta Locatelli
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