Federazione della Sinistra Veneta - Interpellanza nr. d'ordine 1338

Venezia, 11 luglio 2012
nr. ordine 1338
n p.g. 120
 

All'Assessore Bruno Filippini


e per conoscenza

Al Presidente della VII Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: Emergenza sfratti per morosità: quali azioni intende intraprendere il Comune di Venezia?

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Premesso che

Fino all'anno scorso i giorni in cui erano previste le esecuzioni degli sfratti con l'impiego di forza pubblica erano il martedì per le morosità e il giovedì per finita locazione e non si superavano mai i 4 sfratti settimanali dei quali 2 o 3 assistiti dal Comune.

Oggi, in questa fase di recrudescenza della crisi,scorrendo l'elenco degli sfratti in esecuzione con l'impiego di forza pubblica, dal martedì al venerdì si concentrano dai 15 ai 20 casi di sfratto, oltre il 90% per morosità o per pignoramento (da mutui non pagati ecc.) ai danni di soggetti appartenenti a fasce sociali e di reddito che fino a qualche tempo fa non popolavano queste liste.

Considerato che
,
E' urgente mettere urgentemente in atto un intervento istituzionale per:
a) aumentare il fondo per le morosità sociali
b) per sospendere temporaneamente le esecuzioni per morosità.

Sia il Comune di Bologna che quello di Roma hanno concordato con il Prefetto una direttiva in tal senso (sospensiva di 6 mesi).

A Bologna il Comune si è fatto intermediario per far pagare una quota parte agli inquilini morosi (1/3 dell'affitto).

E' urgente una presa di posizione da parte dell'Amministrazione Comunale e un passaggio in Consiglio, articolando nuovi interventi anche di natura economica.

Tutto ciò premesso e considerato si interpella l'Assessore alle Politiche della Residenza affinché:

1) Riferisca urgentemente alla competente commissione sulla situazione descritta in oggetto e sulle contromisure che ritiene di mettere in atto per contrastare questa rinnovata emergenza abitativa.

2) Se non ritenga indispensabile, alla luce dei numeri elencati in premessa, chiedere alla Regione di sospendere i piani di (s)vendita degli alloggi di proprietà dell'ATER, mantenendo fondamentali cespiti patrimoniali attraverso i quali rispondere con più efficacia alla stessa emergenza abitativa.

Sebastiano Bonzio

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