Il Popolo della Liberta' - Interpellanza nr. d'ordine 457

Venezia, 8 febbraio 2011
nr. ordine 457
n p.g. 14
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IV Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: ACTV: TRAGEDIA SFIORATA.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

PRESO ATTO CHE:
oggi martedì 8 febbraio, nel bacino di San Marco non si è sfiorata una tragedia solamente grazie all'abilità del capitano di un battello foraneo che con una brusca e repentina manovra riusciva a schivare la collisione con un ferry-boat

PREMESSO CHE:
il ferry-boat in questione è "Il Lido di Venezia", imbarcazione costruita in Grecia ultimo acquisto di ACTV, risulta un'imbarcazione che già più volte ha creato problemi e che lo stesso Presidente dell'Associazione Capitani Actv, ha più volte ha definito: "come mezzo dotato di scarsa stabilità di rotta", fattore che rende più difficile la navigazione in condizione di nebbia;

il sindacato UGL, fin dai primi giorni ha contestato l'inidoneità al servizio lagunare del nuovo ferry-boat, avanzando all'azienda ACTV la richiesta di adeguamento del mezzo.

VISTO CHE:
dalle testimonianze delle persone a bordo del battello foraneo, il vaporetto era in prossimità dell'imbarcadero di San Marco quando è successo il fatto, quindi il ferry-boat era completamente fuori rotta rispetto il solito transito.

INOLTRE:
risulta che nell'intera giornata si sono avuti moltissimi disservizi e soppressioni di linee causate dalla nebbia.

SI CHIEDE AL SINDACO:

• di avere una relazione sul mancato incidente;

• di sapere se è intenzione di ACTV non utilizzare per il futuro il Ferry-boat di costruzione Greca in caso di nebbia per tutelare la sicurezza dei cittadini, del personale ACTV e di tutti i natanti che operano nel nostre acque;

 
• quali siano le responsabilità dei dirigenti nell'organizzare il servizio in caso di nebbia, risultato carente e non rispondente alle necessità di mobilità dei cittadini.

Sebastiano Costalonga

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