nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
---|---|---|---|---|---|---|---|
2016 | 152 | 04/09/2013 | Antonio Cavaliere Sebastiano Costalonga |
Sindaco Giorgio Orsoni |
09/09/2013 | 09/10/2013 rinviata al 08/11/2013 |
scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
---|---|---|
risposta | 10-10-2013 | Leggi |
rinvio dei termini | 07-10-2013 | Leggi |
Venezia, 4 settembre 2013
nr. ordine 2016
n p.g. 152
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Writers e lucchetti
Tipo di risposta richiesta: scritta
Nella primavera scorsa l'assessore comunale alla Qualità urbana affermava:” Aiutateci a salvare Venezia, non a distruggerla, perché la città è patrimonio di tutti. Liberiamo innanzitutto i suoi ponti dai lucchetti che sono simboli di costrizione e non promesse di fedeltà, perché l'amore inneggia alla libertà, non ai vincoli.”
Esprimeva altresì la propria contrarietà a questo fenomeno e proponeva di limitare questo fenomeno assieme a quello dei writers, attraverso la divulgazione di messaggi educativi specifici e una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. Manifestava, inoltre, la preoccupazione che se non controllato avrebbe avuto una ripercussione sull’intero patrimonio artistico cittadino e conseguenti costi.
PREMESSO CHE
E' già difficile mantenere lo straordinario patrimonio artistico di Venezia, per cui ogni mancanza di rispetto non fa che aggravare la situazione già precaria di una città così fragile e delicata;
il Comune in passato si è già impegnato a togliere i “lucchetti dell’amore” e le scritte su alcuni siti ma, malgrado tutto, non ha risolto il problema in maniera risolutiva;
permane e dilaga la moda di appendere e chiudere i cosiddetti “lucchetti dell’amore” alle inferriate e ai corrimani di moltissimi ponti veneziani tra cui il ponte dell’Accademia, oramai completamente ricoperto, così come in altri ponti in tutte le zone della città assieme all’imbrattamento di muri e strutture, non ultima sul Ponte Calatrava;
le sanzioni per i reati contro il patrimonio, come l'attaccare lucchetti sui monumenti, e l’imbrattamenti di monumenti, strutture pubbliche potrebbero essere pesanti se applicate;
la comunità tutta, deve sostenere spese considerevoli per la rimozione dei lucchetti, la pulizia e il ripristino di opere di pregevole valore storico e artistico deturpate da scritte e segni;
PRESA CONOSCENZA
dai giornali locali che da qualche mese si è auto costituito un gruppo di giovani che sotto l’acronimo di “FALLO” sarebbero disponibili a proprie spese e con i propri mezzi a ripulire i ponti, come peraltro hanno già provato a fare;
CONSIDERATO CHE
sul ponte dell’Accademia spesso si è potuto constatare la presenza di venditori ambulanti abusivi che offrono i lucchetti con il relativo pennarello ai “turisti innamorati” e che sullo stesso ponte sono collocate, da tempo, due (2) telecamere di sorveglianza;
telecamere di videsorveglianza sono presenti anche sul Ponte “Calatrava” ;
SI CHIEDE AL SINDACO:
perché l’uso delle telecamere di sorveglianza istallate sul Ponte dell’Accademia, sul Ponte Calatrava, come in altre parti della città, non viene debitamente controllato e monitorato dalla Stazione di Comando di Polizia Municipale al fine di intervenire e/o far intervenire tempestivamente cogliendo in fragrante il gesto sconsiderato ed illegale sia di vendica abusiva che di lesione al patrimonio storico del sito;
se non ravvede la possibilità di favorire con appositi protocolli, qualche forma di collaborazione con associazioni e volontari cittadini per intervenire ad eliminare i vari lucchetti posti sui ponti e le scritte/segni sui muri/strutture della Città di Venezia;
quali sono le azioni sin quì messe in atto dall’Amministrazione comunale di sensibilizzazione e di contrasto alla “moda” del lucchetto e al fenomeno dei writers.
Allegati
lucchetti (jpg - 10 kb)
writers (jpg - 26 kb)
Antonio Cavaliere
Sebastiano Costalonga
scarica documento in formato pdf (37 kb)