nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1298 | 165 | 25/06/2012 | Giuseppe Caccia |
Sindaco Giorgio Orsoni |
25/06/2012 | 25/07/2012 rinviata al 27/08/2012 |
scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 02-08-2012 | Leggi |
rinvio dei termini | 27-07-2012 | Leggi |
Venezia, 25 giugno 2012
nr. ordine 1298
n p.g. 165
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: LA CITTA’ CHIEDE DI ALLONTANARE LE GRANDI NAVI, MA L’AUTORITA’ PORTUALE VUOLE RADDOPPIARE LA STAZIONE PASSEGGERI A SAN BASILIO. L’Amministrazione Comunale intervenga per ottenere il rinvio dell’approvazione del progetto in Salvaguardia e per l’adozione di un Piano regolatore portuale armonizzato col PAT.
Tipo di risposta richiesta: scritta
Interrogazione urgente
Il sottoscritto Consigliere comunale,
premesso che l’Autorità Portuale di Venezia avrebbe presentato in sede di Commissione di Salvaguardia un progetto relativo alla ristrutturazione e all’ampliamento del fabbricato portuale noto come Stazione Passeggeri di San Basilio, allargando le funzioni di terminal anche al settore attualmente adibito a deposito della stessa APV, e che tale progetto dovrebbe essere approvato dalla stessa Commissione entro la prima settimana del prossimo mese di luglio;
considerato che tale progetto contrasterebbe con le previsioni urbanistiche della Variante al Piano Regolatore Generale vigente per la Città Antica, là dove si prevede la demolizione senza ricostruzione del fabbricato anzidetto, nella prospettiva di apertura e restituzione alla piena fruizione della Città di tutte le aree portuali di San Basilio e Santa Marta;
considerato inoltre che, in questi anni e in linea con le più avanzate esperienze europee e mondiali di integrazione delle aree portuali storiche con il contesto urbano circostante, numerosi passi sono stati compiuti dall’Amministrazione Comunale e dalla stessa APV (grazie anche ai fondi europei del programma Urban Italia “Apriamo i muri”) nella prospettiva di aprire alla Città l’affaccio sul canale della Giudecca, a partire dall’abbattimento simbolico e materiale del “muro di Santa Marta”, dal recupero e riqualificazione di diversi fabbricati portuali per le attività universitarie, al restauro e riutilizzo pubblico dell’ex chiesetta di Santa Marta, fino ai diffusi interventi sull’accessibilità e l’arredo urbano nell’area interessata;
considerato infine che è maturata, nel corso dell’ultimo anno nell’opinione pubblica e nel dibattito politico-istituzionale, la consapevolezza della necessità di escludere dai canali della Città Storica e dall’area di San Basilio – Santa Marta – Marittima il traffico delle grandi navi, a causa dei rilevanti e insostenibili impatti che questo comporta per la salute della popolazione, il patrimonio storico e architettonico, e l’ambiente lagunare; che, a tal fine, il Piano di Assetto del Territorio (PAT) adottato lo scorso 4 febbraio dal Consiglio Comunale, all’articolo 35bis delle Norme Tecniche, “assume come proprio obiettivo la definitiva estromissione delle navi incompatibili con la città storica e con il contesto lagunare”;e che, recentemente, il Sindaco di Venezia ha richiesto al Governo nazionale e alle altre competenti Autorità provvedimenti urgenti che consentano di trasferire nell’ambito della prima Zona Industriale di Porto Marghera il terminal delle attività portuali che non possono più trovare spazio in Marittima;
richiamato l’articolo 5 della vigente Legge 28 gennaio 1994 n. 84 in materia di “Riordino della legislazione in materia portuale” che prescrive, al comma 1, l’obbligo che ciascuna Autorità si doti di un Piano regolatore portuale; al comma 2 che “le previsioni del piano regolatore portuale non possono contrastare con gli strumenti urbanistici vigenti”; al comma 3 che “il piano regolare è adottato dal comitato portuale, previa intesa con il comune o i comuni interessati”;
rammentato il fatto che l’attuale Piano portuale consiste in alcune tavole datate 1904 (oltre un secolo fa!) e che l’Autorità Portuale di Venezia non ha mai proceduto a formulare, ai sensi della Legge del 1994, una propria proposta di Piano regolatore portuale da concordare con il Comune nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti e da sottoporre alla successiva approvazione del Comitato portuale, in cui la stessa Amministrazione e le Parti sociali sono rappresentate;
ritenuto infine che, per la sua cruciale importanza, il Porto di Venezia non debba costituire né possa essere ritenuto “un corpo estraneo” rispetto alla Città tutta, ma anzi le sue attività e le sue prospettive di sviluppo debbano essere sempre più integrate con la vita economica e sociale cittadina, in condizioni di piena e reciproca compatibilità e sostenibilità;
CHIEDE:
- se l’Amministrazione Comunale è stata portata a conoscenza e consultata in merito al progetto di ristrutturazione e raddoppio della funzionalità della Stazione Passeggeri di San Basilio;
- che l’Amministrazione Comunale intervenga nei confronti dell’Autorità Portuale e della Commissione di Salvaguardia affinché l’esame del progetto di cui sopra sia sospeso e si proceda ad un confronto nel merito;
- che l’Amministrazione Comunale eserciti tutte le necessarie forme di pressione nei confronti della stessa Autorità Portuale di Venezia affinché si avviino le procedure, prescritte dalla Legge n. 84/1994, finalizzate alla discussione e all’adozione del Piano regolatore portuale, sulla base delle previste intese con il Comune e di un più ampio, pubblico e partecipato confronto sulle prospettive di sviluppo delle attività portuali per la Città e la Laguna.
Venezia, 23 giugno 2012
Giuseppe Caccia
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