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Federazione della Sinistra Veneta - Interrogazione nr. d'ordine 1168

Logo Federazione della Sinistra Veneta Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1168 106 03/05/2012 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta
04/05/2012 03/06/2012 in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale05-11-2012Leggi
risposta in Consiglio comunale25-10-2012Leggi
risposta23-10-2012Leggi

 

Venezia, 3 maggio 2012
nr. ordine 1168
n p.g. 106
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Il Nucleo sommozzatori rappresenta per Venezia un servizio indispensabile

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

Premesso che


Il Consiglio dei Ministri ha stabilito quali saranno i principali interventi della spending review, fissando in 4,2 miliardi di euro l’entità dei tagli alla spesa pubblica e affidando all’ex liquidatore di Parmalat Enrico Bondi, al Professore bocconiano ex dirigente generale all’interno del Tesoro Francesco Giavazzi e all’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato l’incarico (che suona “insostenibilmente ironico” se attribuito ad una persona che ogni mese incassa 31.411 euro di pensione) di applicare le sforbiciate ai ministeri coinvolti tra i quali figura anche quello dell'Interno.


In conseguenza a ciò il Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero degli Interni ha formalizzato una proposta di tagli che prevede la chiusura del Nucleo tiratori scelti dell’aeroporto internazionale Marco Polo e il trasferimento a La Spezia di nove poliziotti del Nucleo sommozzatori che oggi operano a Venezia.


La suddetta proposta è da ritenersi semplicemente vergognosa ed incomprensibile, in particolare per quel che riguarda il reparto sommozzatori. Incomprensibile poiché il suddetto nucleo è formato da soli nove agenti che coprono il territorio sottomarino che va da Trieste a Pescara, inclusa la città di Venezia. Vergognosa alla luce dell’incuranza totale e/o dell’ignoranza della specificità del capoluogo lagunare che come noto a chiunque (eccetto gli illustri tecnici del Governo Monti) non è una città che si affaccia sul mare ma una città che vive e si sviluppa dentro il mare.


Infatti il Nucleo sommozzatori rappresenta per Venezia un servizio indispensabile. Si pensi che ha effettuato, solo nel 2011, 39 bonifiche in acqua in occasione dell’arrivo in città di personalità e capi di Stato (ad esempio il Pontefice Benedetto XVI), oltre che numerose ricerche di dispersi, attività di protezione civile e di soccorso.


Considerato che


Nel caso in cui i tagli prospettati dal Governo Monti (degni più del Ragionier Ugo Fantozzi che dell’operato di Illustri Professori dell’Ateneo bocconiano) divenissero realtà per tutte le suddette attività e per qualsiasi situazione richiedesse l’intervento del reparto sommozzatori, bisognerà attendere l’arrivo da La Spezia degli agenti con un’evidente diminuzione del livello di sicurezza in città.


A parere dello scrivente Gruppo Consiliare e di alcuni esperti la sopra descritta decisione non garantisce, di per sé, una riduzione della spesa pubblica, non essendo quantificabili con esattezza i costi necessari per i trasferimenti da La Spezia a Venezia e al litorale adriatico.


Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco per conoscere:


se l’Amministrazione Comunale sia stata preventivamente coinvolta dal Governo nella costruzione della scelta di chiudere il Nucleo tiratori scelti dell’aeroporto internazionale Marco Polo e di trasferire a La Spezia il Nucleo sommozzatori che oggi opera a Venezia.


Se non intenda, in caso contrario, chiedere a governo di desistere da tale proposito, continuando a garantire a Venezia un servizio indispensabile, visto il suo ruolo di catalizzatore di eventi di livello internazionale che attirano le visite di personalità e capi di Stato (ad esempio il Pontefice Benedetto XVI).


Nel caso in cui l’Esecutivo decidesse di non desistere, se non ritenga utile fare omaggio al Presidente del Consiglio ed al suo Governo di un atlante illustrato in modo da colmare le lacune geografiche e superare l’incuranza e/o la totale ignoranza sulla specificità del capoluogo lagunare che come noto a chiunque (eccetto gli illustri tecnici del Governo formato alla Bocconi) non è una città che si affaccia sul mare ma una città che vive e si sviluppa dentro il mare e, in quanto tale, ha delle particolarissime esigenze anche per la tutela della sua sicurezza.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 03-05-2012 ore 16:44
Ultima modifica 03-05-2012 ore 16:44
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