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Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it - Interrogazione nr. d'ordine 997

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
997 18 07/02/2012 Marco Gavagnin
 
Assessore
Carla Rey
07/02/2012 08/03/2012 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta07-03-2012Leggi

 

Venezia, 7 febbraio 2012
nr. ordine 997
n p.g. 18
 

All'Assessore Carla Rey


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Spostamento del mercato del contadino da Piazzale Roma - Campazzo Tre Ponti a Santa Marta

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso
che il decreto 20 Novembre 2007 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'attuazione dell'articolo 1, comma 1065, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sui mercati riservati all'esercizio della vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli nelle premesse recita: “Considerato che risulta opportuno promuovere lo sviluppo di mercati in cui gli imprenditori agricoli nell'esercizio dell'attività di vendita diretta possano soddisfare le esigenze dei consumatori in ordine all'acquisto di prodotti agricoli che abbiano un diretto legame con il territorio di produzione” ;
che l'art 4 comma 4 di tale decreto detta: “I comuni favoriscono la fruibilità dei mercati agricoli di vendita diretta anche mediante la possibilità, per altri operatori commerciali, di fornire servizi destinati ai clienti dei mercati”;
che l'articolo 1 co. 5 dello Statuto Comunale prevede: “Venezia tutela la propria civiltà, riconosce e sostiene le specificità culturali, storiche, fisiche, ambientali ed economiche del suo territorio” e
che l'articolo 4 co. 4 dello stesso Statuto garantisce l’autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali;
che le decisioni del governo cittadino possono essere oggetto di riconsiderazione e rivalutazione sulla base di richieste provenienti dalla cittadinanza singolarmente espressa o in gruppi associati;
che la razionalità delle stesse decisioni può misurarsi anche “a posteriori” sulla scorta della soddisfazione o del dissenso della cittadinanza;

considerato
che tradizionale caratteristica di mercati e fiere è la loro collocazione nelle zone centrali del quartiere o della città;
che il decentramento dei mercati è ostacolo alla loro piena fruibilità da parte dei cittadini. Nel territorio delle altre municipalità del Comune di Venezia la facile raggiungibilità dei mercati (generalisti o tematici) è favorita e garantita dalla loro collocazione nelle zone più centrali e/o più frequentate e meglio servite dal trasporto pubblico;
che a Venezia, centro storico, gli spostamenti con le borse della spesa sono di regola più complicati rispetto a quanto accade nelle città normali;
che a Venezia gli esercizi commerciali al minuto sono in continua decrescita, sia per l'incontrastata tendenza al cambio merceologico degli esercizi commerciali di prima necessità, sia per l'insostenibile concorrenza di prezzi e orari della grande distribuzione, sia infine per l’esosità degli affitti;
che la collocazione originaria dei mercatini del “biologico” e del “chilometri zero” nel Campazzo Tre Ponti era da ritenersi strategica, tanto per la facile accessibilità, anche degli utenti di passaggio, quanto per gli ottimi servizi di trasporto pubblico, su acqua e su gomma, presenti in zona;
che ufficialmente “lo spostamento dei mercatini dall'area di Campazzo Tre Ponti a Santa Marta è stato deciso per permettere gli interventi di riqualificazione e riordino di Piazzale Roma” (vedi sezione “Agenda” del sito del Comune di Venezia: http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/48343);
che non si vede proprio come tali interventi avrebbero potuto essere di ostacolo ai lavori in corso sull’area attigua di Piazzale Roma;
che comunque tale motivazione fa presupporre un regime provvisorio;
che proprio nel contesto di un progetto di riordino generale dell’area di Piazzale Roma, comprensivo anche dei banchi di commercio al minuto e “paccottiglia” turistica varia, il mercatino del Campazzo Tre Ponti poteva ben rappresentare un elemento di forte valorizzazione dell'immagine della città reale, com’è il caso, su scala più grande, del mercato di ortofrutticolo e di pesce a Rialto, visitatissimo proprio in quanto segnale vitale di una città disegnata per i cittadini (e non solo per i turisti);
che, paradossalmente, con lo spostamento dei mercatini a Santa Marta si sono privilegiate le ragioni del commercio più dozzinale rispetto all'opportunità di un'offerta di beni tipici e di uso primario per i residenti;
che all'art. 3 del Regolamento per il Commercio su aree pubbliche, allegato C alla delibera consiliare n. 67 del 04/06/2007, citando esplicitamente i mercati maggiori (ed escludendo quindi quelli minori con cioè meno di 20 posteggi) si afferma che: “Per l'istituzione dei mercati maggiori è necessario:…(omissis)…dotare il mercato dei necessari servizi idrici, fognari, elettrici e di tutte le misure previste dalle norme igienico sanitarie”;
che l'area del Campazzo Tre Ponti, già prima del riassetto di Piazzale Roma e ancor di più dopo, disponeva della vicinanza di aree pubbliche attrezzate a servizi igienici e di una fontana pubblica;
che la stretta vicinanza dell'area di sosta breve in Piazzale Roma rendeva particolarmente agevole il conferimento delle merci ai posteggi siti nel Campazzo;
che lo spostamento a Santa Marta, disposto nel settembre scorso dall’Amministrazione Comunale, ha prodotto effetti negativi sulla clientela, per la drastica riduzione del numero di utenti precedentemente serviti, e sull'interesse dei produttori che hanno visto aumentare i disagi logistici a fronte di una netta diminuzione delle vendite; tutto ciò con rischi per il mantenimento della concessione ai sensi dell'art. 5 comma a, b del succitato Regolamento;
che proprio nella comunicazione dell'assessorato, riguardante lo spostamento del detto mercatino a Santa Marta, si sottolineava la facile raggiungibilità della nuova collocazione da qualsiasi punto del centro storico, confermando questa come una caratteristica vitale per la sopravvivenza dell'attività e quindi in pratica dimostrando l'ingiustificatezza della scelta, essendo palese la ben più facile raggiungibilità dell'area di Piazzale Roma sia via terra che via acqua (vedi sezione “Agenda” del sito del Comune di Venezia: http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/48258);
che l'ulteriore motivazione, richiamata nella predetta comunicazione, di consentire, con la disponibilità “di una superficie di vendita più ampia”, “un maggiore sviluppo dei mercati e una maggiore offerta, nel largo consenso tra i consumatori, sempre più attenti ad un acquisto consapevole di prodotti biologici e fortemente legati al territorio locale, che godono del privilegio di essere stagionali, genuini e freschi” si è dimostrata un'ipotesi smentita dai fatti;
che il perpetuarsi del regime di proroga temporanea dell’autorizzazione in quel di Santa Marta, come indicato dall’Autorizzazione del 23.12.2011 prot. n. 2011/535107 FASC. 2011.358 e del 20/01/2012 prot. n.12/29328 fasc. 2011.1585 è piuttosto deleterio per la sopravvivenza stessa dei mercati, gestiti dai produttori che necessariamente devono programmare le proprie attività con largo anticipo;
che l'assenza a Venezia di un Assessorato alle Politiche Agricole condiziona un approccio di tipo commerciale che non sempre corrisponde all'optimum per le ragioni dei produttori agricoli;
che, finora, ben 166 famiglie residenti in città, riunite nel gruppo d'acquisto VENEZIANOGAS, hanno presentato una petizione contro la soppressione del mercatino al Campazzo Tre Ponti;

considerata inoltre
la palese contraddittorietà, se non l'infondatezza, delle motivazioni addotte dall’assessore per lo spostamento dei due mercatini in oggetto;


si chiede al Sindaco e all’assessore competente
1) di specificare le reali motivazioni che hanno determinato lo spostamento dei mercatini;
2) di ripristinare il “Farmer’s Market” nell’originaria posizione, al Campazzo Tre Ponti, se, come si evince dalle comunicazioni citate, tale spostamento doveva considerarsi provvisorio perché strettamente correlato ai lavori di riordino di Piazzale Roma;
3) di ripristinare comunque l’originaria collocazione del Mercatino (anche in giorni settimanali diversi) anche se l’orientamento di questa Amministrazione è quello di istituire stabilmente un tale mercato nel sestiere di Santa Marta. Ciò al fine di conciliare tale scelta con la richiesta dei firmatari dell’istanza e dare soddisfazione ai vari interessi in campo (residenti, consumatori e produttori);
4) di cogliere l'occasione, offerta da tali rilievi, per adoperarsi nell'interesse dei residenti allo scopo di favorire l'insediamento di ulteriori analoghi mercatini in altre zone della città senza di per sé penalizzare gli abitanti di Santa Marta privandoli di un'attività indubbiamente rivitalizzante per il quartiere e di grande utilità, anche nel quadro auspicato di una rivalutazione dell'agricoltura lagunare.

 

Marco Gavagnin

 
  1. Marco Gavagnin
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 07-02-2012 ore 09:42
Ultima modifica 07-02-2012 ore 09:42
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