nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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884 | 221 | 08/11/2011 | Sebastiano Bonzio |
Sindaco Giorgio Orsoni |
15/11/2011 | 15/12/2011 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 21-02-2012 | Leggi |
Venezia, 8 novembre 2011
nr. ordine 884
n p.g. 221
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente della Commissione Legge Speciale
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: La nomina di Ciriaco D'Alessio a Magistrato delle acque è opportuna?
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
Il giornale Il Fatto Quotidiano dell’8 novembre 2011 titola in questo modo: “Venezia, il Mose nelle mani di un inquisito”
All’interno dell’articolo si legge inoltre che : ”Ciriaco D'Alessio, prescritto in un'inchiesta per tangenti, sarà Magistrato delle acque. Arrestato nel '93 a Milano, aveva incassato una bustarella da 400 milioni di lire per un appalto stradale. […] Un’attrazione fatale lega le opere pubbliche e i manager che hanno avuto guai con la giustizia. L’ultimo caso è quello del Magistrato delle acque di Venezia, un incarico di peso, uno dei più importanti a livello nazionale perché tra l’altro deve gestire i lavori del Mose, il gigantesco sistema delle paratie mobili contestato da molti, ma che nelle intenzioni di chi l’ha voluto dovrebbe salvare la città dall’acqua alta, una delle poche grandi opere uscita a fatica dal libro dei sogni dei governi Berlusconi ed effettivamente trasformata in lavori […] A SOVRINTENDERE questa enorme partita mattonar-finanziaria, il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli ha voluto all’inizio di novembre un dirigente pubblico che in passato ebbe guai serissimi con i tribunali e che si salvò per il rotto della cuffia da una condanna certa. Questo manager si chiama Ciriaco D’Alessio, 63 anni di Bonito nell’Avellinese, è un dirigente di prima fascia del ministero […] D’Alessio fu arrestato il 14 maggio 1993 a Milano, città dove fino a poco tempo prima aveva svolto il delicato incarico di Provveditore alle opere pubbliche. Aveva incassato una bustarella di 400 milioni di lire per un appalto stradale e i magistrati lo accusarono quindi di corruzione aggravata e violazione della legge sul finanziamento dei partiti, perché parte di quei quattrini erano finiti proprio nelle casse dei partiti. […] DA MAGISTRATO delle acque, D’Alessio si occuperà non solo del Mose, ma anche della bonifica di Marghera e in entrambi i casi incrocerà un altro manager che sembra un suo gemellino: Piergiorgio Baita. Anche Baita ebbe guai seri con la giustizia ai tempi della Prima Repubblica, […].”
Considerato che
Il Sindaco, come nel caso della individuazione di Giulio Malgara a Presidente della Biennale di Venezia, ha avuto modo di sottolineare nel recente passato il disagio ed il disappunto della Città nei confronti di nomine del Governo inopportune o che mal si conciliavano con la sensibilità sociale e culturale veneziana, nonché con la sua storia politico-istituzionale.
Le suddette notizie, se non prive di fondamento, suscitano indignazione e viva preoccupazione per il governo di un’opera pubblica fortemente contestata in città, anche in virtù dell’immensa mole di risorse pubbliche che è doveroso vengano gestite nella più totale trasparenza.
Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco per sapere se:
abbia intenzione di agire presso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché chiarisca la posizione del nuovo Magistrato alle Acque, dott. Ciriaco D'Alessio, in relazione alle notizie di stampa su questo comparse all’interno dell’articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano dell’8 novembre 2011 titola in questo modo: “Venezia, il Mose nelle mani di un inquisito”.
Se non ritenga doveroso, nel caso il tutto venisse confermato, richiedere l’immediata revoca della nomina per procedere ad una nuova che sia più rispondente alle necessità di trasparenza nel governo del territorio e di un’opera complessa e costosa come il Mose e più rispettosa della sensibilità sociale e culturale veneziana, nonché con la sua storia politico-istituzionale.
Sebastiano Bonzio
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