Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Gruppi consiliari > Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea > Consiglieri comunali > Sebastiano Bonzio > Archivio atti > Interrogazione nr. d'ordine 567
Contenuti della pagina

Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea - Interrogazione nr. d'ordine 567

Logo Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
567 77 01/04/2011 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta
 
inoltrata a
Vicesindaco Sandro Simionato
04/04/2011 04/05/2011
 
rinviata al
03/06/2011
in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale24-10-2011Leggi
rinvio dei termini04-05-2011Leggi
delega07-04-2011Leggi

 

Venezia, 1 aprile 2011
nr. ordine 567
n p.g. 77
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Il Casinò in via Garibaldi a Castello è un problema sociale

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

Premesso che
In data 31/03/2011 nella popolosa via Garibaldi a Castello è stata inaugurata una sala giochi con 16 slot-machines già “frequentate” da molti giocatori, in maggioranza pensionati, 5 impianti per tiro con le freccette, 2 biliardi, un angolo per le scommesse sulle partite di calcio, cavalli, etc., e, da quanto si è appreso, stanno per esser installate ulteriori 14 “macchinette mangiasoldi”;

Considerato che
Condividiamo la tesi del neuroscienziato Rosario Sorrentino, direttore dell'Ircap (Istituto di ricerca e cura degli attacchi di panico) alla Pio XI di Roma, che durante un intervento nella capitale alla presentazione della campagna per la sensibilizzazione sul gioco responsabile il 3 marzo scorso ha dichiarato che “La febbre per il gioco d'azzardo è diventata una vera piaga, soprattutto per i giovani. E rischia di essere la malattia emergente del nostro millennio. Con i circuiti del piacere perennemente stimolati nel nostro cervello da messaggi e sollecitazioni esterne, il gioco d'azzardo patologico e compulsivo rischia di diventare la nuova tossicodipendenza senza droga, con lo 'sballo' costituito proprio dalla ritualità, dalla sequenza dei comportamenti che ruotano intorno al gioco".

Preso atto che
In Italia, secondo l'azienda autonoma dei Monopoli di Stato, la raccolta complessiva per i giochi d'azzardo pubblici, lotto, lotterie, bingo, superenalotto, ammonta a 54.410 milioni di euro, con un incremento, rispetto all'anno precedente di 6.856 milioni di euro, pari al 14,4% (Trend in crescita, dunque, per il gioco autorizzato) e si è passati dalle 3 occasioni di gioco alla settimana del 1990 alle 15 occasioni del 2006 (per non parlare delle prospettive offerte da internet e dai video poker on line).

Ritenuto che
Specialmente per i futuri cittadini in fase di maturazione il gioco d’azzardo può facilmente diventare patologico e quindi configurarsi come un problema caratterizzato da una graduale perdita della capacità di autolimitare il proprio comportamento di gioco, che finisce per assorbire, direttamente o indirettamente, sempre più tempo quotidiano, creando problemi secondari gravi che coinvolgono diverse aree della vita;

Una potenziale responsabilità è da attribuire ai messaggi che provengono dal mondo dei mass media e della comunicazione che promuovono costantemente la cultura del piacere e del gioco, arrivando a enfatizzare lo stereotipo del vincente, colui che con una puntata coraggiosa può cambiare in un batter d'occhio la sua vita;

Considerato inoltre che
Per tutte queste motivazioni, l’apertura di siffatta attività commerciale riguarda e dovrebbe seriamente preoccupare trasversalmente i diversi assessorati Politiche Sociali e rapporti col volontariato, Politiche giovanili e Centro pace, Politiche educative, Politiche per la famiglia, Commercio, Tutela del consumatore, Qualità urbana;

La proliferazione di iniziative di privati simili a quella di via Garibaldi rischia di rappresentare un elemento di forte disturbo in una citta' come Venezia in cui ha sede una delle 4 case da gioco istituite per Legge in Italia, con conseguenti ripercussioni per la tenuta finanziaria dell'Amministrazione comunale;

Simili strutture devono portare ad elevare l'allerta rispetto all'emergere di fenomeni pericolosi per la gestione dell'ordine pubblico (riciclaggio di denaro e usura in primis);

Tutto ciò premesso e considerato, si interroga IL SINDACO per conoscere:

• Se non sia intenzione dell'Amministrazione emettere gli opportuni provvedimenti per contrastare o escludere il proliferare di iniziative di privati simili a quella di via Garibaldi;

• Se non ritenga opportuno programmare ed eseguire, in difesa di tutte le cittadine e i cittadini, delle importanti campagne di informazione e prevenzione sociale (ad esempio col contributo degli educatori di strada e anche con quello mirato dei mass media), da affiancare a quelle già esistenti, per contenere la diffusione del gioco d'azzardo.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 01-04-2011 ore 16:26
Ultima modifica 01-04-2011 ore 16:26
Stampa