| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta | 
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 16 | 6 | 17/05/2010 | Luigi Giordani | 
            Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta inoltrata a Assessore Antonio Paruzzolo  | 
            17/05/2010 | 16/06/2010 | in Consiglio | 
| tipo comunicazione | data pubblicazione | testo | 
|---|---|---|
| risposta in Consiglio comunale | 15-10-2010 | Leggi | 
| delega | 29-06-2010 | Leggi | 
Venezia, 17 maggio 2010
nr. ordine 16
n p.g. 6
 
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Interruzione trattativa per la Chimica a Marghera
Tipo di risposta richiesta: in Consiglio
A fronte dell’inerzia del Ministero competente e del Governo nel suo insieme nei riguardi di un settore fondamentale della nostra politica industriale; 
Considerati i continui ed inaccettabili rinvii di una trattativa infinita che ha gravato e grava principalmente sui lavoratori;
Considerate altresì le persistenti notizie di disimpegno della RAMCO dalle trattative con l’Eni per l’acquisizione del ciclo del cloro italiano; 
Il gruppo Consiliare del Partito Socialista Italiano chiede
- quali azioni il Signor Sindaco intenda compiere nei confronti del Governo, direttamente con la Presidenza del Consiglio che detiene l’interim del Ministero alle Attività Produttive, perché si adoperi senza più tergiversare per la migliore soluzione in grado di rilanciare una moderna chimica nel nostro Paese, trovando uno sbocco reale all’assetto produttivo nazionale e alle maestranze che lo compongono, anche avvalendosi del pacchetto azionario in capo al Ministero del Tesoro, per indicare l’ENI quale acquirente, anche in considerazione dei crediti accumulati con Vinyls a copertura dei costi degli impianti. 
L’acquisizione sarebbe in grado di andare in controtendenza allo scenario odierno dettato dall’estraneità ad un core-business prettamente energetico e che mai ha inteso intervenire seriamente sulle sorti di quel settore chimico che venne assegnato politicamente negli anni ‘80.
- rispetto al sito di Porto Marghera,  si chiede l’attivazione immediata dell’asse amministrativo,Regione, Provincia e Comune, affinché risulti comune la richiesta di una conclusione a breve delle trattative che stanno ponendo in ginocchio le maestranze.
- se l’Amministrazione Comunale intenda, attraverso il controllo dell’uso delle aree di Porto Marghera, svolgere un compito attivo per mantenere un impegno nel settore industriale a garanzia dei posti di lavoro e dello sviluppo economico della nostra realtà produttiva.
Luigi Giordani
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