Seduta del 25-11-2013
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_322 | 25-11-2013 | approvato tabella votazione |
2182 |
Oggetto: Sostegno all'iniziativa di abolire la legge del figlio unico in Cina ed altri passi verso il rispetto dei diritti umani in occasione della giornata internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne
Il Consiglio Comunale
Richiamato che:
- la “politica del figlio unico” è stata imposta in Cina nel 1980, ma le famiglie numerose erano scoraggiate già dal 1971;
- da allora ad oggi i medici hanno praticato 336 milioni di aborti e sterilizzato 196 milioni di uomini e donne;
- la legge ha causato anche uno squilibrio di genere: i maschi sono 34 milioni più delle femmine, perché quando una coppia scopre di aspettare una bambina, sapendo che poi non potrà avere un altro bimbo, spesso ricorre all’aborto selettivo.
Si prende atto che:
- nei giorni scorsi il Terzo Plenum del Comitato centrale comunista il Governo cinese ha deciso di allentare la «politica del figlio unico» e di abolire i «campi di rieducazione attraverso il lavoro». Due sistemi da Stato di polizia odiati dai cinesi e odiosi per il mondo;
- la Corte Suprema del Paese ha stabilito che deve essere abolito il ricorso alla tortura per ottenere confessioni durante gli interrogatori di presunti criminali.
“Gli interrogatori basati sulla tortura per ottenere confessioni – l’uso del freddo, della fame, delle bruciature, dell’affaticamento e di altri mezzi illegali – devono essere eliminati”, ha sentenziato la Corte.
Una pronuncia innovativa che giunge negli stessi giorni in cui la Cina annuncia riforme per ridurre i reati ai quali si applica la pena di morte . Un passo in più verso il rispetto di quei diritti umani di cui da tempo la comunità internazionale chiede conto al governo cinese, nel contesto delle positive relazione attuali con la Repubblica Popolare Cinese, che ha radici storiche uniche
si impegna il Sindaco a rappresentare al Governo italiano che a sua volta lo trasferisca all’interlocutore competente
- l’apprezzamento per il nuovo orientamento che recupera il rispetto della vita umana dal suo concepimento e la dignità della persona offesa dalla tortura;
- la soddisfazione perché si pone termine anche ad un sostanziale femminicidio, visti gli effetti particolarmente negativi per milioni di femmine mai nate.
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