Seduta del 20-09-2010
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_19 | 20-09-2010 | approvato all'unanimità tabella votazione |
213 |
Oggetto: : Fincantieri
Premesso che
La società Fincantieri rappresenta una realtà di eccellenza e di importanza strategica per il sistema industriale italiano: la quota di mercato posseduta nel 2005 nel comparto delle navi da crociera era pari al 58,3% degli ordini mondiali, in termini di milioni di tonnellate di stazza lorda compensata, ed è andato incrementandosi nel corso del 2006, con una crescita degli ordinativi del 40% sul quelli 2005.
Negli stabilimenti di Fincantieri sono state prodotte oltre 8.000 navi e che il Gruppo è in grado di progettare, costruire e commercializzare ogni tipo di nave (mercantile, da crociera, ecc.), mezzi offshore, e opera inoltre nel campo delle grandi trasformazioni e delle riparazioni navali.
Con più di 10.000 dipendenti diretti e circa 20.000 dipendenti indiretti nelle ditte degli appalti e dell’indotto, occupati in 13 unità produttive, localizzate in 7 regioni, soprattutto in territori e città d’acqua, tra le quali Venezia, Trieste, Monfalcone, La Spezia, Ancona, Napoli e Palermo, la Fincantieri costituisce una straordinaria risorsa di conoscenze e competenze in ambito cantieristico che non può essere dispersa .
In tale contesto, lo stabilimento della Fincantieri di Porto Marghera, specializzato nella costruzione di grandi navi da crociera, ha contribuito all’affermazione del Gruppo in questo settore a livello mondiale, acquisendo importanti quote di mercato, e esprime una delle specializzazioni storiche del sistema imprenditoriale veneto e veneziano
In virtù del suo posizionamento strategico, finalizzato al mantenimento della leadership sul mercato, ha contribuito a limitare la concorrenza tra produttori europei ed a contrastare i pericoli rappresentati dalla produzione del sud est asiatico, permettendo la tenuta del comparto, in via generale, e delle attività del cantiere di Porto Marghera, nello specifico.
Considerato che
Il comparto delle costruzioni navali nel suo complesso ha subito, nel 2009, un crollo dell'68% della domanda rispetto al 2008 (già dimezzatasi rispetto al 2007) e che in tale panorama di grave difficoltà indotto dalla crisi mondiale, che ha pesantemente segnato anche l’Italia, l’unica eccezione è stata rappresentata dalla Fincantieri, che è stata in grado di reperire nuovi ordini nel segmento della crocieristica.
Con il progressivo esaurirsi del portafogli ordini dello stabilimento di Porto Marghera, si sta delineando un quadro occupazionale di estrema gravità, che si innesta su quello degli altri cantieri del Gruppo e dell’indotto, quest’ultimo spesso senza tutele.
Tra dipendenti diretti e in appalto, sono 4.000 i lavoratori e le lavoratrici che rischiano di perdere la loro occupazione se non saranno attuate delle politiche industriali atte ad assicurare nuove commesse al cantiere navale di Porto Marghera, con gravissime ripercussioni sociali ed economiche sul sistema locale, veneto e veneziano.
Ritenuto che
L’attività del Gruppo Fincantieri, in particolare l’eccellenza rappresentata dal cantiere navale di Porto Marghera nell’ambito della costruzione di navi da crociera, costituisca un patrimonio industriale irrinunciabile per l’economia nazionale, regionale e locale, per il quale deve concretizzarsi, inderogabilmente, l’impegno di reperire nuove risorse e nuove commesse pubbliche, senza le quali vi sarà un pesante ridimensionamento produttivo e occupazionale, che potrebbe compromettere la presenza italiana nel comparto della cantieristica navale.
La solida struttura patrimoniale e finanziaria, unitamente al perseguimento dell’eccellenza tecnologica, costituiscono un punto di forza del Gruppo Fincantieri, che può permettere, se debitamente sostenuto in questa fase, di cogliere le opportunità commerciali che si presenteranno con l’uscita dalla crisi, rafforzando la propria posizione sui mercati di riferimento.
Sia prioritaria la definizione da parte del Governo di misure straordinarie, in grado di sostenere i cantieri navali colpiti dalla crisi internazionale, allo scopo di mantenere inalterata la loro capacità produttiva ed occupazionale.
In tal senso, sia doveroso l’impegno della Regione e delle Amministrazioni locali, in primis del Comune di Venezia, per ottenere dal Governo la convocazione del tavolo di confronto sulla navalmeccanica con l’obiettivo di definire, coinvolgendo anche le Regioni, un pacchetto di misure urgenti a carattere pubblico.
Preso atto che
Su queste basi le Segreterie nazionali di FIM – CISL, FIOM – CGIL e UILM - UIL, hanno promosso per il prossimo 21 settembre, a Roma, un convegno nazionale sulla cantieristica pubblica, e proposto a tutti gli Enti Locali, regionali, provinciali e comunali, presso cui hanno sede le attività della Fincantieri la fattiva partecipazione a salvaguardia del comparto.
Tutto ciò premesso e considerato
Condividendo le motivazioni a base del convegno nazionale sulla cantieristica pubblica organizzato dalle Segreterie nazionali di FIM – CISL, FIOM – CGIL e UILM – UIL, invita l’Amministrazione Comunale ad aderire al suddetto appuntamento e a sostenere in quella sede la necessità del riavvio del tavolo governativo per la salvaguardia e la ripresa della navalmeccanica, comparto vitale per il sistema economico nazionale e locale.
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