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VII Commissione - Verbale

Seduta del 29-05-2007 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Antonio Cavaliere, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Consigliere Giorgio Reato, Consigliere Antonio Cavaliere, Consigliere Alfonso Saetta, Presidente Edil Venezia Claudio Orazio

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 900 (nr. prot. 87) con oggetto "Società "Residenza Veneziana s.r.l.".", inviata da Giorgio Reato
  2. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 917 (nr. prot. 98) con oggetto "Sloggio per sfratto alle Associazioni d’Arma da via Poerio a Mestre", inviata da Antonio Cavaliere
  3. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 937 (nr. prot. 39) con oggetto "Rapporti gestionali con la Compagnia di Assicurazioni Carnica", inviata da Alfonso Saetta
  4. Audizione dell'assessora Rumiz sull'accordo di programma per la realizzazione di alloggi sperimentali e a progetti speciali per aumentare la disponibilità di alloggi di edilizia sociale nel Comune di Venezia

Verbale

Alle ore 10.22 il presidente Ezio Oliboni, preso atto della presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola al consigliere Reato per l’illustrazione del primo punto all’ordine del giorno.

REATO illustra brevemente il contenuto dell’interrogazione e chiede all’assessora quale ruolo svolge la società nella politica complessiva dell’amministrazione per risolvere il problema della mancanza di allofggi per i cittadini del Comune.

RUMIZ risponde che la partecipazione nella società promossa dall’Ater è del 3% e quindi ininfluente per il raggiungimento degli obbiettivi dell’Amministrazione; annuncia che si sta pensando di uscire dal capitale societario, che il componente nominato dal Comune nel consiglio di amministrazione dell’Ater è stato nominato autonomamente da questa azienda nel consiglio di amministrazione della Società residenza Veneziana e non ha alcun collegamento con il Comune. La società doveva probabilmente prendere in carico la manutenzione delle case comunali e solo in questa eventualità si sarebbe dovuto pensare una collaborazione.

REATO dichiara che la risposta è stata molto sintetica, ricorda l’enfasi che accompagnava la proposta di deliberazione relativa a questa partecipazione, nella precedente amministrazione; prende atto che forse l’assessora presenterà la decisione di vendere quella partecipazione societaria ma prende atto che comunque sono impegnati dei soldi pubblici che potrebbero essere destinati a migliori obbiettivi.

BASSETTO dichiara di aver partecipato in rappresentanza del Comune all’assemblea societaria e di aver riscontrato l’ininfluenza dell’attività rispetto le necessità del Comune di Venezia.
Alle ore 10.37 entra il consigliere Borghello.

REATO chiede che venga invitato il presidente della società per un’audizione in commissione tale da essere informati sulla reale operatività della società stessa.

Alle ore 10.40 il presidente Oliboni dichiara chiusa la trattazione del primo punto e dà la parola al consigliere Cavaliere per l’illustrazione del secondo punto all’ordine del giorno.

CAVALIERE premette che le associazioni d’arma hanno le sedi nell’edificio dell’ex distretto militare di via Poerio; recentemente l’edificio è stato acquistato dalla Fondazione Venezia che deve realizzare il contenitore per il museo di Mestre e conseguentemente ha sfrattato gli affittuari; chiede all’amministrazione di attivarsi per trovare una nuova sede dignitosa, fa presente che il sindaco per il recente raduno nazionale dei carabinieri ha negato la presenza del gonfalone della città alla manifestazione e quindi intravede in queste decisioni la mancanza di attenzione a risolvere questo problema. Ritenendo doveroso per l’amministrazione invece risolvere la questione invita l’assessora a proporre delle soluzioni ed il presidente della Commissione ad effettuare un sopralluogo nell’edificio in questione.

RUMIZ precisa di essersi attivata, con il sindaco ed il presidente della municipalità di Mestre, presso il comando del 5° reparto militare di Padova e l’Agenzia del Demanio, per sensibilizzare i militare a concedere una sede presso la ex caserma Piave. Una soluzione provvisoria per non disperdere le raccolte storiche di proprietà delle associazione è stata proposta nei locali del Forte Marghera. Invita il consigliere Cavaliere a suggerire una valida soluzione da poter realizzare.

Il presidente Oliboni, prendendo atto di quanto emerso dal dibattito, accoglie la richiesta del consigliere Cavaliere di effettuare il sopralluogo all’ex distretto e dà mandato alla segreteria della commissione a convocare possibilmente già venerdì pomeriggio una riunione a Mestre. Alle ore 11 quindi dichiara chiusa la trattazione del secondo punto e dà la parola al consigliere Saetta per illustrare il terzo punto.

SAETTA si rammarica per l’assenza del difensore civico e spiega che l’interpellanza è scaturita da quanto emerso nella riunione della prima commissione consiliare, tenutasi per l’illustrazione della relazione semestrale dell’attività dell’ufficio del difensore; evidenzia il fatto che non è competenza dell’interpellante invitare gli esperti o i responsabili degli uffici interessati all’argomento proposto, bensì che deve organizzare la riunione.

OLIBONI precisa che le competenze della commissione sono diverse da quelle della prima, che l’assessore competente in materia non ha ritenuto di avvalersi della presenza di altri se non del direttore e della responsabile del servizio assicurazioni. Diversamente si sarebbe dovuto convocare una riunione congiunta delle due commissioni e questo non è stato richiesto da nessuno.
Alle ore 11.10 entra il consigliere Guzzo.

RUMIZ dichiara che è pur vero che si devono tutelare i cittadini ma bisogna anche amministrare bene le risorse pubbliche. Afferma che le regole assicurative sono determinate dalla legge; a fronte del problema del risarcimento dei danni è stato inviato uno studio sull’incidenza degli infortuni sul territorio alla direzione Lavori Pubblici per i provvedimenti di competenza, si sta attuando un coordinamento tra il Comune e le società collegate per la redazione di un piano assicurativo che permetta di risparmiare del denaro per il pagamento dei premi. Fra poco sarà pubblicato l’avviso di gara per la stipula di un nuovo contratto. L’ultima parte della interpellanza non può essere considerata in quanto il difensore civico è parte terza nel rapporto tra l’Amministrazione e i cittadini.

SAETTA spiega che il senso dell’interpellanza è costruttivo, infatti è volto sia a tutelare i cittadini che a permettere una sana gestione delle risorse pubbliche.

BASSETTO afferma che nel contratto è stata stabilita una franchigia di 2500 euro e quindi l’assicurazione si dimostra disponibile al riconoscimento del danno dato che non risponde della spesa e questa rimane tutta a carico dell’Amministrazione comunale. Una diversa composizione del contratto farebbe aumentare notevolmente i costi dei premi da pagare.

CONSOLETTI cita il dato di 300 richieste di indennizzo all’anno, dato in costante aumento e l’ufficio si attiva per verificare la legittimità della richiesta di rimborso in modo tale da evitare un possibile danno erariale; ricorda che nel 2001 la compagnia assicuratrice ha chiesto l’istituzione della franchigia pur tuttavia il costo della polizza è triplicato, nel corso del 2002 ha comunque disdetto il contratto, questa che va in scadenza è stata rinnovata il 1° Dicembre 2003, per concludere afferma che è stata chiesta una proroga della scadenza per arrivare al nuovo bando di gara nelle condizioni descritte dall’assessora.
Alle ore 11.30 esce il consigliere Bonzio.

BERTO condivide gli interventi precedenti ma chiede che avvenga un approfondimento sull’argomento.
Alle ore 11.35 esce il consigliere Cavaliere.

OLIBONI prende atto delle affermazioni esplicitate e propone di indire una riunione delle commissioni prima e settima.

MAZZONETTO cita alcune situazioni che mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini, prende atto della complessità del problema e suggerisce che l’Amministrazione non solo riveda il contratto ma che l’assessora si attivi con le altre direzioni comunali per evitare negligenze che possano causare danni ai cittadini. Ultimato l’intervento, alle ore 11.43 lascia la riunione.

SAETTA prende atto che con la sua uscita la riunione verrebbe a chiudersi per la mancanza del numero legale, non garantito dai partiti che governano il Comune, rimarca che rimarrà presente solo per dovere istituzionale.

Alle ore 11.45 il presidente Oliboni dichiara chiusa la discussione del punto all’ordine del giorno e dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione dell’ultimo punto.

RUMIZ premette che nel 2006 è stato pubblicato un bando governativo per l’erogazione di contributi ai comuni per il restauro degli alloggi; il Comune di Venezia ha partecipato e così sono stati assegnati 3 milioni e 250.000 euro da erogare in tre anni. Sulla base di questa cifra il Comune ha stanziato altrettante risorse con l’obbiettivo di restaurare e mettere a reddito tutti gli alloggi sfitti ed in grave stato di conservazione. Questi sono circa 136 e fa presente che i contributi saranno erogati in base agli stati di avanzamento delle opere.
Alle ore 11.50 entrano i consiglieri Guzzo, Bonzio e D’Anna.

ORAZIO ricorda che è stata inviata a tutti i capigruppo consiliari una relazione sull’attività di Edilvenezia, afferma che è in progetto un restauro con metodi innovativi di biotecnologia; enuncia che 16 alloggi saranno interessati dai restaurati nel corso del 2007; nel frattempo tutti gli alloggi sono stati schedati in modo da avere per ciascuno un fascicolo che racchiuda la sua storia.
RUMIZ propone di indire una riunione della commissione sull’argomento delle manutenzioni degli alloggi comunali.

MIATELLO prende atto che Edivenezia coordina i tempi di realizzazione delle manutenzioni ma chiede se la lentezza con la quale vengono eseguiti derivi dalla mancanza di fondi oppure dalla complessità delle procedure. Esprime l’opinione che se il problema è la mancanza di risorse finanziarie, si dovrebbe fare di più per garantire la piena fruibilità del patrimonio comunale.

REATO chiede la tempistica della messa a reddito degli alloggi sfitti e se questi saranno a disposizione dell’edilizia di social housing oppure di erp considerando che i primi non possono interessare le fascie più deboli dei cittadini che hanno più bisogno di risolvere il problema abitativo.

ORAZIO risponde che sicuramente 54 alloggi saranno recuperati utilizzando il cofinanziamento governativo, i rimanenti saranno restaurati con le risorse messe a disposizione dal Comune le quali serviranno anche per gli interventi di piccola manutenzione e di manutenzione programmata.

RUMIZ afferma che sarà l’Amministrazione, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione, a decidere la definizione della tipologia dell’alloggio.

REATO ribatte che anche l’Ater si sta indirizzando verso la politica di social housing ed esprime la preoccupazione che gli enti pubblici stiano dimenticando lo scopo per il quale è fondata la residenza pubblica.

BONZIO entra nel merito della documentazione presentata da Edilvenezia per chiedere come mai alcuni alloggi già restaurati compaiono ancora tra quelli da restaurare, ricorda che molte risorse finanziarie sono state dedicate, nel bilancio 2007, per la residenza comunale e che l’operatività di Edilvenezia deve essere controllata per la presenza di soci privati nel capitale societario; chiede se l’impegno di acquisire il totale controllo della società viene perseguito dalla giunta.

RUMIZ rende noto che un socio privato a breve sarà liquidato e con un altro la trattativa si sta per chiudere.

Alle ore 12.20 il presidente Ezio Oliboni, preso atto che nessun altro consigliere ha chiesto la parola, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 04-06-2007 ore 00:00
Ultima modifica 04-06-2007 ore 00:00
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