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VII Commissione - Verbale

Seduta del 27-03-2007 ore 12:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Toso (sostituisce Anna Gandini), Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin)

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Consigliere Saverio Centenaro

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione "Annullamento provvedimento deliberativo di C.C. n. 136 del 25 sett. 2006 avente ad oggetto l'esercizio del diritto di prelazione per l'acquisto dell'immobile sito in Venezia Castello n. 5123" P.D. 4855/2006
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 841 (nr. prot. 14) con oggetto "La vicenda dell’Isola delle Grazie e l’autorevolezza delle verifiche del Patrimonio Comunale", inviata da Saverio Centenaro

Verbale

Alle ore 12.10, constatata la presenza del numero legale, il Presidente Ezio Oliboni dichiara aperta la seduta e dà la parola all’Assessora per l’illustrazione della proposta di deliberazione all’ordine del giorno.

RUMIZ spiega che la proposta di deliberazione si è resa necessaria a seguito dell’erronea comunicazione inviata da un notaio alla Soprintendenza e relativa alla compravendita di un’unità immobiliare dichiarata vincolata: la Soprintendenza ha conseguentemente inviato la documentazione al Comune di Venezia che dopo aver accertato la convenienza dell’acquisto si era attivato per usufruire del diritto di prelazione Solo da una successiva verifica del Soprintendente è emerso che detta unità immobiliare non è vincolata pur facendo parte di un’unità edilizia notificata. La proposta di deliberazione contiene anche la richiesta di risarcimento ai danni di chi ha commesso l’errore di dichiarare detta unità immobiliare vincolata.

Alle ore 12.15 entrano i Consiglieri Ivano Berto e Alessandro Maggioni.

BASSETTO afferma che detto immobile è stato più volte oggetto di transazioni di compravendita e sempre come immobile notificato.

Alle ore 12.20 entrano i Consiglieri Sebastiano Bonzio, Cesare Campa e Fabio Toffanin.

CHINELLATO chiede motivazioni per le quali sulle precedenti compravendite di detto immobile non è mai stato applicato il diritto di prelazione.

BASSETTO risponde che non conosce i motivi per i quali in precedenza non è stato applicato il diritto di prelazione.

RUMIZ precisa che detto appartamento è stato compravenduto anche ben due volte sullo stesso giorno.

BASSETTO dichiara di assumersi le proprie responsabilità nell’affermare che tale operazione del Comune di Venezia non è relativa ad un atteggiamento persecutorio, bensì conseguente all’istruttoria effettuata dagli uffici competenti che hanno correttamente comunicato la possibilità che gli atti registravano di acquistare convenientemente un appartamento a Venezia.

RUMIZ precisa che il Comune ha usufruito del diritto di prelazione anche su Palazzo Contarini.

CENTENARO afferma che in Consiglio comunale era stata votata una proposta di deliberazione che i Consiglieri ritenevano relativa ad un affare conveniente per il Comune di Venezia ma che in realtà non si è rivelato tale in quanto detta proposta di deliberazione conteneva errate indicazioni: a tale proposito chiede certezza sulla correttezza degli atti posti all’ordine del giorno del Consiglio comunale.

BASSETTO afferma che sarà effettuata una verifica delle responsabilità sull’errato vincolo dichiarato.

RUMIZ afferma che detta proposta di deliberazione relativa alla revoca non è stata una scelta ma un obbligo conseguente a quanto emerso dalle verifiche del Soprintendente.

CAMPA giudica positivamente il lavoro effettuato dagli uffici che hanno comunicato la possibilità per l’Amministrazione di aumentare il proprio patrimonio con l’acquisto di un immobile a prezzo conveniente anche se poi la transazione non è potuta avvenire ma afferma che l’Amministrazione comunale non può servirsi del diritto di prelazione per porre rimedio al problema casa a Venezia e a tale proposito chiede quali strumenti possono essere azionati per risolverlo.

RUMIZ risponde che è cosa ovvia che il diritto di prelazione non può essere utilizzato come soluzione al “disagio casa”, che essendo la casa uno dei principali problemi per il Comune di Venezia, intende continuare ad effettuare dei confronti per cercare proposte da attivare per la soluzione del problema. Precisa che tra Mestre e Venezia attualmente ci sono 130 appartamenti sfitti e che per 54 di questi siti a Venezia è in atto un progetto di recupero.

OLIBONI afferma che in qualità di presidente della commissione è sua intenzione illustrare detto progetto in una prossima seduta.

Alle ore 12.32 la proposta di deliberazione è licenziata in illustrazione al Consiglio Comunale.

CENTENARO illustra l’interpellanza relativa all’isola delle Grazie di cui è proponente. Afferma che il Sindaco aveva dichiarato che l’isola era di proprietà del Comune di Venezia ma che successive verifiche hanno confermato la proprietà dell’ASL. Ritiene che bisognerebbe avere certezza delle proprietà comunali soprattutto a seguito di impegni presi da parte del Consiglio comunale.

RUMIZ afferma di essere venuta a conoscenza del problema solamente venerdì in riunione di Giunta.
Rispetto l’isola delle Grazie precisa:
- fine ‘800: sottoscrizione di convenzione tra Amministrazione militare e Comune di Venezia per la provvisoria consegna e successiva acquisizione da parte del Comune di Venezia.
- 1935: accordo tra Comune di Venezia ed ente ospedaliero per la concessione dell’isola per attività ospedaliera;
- 1968: legge Aniasi conteneva beni a uso ospedaliero che componevano il patrimonio degli enti ospedalieri;
- 1978: riforma del servizio sanitario;
- 1994: promossa causa da parte del Comune di Venezia per i beni inseriti in una delibera regionale che indicava il patrimonio ASL, ma su detta causa non è stata inserita l’isola delle Grazie.

Alle ore 12.40 entra il Consigliere Alberto Mazzonetto.

BASSETTO precisa quanto segue:
- la proprietà di un bene risulta da registri immobiliari che pertanto non ammettono dubbi e solo una sentenza può stabilire fatti diversi;
- il Comune di Venezia nel 1994 non ha sollevato il problema dell’inserimento dell’isola nella delibera regionale bensì ha agito per fare in modo che fosse inserita anche la chiesa in quanto la L.132 art. 5 comma 3 stabiliva che tutti i beni usati per cura dovessero entrare a far parte dei beni dell’ente.
- una sentenza di Cassazione del 1980 aveva stabilito che il bene era comunque ascritto ai beni ad uso ospedaliero anche se non trascritto;
- non ci sono dubbi sulla proprietà dell’ASL dell’isola delle Grazie.

CENTENARO chiede se gli atti sottoposti all’attenzione del Consiglio comunale e relativi agli stati patrimoniali del Comune di Venezia sono corretti.

Alle ore 12.50 entra il Consigliere Claudio Borghello.

RUMIZ risponde che non può dare certezza relativamente alla correttezza patrimoniale di tutti gli atti inseriti nell’ ordine del giorno del Consiglio comunale.

CAMPA chiede cosa può essere attivato al fine di evitare in futuro tali problemi e poter avere certezze della gestione patrimoniale.

RUMIZ risponde che sarebbe opportuno che il testo delle deliberazioni riguardanti gli oneri urbanistici che devono pagare i proprietari prevedesse il pagamento degli stessi anche con l’ assegnazione di alloggi, così da evitare gravami per Comune e contemporaneamente l’aumento del patrimonio residenziale pubblico.

SAETTA dichiara che nella discussione dell’interpellanza ha avuto risposta anche alla interrogazione di cui è proponente e pertanto si dichiara soddisfatto.

Alle ore 13.00 il Presidente dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 26-04-2007 ore 00:00
Ultima modifica 26-04-2007 ore 00:00
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