Seduta del 14-11-2006 ore 12:00
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Anna Gandini, Michele Mognato, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Danilo Corrà, Alfonso Saetta, Franco Conte, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giorgio Reato, Roberto Turetta, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Direttore Piero Dei Rossi,Presidente della municipalità di Marghera Renato Panciera, Contavalli Maurizio comitato Cita, Di Bois comitato Cita
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.20 il presidente Oliboni, di concerto con il presidente dell’VIII commissione Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta ed invita i commissari ad esprimersi sull’opportunità di riunirsi per discutere dell’assestamento di bilancio delle municipalità.
PANCIERA rende noto che le municipalità entro la settimana in corso devono esprimere i loro pareri.
TURETTA ritiene che se ci sono esigenze di analizzare le variazioni, si può fare la riunione altrimenti si sentirà solo il “pianto greco” delle municipalità.
Alle ore 12.25 entra la consigliera Miatello.
BORGHELLO afferma che il parere che sarà espresso dalle municipalità non potrà essere modificato.
Alle ore 12.30 entra il consigliere Berto.
OLIBONI ripete la richiesta fatta in apertura di riunione e specifica che se la maggioranzadei consiglieri lo decide, convocherà la commissione con i presidenti delle municipalità.
MAZZONETTO condivide la proposta del presidente Oliboni, tanto più che quando l’VIII commissione incontrerà il Collegio dei Revisori dei Conti, saranno presenti anche i presidenti della municipalità.
Sentiti i pareri dei commissari, il presidente Oliboni comunica che la VII commissione sarà convocata, se possibile, lunedì 20 alle ore 12 a Mestre.
PANCIERA ritiene che la riunione sia superflua e invita la commissione ad incontrare i presidenti delle municipalità prima che vengano espressi i pareri, nel mese di Ottobre.
OLIBONI risponde che si tratta di un atto di cortesia, ma con valenza politica, la decisione di incontrare i presidenti delle municipalità su un argomento così importante.
Alle ore 12.37 il presidente Oliboni invita l’assessora Rumiz a relazionare sul primo punto all’ordine del giorno della riunione.
RUMIZ comunica che l’assestamento permette di spendere un milione di euro per rispondere alle 600 circa domande di contributo all’affitto che non erano state soddisfatte e che si chiude l’attività dell’istituzione Abitare Venezia.
PITTERI spiega la ragione della posta in uscita: il motivo è una partita di giro tra il comune che deve restituire una parte della somma degli affitti riscossi alla regione che li ridistribuisce nuovamente agli enti territoriali: Tale operazione deve essere contabilizzata in quanto Abitare Venezia aveva competenze di cassa mentre il comune quella somma la deve iscrivere come competenza.
OLIBONI chiede da cosa sono rappresentate le minori spese, concorda con il fatto che l’attività degli uffici non sempre tiene il passo con le esigenze della ragioneria.
BONZIO chiede come si stanno evolvendo i programmi di alienazione patrimoniale.
LASTRUCCI pone il problema dell’integrazione del fondo per il sostegno all’affitto, pone la questione se in questa operazione entrerà anche Edilvenezia.
RUMIZ ricorda che il bando è ancora quello del 2004, i fondi sono stati ripartiti nel 2005 e lo Stato non ha finanziato il fondo nazionale; la Regione ha stanziato la stessa somma e così, poichè il comune non può stanziare una cifra a caso, oggi si può quantificare l’esatta necessità.
Alle ore 12.45 entra il consigliere Chinellato.
DEI ROSSI precisa che le alienazioni riguardano solo la vendita dei diritti di superficie e servono a finanziare l’edilizia scolastica.
REATO chiede se verrà emanato un nuovo bando.
RUMIZ replica che ciò sarà possibile quando ci sarà la certezza del trasferimento di fondi dalla Regione.
Alle ore 12.47 il presidente Oliboni dichiara chiuso il dibattito sul primo punto all’ordine del giorno ed invita il consigliere Lastrucci ad illustrare il contenuto del secondo punto.
LASTRUCCI spiega che con l’interpellanza presentata intende far portare a conoscenza dei consiglieri lo stato ed i motivi della morosità tra gli assegnatari degli alloggi comunali.
RUMIZ rende noto che la Regione con una sua legge ha deliberato l’aumento di 10 euro per contratto d’affitto, tale atto ha provocato delle turbative nella gestione di quella fascia di debolezza sociale che sta a cuore della politica del comune tanto che si è addivenuti alla necessità di predisporre un disegno di legge che regoli proprio la gestione di questa fascia di popolazione dando più autonomia gestionale ai comuni, proposta dai rappresentanti dei sei capoluoghi di provincia, questo tentativo intende anche modificare la legge regionale n.10 e impegnare di più le istituzioni sulla programmazione della politica sulla residenza. Si dichiara d’accordo nel prevedere l’aumento degli affitti laddove, una accurata analisi dello stato di fatto ne indichi la possibilità. Tale operazione può portare anche una contrazione delle spese che sopporta il Comune in questo ambito. Per entrare nello specifico spiega che esiste una piccola parte di morosità per propria volontà, una parte si verifica a causa di difficoltà oggettive, la prima è rappresentata da anziani che si dimenticano di pagare o di presentare la dichiarazione dei redditi e così scatta un abnorme aumento degli affitti. E’ per questo motivo che in ogni municipalità sarà insediato un funzionario dell’assessorato casa che collaborerà con il personale delle Politiche Sociali.
LASTRUCCI ritiene che la proposta di legge regionale non vada nel senso indicato dall’assessora.
RUMIZ propone di relazionare in una prossima seduta della commissione sull’argomento.
BASSETTO dopo una dettagliata disamina dei dati in possesso della direzione, dichiara che la morosità reale sul patrimonio abitativo si aggira sul 3% del monte affitti. Rende noto che l’anomalia che viene evidenziata è il ritardato pagamento degli affitti; per seguire correttamente l’andamento
del problema dal 1999 al 2003 ritiene necessaria l’assegnazione di 2 persone a tempo pieno, con questa disponibilità si possono risolvere centinaia di controversie sia con il Comune che con l’Ater.
RUMIZ interviene su questo problema e annuncia che si sta trattando con Ater proprio come risolvere questi casi di morosità “involontaria”. Si sta procedendo con la verifica dei redditi degli inquilini e, una volta accertata l’infedeltà delle dichiarazioni, partirà una forte iniziativa degli uffici fino ad attivare le procedure di sfratto.
OLIBONI ricorda ai commissari la decisione di predisporre, in accordo con l’assessora, un ordine del giorno da sottoporre al Consiglio comunale al fine si supportare l’attività degli uffici dell’assessorato casa nella delicata questione della lotta alla mortosità.
TURETTA R. evidenzia l’utilità dello strumento dell’interpellanza che permette al consigliere comunale di conoscere ed entrare nel merito dei problemi gestionali dell’Amministrazione; evidenzia come i problemi di carattere penale o violazioni amministrative debbano essere in carico all’avvocatura civica e che parallelamente così si può sviluppare l’azione di controllo politico amministrativo del Consiglio.
BERTO chiede a che punto è il progetto di gestione dei casi sociali.
BASSETTO ricorda che il consigliere comunale è tenuto al segreto d’ufficio e se chiede di conoscere particolarmente la situazione di ogni singolo inquilino, gli uffici devono attivarsi per dare la documentazione. Per ritornare sull’argomento della gestione del patrimonio abitativo spiega che sono in corso degli incontri tra la dirigenza per definire un protocollo di gestione tra le Municipalità ed il centro, non appena la bozza sarà pronta, verrà sottoposta al vaglio degli organi competenti. Per il 2007 il lavoro dovrebbe permettere una nuova gestione dei problemi comprese le manutenzione degli alloggi.
RUMIZ concorda con il percorso intrapreso e precisa che le prerogative del singolo organo del comune deve essere difeso e conferma la fiducia sulla traduzione della politica di questa amministrazione in atti amministrativi proposti dai dirigenti.
REATO pone la necessità di seguire attentamente l’evolversi del dibattito in Regione poichè quel disegno è fortemente contestato dalle organizzazioni degli inquilini; si dichiara d’accordo nel dibattere in commissione l’argomento; se l’entità dell’evasione è notevole bisogna chiedersi quali azioni attivare per combatterla, bisogna determinare compiutamente i meccanismi di formazione dell’affitto e poi attrezzarsi per far rispettare i pagamenti; ricorda che tempo fa la magistratura è intervenuta sulla questione e per 57 casi si è avuto un seguito penale. Ricorda che bisogna perseguire una trasparente procedura nell’assegnazione degli alloggi.
MIATELLO propone che la stessa procedura attuata per il controllo degli affitti sia applicata al bando per il sostegno all’affitto.
RUMIZ concorda con la consigliera Miatello perchè ritiene che questo aspetto rappresenti ilk vero contrasto alle cause di sfratto.
LASTRUCCI si dichiara soddisfatto delle risposte ricevute, si associa alle richieste del consigliere Reato, chiede se l’azione di verifica verrà assegnata ad Edilvenezia, desidera conoscere anche i dati sull’affitto delle proprietà non residenziali del Comune per capire quanto si riscuote per metro quadro. Pensa che questo dibattito abbia fugato molti equivoci che circondano il problema della gestione dei casi di morosità.
RUMIZ riconferma che il nuovo rapporto che si sta costruendo con l’assessorato alle Politiche sociali servirà a combattere quella parte di disagio sociale che caratterizza il problema casa, si pensa che saranno abbattuti molti casi di contrasto; tutto il settore delle verifiche si sta sviluppando in collaborazione con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, fa presente però che esiste una carenza di personale da destinare alla questione.
BASSETTO precisa che fino al 1997 non esistevano contratti d’affitto, è stato necessario un anno di lavoro per ricostruire lo stato del patrimonio e relative entrate e sono state superate molte traversie.
OLIBONI chiede come mai e in che modo vengono seguite le morosità condominiali.
BASSETTO risponde che queste morosità vengono rese note dagli amministratori dei condomini e per queste sono destinati circa 700.000 euro ed anche per questa tipologia si sta attivando un severo controllo.
Alle ore 13.48 il presidente Oliboni dichiara chiuso il dibattito e dà la parola al consigliere Bonzio per l’introduzione alla discussione dell’ultimo punto all’ordine del giorno.
BONZIO illustra ai commissari la situazione al quartiere Cita, sembra che lo sviluppo del contenzioso tra Inpdap e comitato di quartiere si vada componendo pur tra mille difficoltà, ritiene doveroso stemperare i motivi di conflitto che ancora persistono e si augura che l’azione della municipalità permetta una soluzione condivisa e di salvaguardia dell’esistenza del comitato.
RUMIZ rivendica al Comune un ruolo fondamentale nella composizione dei conflitti tra Inpdap ed affittuari anche se gli accordi stipulati non sono rispettati dall’ente. Si è richiesto l’intervento del ministero della solidarietà sociale e delle infrastrutture per risolvere definitivamente la questione. Per la sede del comitato si dichiara indisponibile all’acquisto così come all’assegnazione in esclusiva di spazi comunali; ritiene di non dover ripercorrere l’operato di precedenti amministrazioni che hanno assegnato una sede esclusiva al comitato Santa Margherita dato che le risorse finanziarie sono limitate.
CHINELLATO ritiene che bisogna conoscere la storia dell’uso della sede del comitato; l’ente ha riconosciuto la situazione denunciata dagli inquilini tanto che è stato riconosciuto un abbattimento del 40% che è superiore a quanto applicato in Italia. Nel 2005 si è verificato un perverso meccanismo che porterà gli inquilini che hanno pagato l’affitto ad avere meno sconto di quelli che invece non hanno pagato ne’ affitto e ne’ spese di condominio.
PANCIERA rende noto che la vendita ordinaria degli appartamenti sta procedendo celermente ed i casi sociali sono seguiti dalla municipalità che supporta tutti quelli che chiedono il suo intervento; per la sede del comitato, la municipalità aveva offerto uno spazio per 2 volte alla settimana e così si risolveva la questione anche con l’Inpdap, purtroppo la resistenza dei componenti il comitato non ha permesso la soluzione non traumatica della situazione e così domani verrà effettuato lo sloggio dei locali con l’assistenza della forza pubblica.
LASTRUCCI prende atto che il presidente Panciera ha evidenziato che esiste una situazione di morosità per i locali occupati dal comitato e sembra, nel tono dell’intervento, quasi scusarsi per il corretto comportamento tenuto nella vicenda.
DI BOIS spiega che non esiste la presunta morosità perchè esiste un comodato d’uso per gli inquilini del quartiere che intendono usare quei locali. Rivendica il ruolo del comitato in tutte le conquiste fatte dagli inquilini del quartiere; il problema è nato quando la gestione del patrimonio è stata trasferita alla SCIP per vendere l’immobile con destinazione commerciale. Esiste una causa giudiziaria per uso cappione della sede mentre il Tribunale ha dato ragione all’Inpdap e condannato 2 persone del comitato al pagamento delle spese processuali. Oggi il comitato ha fatto una proposta di conciliazione all’Inpdap mentre per i locali proposti dalla municipalità, il comitato aveva chiesto due locali per trasferire sia l’archivio che le strumentazioni dell’ufficio che nel tempo sono state acquistate.
BERTO prende atto degli interventi fatti ma ricorda che le municipalità hanno costituito le delegazioni di zona deputate a rappresentare istituzionalmente le particolari esigenze dei cittadini e che le municipalità hanno un regolamento a cui attenersi per l’assegnazione dei locali.
TURETTA racconta che da decenni le strutture del quartiere ed il comitato si ignorano ma questo non significa non riconoscere il valore del lavoro svolto e bene ha fatto la municipalità a farsi promotrice di soluzioni che evitino scontri dove tutti perderebbero.
Alle ore 14.45 esce il consigliere Borghello.
MAZZONETTO dichiara che del problema Cita si è già discusso in commissione e che il problema della sede del comitato è di competenza della municipalità, per questo motivo trova incongruente la discussione.
BONZIO afferma che le istituzioni hanno bisogno anche di confrontarsi con le aggregazioni spontanee dei cittadini. Tra qualche mese il soggetto Inpdap scomparirà e mancherà un interlocutore conosciuto. L’Amministrazione dovrà intraprendere un nuovo lavoro per continuare una collaborazione che sin qui ha tenuto per monitorare la situazione degli abitanti del quartiere. Si augura che domani il problema venga risolto senza incidenti e fin d’ora annuncia la sua presenza davanti alla sede del comitato.
PANCIERA specifica il contenuto delle proposte e rimarca il compito di governare il territorio di competenza della municipalità rivendicando il ruolo istituzionale di lavorare per risolvere i problemi dei cittadini salvaguardandone i diritti e facendone rispettare i doveri.
LASTRUCCI ritiene che chi chiede “ospitalità” deve accettare le regole che sono vigenti, il presidente Panciera ha ben illustrato sia le proposte che il comportamento che terrà la municipalità, basta che i rappresentanti del comitato le accettino senza remore. Ricorda che per la tensione che coinvolge il quartiere, alcuni immobili sono vuoti anche se appetibili sul piano commerciale.
RUMIZ condivide quanto dichiarato dal presidente della municipalità di Marghera, ribadisce la decisione di non affidare in esclusiva a nessuna associazione spazi che possono essere usati anche da altri.
CONTAVALLI crede che dal dibattito emerga la volontà di chiudere il comitato e spegnere la sua attività in quanto tutti i problemi del quartiere sembra siano risolti, rivendica il ruolo passato e riafferma la volontà di continuare nella politica di assistenza di chiunque nel quartiere la chiederà.
Alle ore 15,01 il presidente Oliboni preso atto che tutti i punti all’ordine del giorno sono stati trattati dalla commissione, dichiara chiusa la seduta.
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