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IV Commissione - Verbale

Seduta del 21-09-2006 ore 15:45

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Enrico Mingardi; Assessore Sandro Simionato; Assessore Gianfranco Vecchiato; Presidente PMV Antonio Stifanelli; Funzionario ACTV G. Zangrando; Consigliere Renato Boraso; Consigliere Michele Mognato

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Realizzazione del tram: situazione dei lavori e prospettive
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 508 (nr. prot. 73) con oggetto "Tram – Favaro Veneto avvio cantieri lotto C Via Triestina / Via M.te Cervino. ", inviata da Saverio Centenaro
  3. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 509 (nr. prot. 74) con oggetto "Tram – Favaro Veneto avvio cantieri lotto C Via Triestina / Via M.te Cervino. ", inviata da Saverio Centenaro
  4. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 507 (nr. prot. 84) con oggetto "Modifica tracciato del Tram a Mestre.", inviata da Patrizio Berengo

Verbale



Il Presidente LASTRUCCI in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta congiunta alle ore 15.13. Introduce i lavori. Da la parola all’Assessore Mingardi.

Punto 1. OdG.

MINGARDI informa che ha chiesto la contestuale presenza in Commissione del Presidente di PMV e di un funzionario quale rappresentante di ACTV. Illustra il punto 1. OdG e ripercorre le fasi salienti dell’iter istruttorio che ha portato all’avvio dei cantieri del tram. Aggiunge una serie di informazioni sull’attuale tracciato del tram. Parla di alcune opzioni in via di definizione, e tra queste annovera Piazza Barche e la fase progettuale ad essa collegata. Illustra sinteticamente il quadro economico legato alla realizzazione del tram. Spiega che il tram per Mestre non ha ancora l’omologazione del Ministero dei Trasporti in quanto nuova soluzione tecnologica, risultato di sperimentazioni. Ricorda che il progetto del tram era nato nel 1997. Parla della realizzazione del tram a Padova dove si sta adottando una variante pensata per ridurre le vibrazioni e stabilizzare la movimentazione del mezzo, riducendo il più possibile gli scarti delle parti in movimento. Spiega che a Mestre si adotta la soluzione della piastra in cemento su cui far transitare il tram per evitare spostamenti (scartamenti) durante il percorso. Da ciò ne consegue la necessità di spostare i sottoservizi dove passa il tram. Una legge dello Stato prevede di sostituire le tubazioni dell’acqua in cemento/amianto e, dove sono presenti queste tipologie di tubazioni, durante i lavori per il passaggio del tram, si provvede a sostituirle. Mingardi dice che il dott. Stifanelli (PMV) spiegherà cosa comporta anche lo spostamento delle altre linee (sottoservizi). Tutte queste operazioni aggiuntive (spostamenti, ripristino dei sottoservizi) hanno imposto di rivedere i costi. Si è approvato il progetto esecutivo, e rivisto il quadro economico. E’ stata inviata al Ministero dei Trasporti la documentazione aggiornata relativa al tram di Mestre.

LASTRUCCI chiede informazioni tra la correlazione dei lavori del tram ed i lavori pubblici collegati al cantiere; domanda informazioni sulla questione dell’arredo urbano nelle zone interessate dal passaggio del tram.

SIMIONATO illustra il punto 1. OdG. Spiega che si accorpa la realizzazione del tram con la riqualificazione di quei tratti che sono interessati dai lavori. C’è la volontà di accorpare le sinergie per realizzare l’opera. Ci sarà una deliberazione che adegua il piano economico, trasferendo a PMV una serie competenze. Ad esempio in Via San Donà dove non esistono i marciapiedi, si provvederà con il passaggio del tram, alla loro realizzazione; questa operazione permetterà di mettere in sicurezza, ad esempio, una zona dove c’è un asilo nido ed una materna. Si trasferiranno i fondi che sono già stanziati a PMV, che provvederà alla realizzazione delle opere collaterali, con le adeguate varianti urbanistiche, con la miglioria finale della zona e dei sottoservizi. Sarà interessato il Consiglio Comunale per capire in che contesto operativo si muovono i lavori del tram. Ci sono alcune difficoltà da risolvere, anche per gli aspetti economici. Ci sarà una sorta d’organismo permanente che ha la finalità di accelerare i lavori, da un punto di vista organizzativo/amministrativo, per portare i tempi d’esecuzione dei lavori del tram da parte di PMV ad un’ottimizzazione. Simionato ribadisce che non si tratta perciò più dei soli lavori di realizzazione del tram, ma la contestuale sostituzione delle tubazioni dell’acqua come stabilito dalla legge dello Stato e il rifacimento/miglioramento degli altri sottoservizi; vengono ridimensionate e ritarate le condotte. Si sofferma sulla questione della progettazione di Piazza Barche, che va vista ed inserita nella pianificazione generale della città. Parla dello sforzo organizzativo che interesserà Mestre e dintorni nei prossimi mesi, dove passerà il tram. Conclude facendo riflettere sul fatto che tutta l’operazione del tram ha aspetti realizzatati profondi ed alla fine valorizzanti per il territorio.

LASTRUCCI chiede come si procede nei lavori, se ci sono dei disegni da vedere.

STIFANELLI (PMV) trova che sia una buona idea quella di andare a vedere i lavori del tram a Padova; sconsiglia di andare a vedere l’esperienza di Clermond-Ferrand (oltralpe) dove con la stessa tipologia del tram per Mestre si stanno spendendo molti più denari per un percorso più breve. Dice che la città (Mestre) non sente il tram come cosa propria. Informa che in altre città, dove passa il tram, si paga una sorta d’addizionale legata anche alla rivalutazione economica dell’area. Avverte un atteggiamento negativo sul tram; ci sono difficoltà ad interloquire. La questione dei sottoservizi è stata sottovalutata nella fase iniziale. Ribadisce che dove passerà il tram si rifaranno le linee dell’acquedotto, con i conseguenti allacciamenti, e si riposizioneranno le linee del gas, come gli altri sottoservizi. Illustra le tecniche adottate per i cantieri del tram. Fa distribuire ai Commissari un promemoria predisposto per la Commissione odierna.

Punto 2. e 3. OdG; inizio della trattazione, contestualmente al prosieguo del punto 1. OdG.

STIFANELLI, proseguendo nel suo intervento, da informazioni anche sulle due interpellanze di Centenaro (nr. 508 e 509) e al riguardo parla di 20 mesi necessari per predisporre i sottoservizi a Favaro lotto C. Aggiunge che tecnicamente PMV è in grado di aprire tutti i cantieri sul territorio ad esclusione di Piazza Barche. Stifanelli chiede di accelerare il processo legato alla progettazione di Piazza Barche. Spiega che sono stati realizzati sino ad ora circa 4500 metri del percorso del tram. C’è il problema/nodo del cavalcavia di San Giuliano; forse si farà un nuovo cavalcavia per la viabilità. Stifanelli dice che lotto B (lavori tram) è l’esempio di come non vanno gestiti i cantieri: a pezzettini. Spiega perché è meglio procedere alla cantierizzazione di tratti più lunghi possibile. Parla della necessaria potabilizzazione delle nuove condutture. Dice che a Marghera si stanno rispettando i tempi. Stifanelli spiega che il quadro economico rimane integro (lavori tram). Illustra i trasferimenti economici a PMV per la realizzazione del tram. Il finanziamento di VESTA viene dato a PMV; laddove passerà il tram; a VESTA rimane l’alta sorveglianza.

VECCHIATO illustra, in maniera articolata e da un punto di vista urbanistico, le soluzioni cui si riferiva anche l’Assessore Mingardi relative al percorso del tram. Parla della questione dell’arrivo a Venezia (San Basilio–Santa Marta). Accenna alle proteste che ci sono state a Padova quanto si propose di passare con il tram in Prato della Valle. Spiega come il passaggio del tram ha influenza ed è collegato ai nodi urbanistici della città, e su questo fa una serie di puntuali riflessioni. Illustra i possibili scenari che comporta il passaggio del tram per l’area della stazione ferroviaria di Mestre; parla di una sorta di stazione allungata. Ricorda la vecchia situazione di Mestre quando c’erano le filovie ed i cavi aerei che tessevano una rete sulla città. Si sofferma e fa riflettere sul possibile ed auspicabile collegamento del tram con il Terraglio e la Miranese.

GUZZO parla del problema dell’elettrificazione (tram), oggetto di discussioni. Chiede se sulla guida vincolate del tram le problematiche non erano state già risolte. Chiede se in alcuni tratti dei cantieri del tram è possibile lavorare anche di notte, per contenere i tempi, compatibilmente con il non arrecare disagi (rumore) alla cittadinanza. Chiede se si ha idea di quanti siano i chilometri di acquedotto in cemento/amianto nel Comune di Venezia.

CENTENARO ringrazia il Presidente della IV^ Commissione Consiliare per lo spazio dedicato alle sue interpellanze ed agli aggiornamenti sulla questione del tram. Dice che la città vede il tram come un aspetto negativo, perché si sta adattando la città al tram. Esprime contrarietà all’avvio del cantiere relativo lotto C di Favaro. Poco prima si è spiegato che i problemi dei sottoservizi sono stati sottovalutati; ricorda che a suo tempo si era detto che era tutto a posto. Dice che il problema dei sottoservizi non si è voluto valutarlo. Ribadisce che la città tutta vede questo tram in maniera negativa. Inviterebbe i Consiglieri a fare un sopralluogo nel lotto B di Favaro, per constatare di persona i disagi. Il lotto B di Favaro non è completato. Chiede di completare del tutto almeno un lotto dei cantieri del tram, per vedere concretamente com’è l’arredo urbano; ora è senza pali. Centenaro illustra le sue due interpellanze sul lotto C di Favaro. Sottolinea che l’avvio del cantiere C di Favaro, chiudendo il nodo viario centrale di Favaro per un lungo periodo, costringe a fare un lungo e tortuoso giro per raggiungere le zone precluse al traffico, utilizzando viabilità alternative non adeguate, arrecando sicuro disagio ai residenti e non, generando problemi a tutte le utenze, dai piccoli che devono andare a scuola agli anziani, penalizzando le attività economiche. Chiede se è vero che si dovrà stare due giorni, nella zona centrale di Favaro senza gas; chiede che si faccia un bypass provvisorio per le la linea del gas, come si fa dappertutto. Trova irragionevole tutta la questione legata al lotto C di Favaro. Pensa che forse un atto di umiltà da parte dell’Amministrazione Comunale ci vorrebbe in questo frangente. Chiede con determinazione che si fermino i lavori per il lotto C di Favaro sino a che Veneto Strade non avrà finito i lavori su Via Vallenari bis. Serve buona volontà. Vuole capire se è vero che occorrono due milioni di euro per spostare un importante linea telefonica interrata di Telecom, sempre nel lotto C. Chiede chiarimenti sui fondi destinati all’arredo urbano, dove si prendono, a chi vanno, come si utilizzano. Invita a fare una riflessione, perché la situazione e le tensioni che sono state alimentate dall’avvio del lotto C a Favaro hanno fatto perdere la fiducia nella popolazione coinvolta, che va capita se esterna la propria disapprovazione con la battuta dialettale "tacheve al tram".

BORASO dice che Centenaro si è espresso bene. All’Assessore, fa notare che poco prima aveva spiegato che il quadro economico per i lavori del tram era negativo, e due minuti dopo il presidente di PMV dice che rimane invariato. Boraso chiede come si giustifica che, dove passerà il tram, si dovranno buttare via marciapiedi nuovi, appena realizzati. Resta perplesso sulla questione del quadro economico; stenta a credere ai miracoli. Boraso dice che costerà circa 200 milioni di euro realizzare il tram a Mestre, e poi, oggi, si spiega che ci sono problemi di millimetri per far viaggiare il tram senza che esca dalla sua sede. Il Consigliere fa notare che, nonostante ci sia lo zoccolo rigido in cemento su cui appoggia la corsia del tram, ci saranno dei problemi di assestamento; come si spiega la questione e chi garantisce che non ci saranno spostamenti? Chi convincerà i cittadini a credere all’operazione tram, quando magari non si riuscirà a fra correre il mezzo, ancora non omologato? La vicenda dei sottoservizi ora è emersa. Chiede come si spiega che un’opera (lotto C Favaro), la cui realizzazione era prevista in 8 mesi, ora si dice che ne occorrono 20. Magari ne servono 24 per completare tutto l’arredo urbano, pali compresi? Boraso trova che è inaudito che un cittadino si trovi di fronte a questi tempi per realizzare un’opera, tempi nei quali patisce sicuri disagi. Chiede perché non si coordinano i tempi con Veneto Strade che nelle vicinanze al lotto C deve fare il sottopasso (Via Vallenari bis). Chiede che si aspetti che prima Veneto Strade faccia il sottopasso, per non mettere a disagio tutta la zona per quasi tre anni, con il tram prima e poi con il sottopasso. Invita ad ascoltare la voce del disagio dei cittadini.

Punto 4 OdG.

BERENGO illustra la sua interrogazione, nr. d’ordine 507, punto 4. OdG., che parla del ipotesi di modifica del tracciato del tram a Mestre. Aggiunge che la questione è l’utilizzo del tram, che dovrebbe essere un mezzo pubblico molto usato per collegare zone pubbliche importanti. Spiega che a suo avviso manca un’ossatura centrale del tram che colleghi le zone a traffico limitato del centro di Mestre. Crede che si dovrebbero toccare con il percorso del tram più punti della città. Gli pare che tutto sommato si vada in periferia. Sembra poco pensato il percorso. Il Consigliere dice che non gli è stato dato il progetto dell’ultimo percorso del tram, oggi illustrato in Commissione. Su Piazza Barche il problema è anche la mancanza di un disegno/progetto generale cui riferirsi, come aveva spiegato l’assessore Vecchiato. Berengo pensa che ci debba essere a Mestre una progettualità legata al sistema viario del tram, collegata alle specificità della città. Con questa progettazione si doveva mettere mano a Mestre, migliorando e completando tanto i collegamenti che l’arredo, approfittando dell’occasione per ridisegnare/ottimizzare il centro dove non circolano le auto.

MAZZONETTO ha piacere che dopo vari mesi sia presente in Commissione il Presidente di PMV. Chiarisce che non ha nulla di personale con Stifanelli. Lamenta che questa Giunta non abbia dato informazioni sui percorsi del tram; trova che l’Amministrazione, su questo, sia stata poco trasparente. Chiede lumi su quanto previsto per la stazione ferroviaria di Mestre e sul collegamento con Venezia. Contesta alla Giunta una serie di tracciati diversi del tram cui si è fatto riferimento in questi mesi. Chiede chiarimenti sul tram che arriva a P.le Roma. Esprime una critica di fondo sulla questione del tram. Ringrazia comunque Stifanelli che ha relazionato alla Commissione.

LASTRUCCCI ricorda che si è trattato del tram in altre sedute della Commissione che presiede.

BONZIO crede serva parlare di nuovo in Commissione del tram. E’ bene realizzare il tram nella maniera più indolore possibile. Ha sentito dai Consiglieri di Forza Italia che si sta modellando il territorio al tram. Chiede se questa metodologia fosse stata fatta in Val di Susa cosa sarebbe successo.

BORASO e BONZIO esprimono posizioni diverse su diversi argomenti. Il primo invita il secondo a non uscire dal seminato.

BONZIO, parla del capolinea del tram. Chiede in che modo si va a Venezia. Pensa si debba riflettere sul capolinea, tra Piazzale Roma e San Basilio, anche alla luce di come si è espressa la Municipalità. Pensa che San Basilio serva a collegare la residenza veneziana alla terraferma. Parla del cronoprogramma dei lavori del tram e del fatto che si dice provochi degli impazzimenti nel traffico. Le soluzioni sono due: o si aumentano le strade, o si incentiva l’uso del mezzo pubblico. Ricorda che con il tram ci si sta avviando in una strategia per ridurre l’utilizzo dell’auto, utilizzando il mezzo pubblico.

CAPOGROSSO si compiace per la presenza dei rappresentanti la Giunta. Dice che vale la pena di trovare il tempo per smussare gli attriti che un’opera del genere crea. Chi ha pensato all’inizio il tram aveva dato un senso alla cosa. Le riflessioni di Centenaro e Boraso vanno considerate con attenzione perché una cosa era la valutazione del tram fatta a suo tempo, altra cosa è la prospettiva attuale. A Centenaro ricorda che chi non aveva pensato ai sottoservizi allora, era perché aveva pensato ad una struttura del tram leggera. Una struttura rigida come l’attuale rende inevitabile lo spostamento dei sottoservizi e questo comporta un adeguamento dei costi, nonché tempi diversi di cantiere. Si potrebbero fare dei cantieri temporizzati, nel senso di contenere i tempi di realizzazione con adeguati turni di lavoro. Sulle due interpellanze di Centenaro ed in base alle riflessioni di Boraso, va considerata e va vista l’opportunità se è il caso di avviare i due cantieri assieme (lotto C del tram, e sottopasso Vallenari bis Veneto Strade). La domanda è: cosa potrebbe comportare il rinvio del lotto C. Se economicamente comporta poco, si rinvia. Bloccare Piazza Pastrello a Favaro per 20 mesi crea dei problemi; vanno verificate le alternative. Come ha detto Bonzio si deve verificare come far raggiungere alla popolazione in tempi brevi le zone interessate dal cantiere.

TURETTA pensa che quando si dice che la città si adatta al mezzo (tram), questo sia frutto di una percezione. Su certi aspetti del tram crede si stia navigando a vista. Può essere utile fare riferimento al piano industriale di PMV. Il tram dovrebbe garantire maggior velocità di percorrenza e maggior frequenza delle corse; sostanzialmente si parla di efficacia ed efficienza del mezzo pubblico. Forse il tram arriva in anticipo a Mestre. Gli ingorghi non sono in centro a Mestre. Crede che la cosa da garantire sia la tenuta del piano industriale. Il tram era un’occasione per rivalutare e risistemare la città. Invita a prestare attenzione in questa fase dei lavori dei lavori del tram.

MUSCARDIN crede che sia stato un errore quello di pensare di sostituire gli autobus con il tram. Secondo il Consigliere il ragionamento era più complesso; si dovevano comprendere le difficoltà insite alla realizzazione del tram. Muscardin concorda con la proposta di Berengo. Chiede di chiarire se dove passerà il tram ci sarà solo la pista ciclabile; se la cosa è vera, questo potrebbe cambiare molto le carte in tavola, anche per i riflessi sulla viabilità vicina la tram. Dice poi che vuole cogliere la positività di ciò che ha detto Centenaro: crede che si debba riflettere e valutare cosa comportano le chiusure al traffico sulla mobilità dei cittadini.

LASTRUCCI informa che è passato per Clermond-Ferrand ed ha visto che le scelte tecniche sono diverse da Mestre. E’ d’accordo con la proposta di Berengo, e come diceva Vecchiato pensa che il tram, se studiato bene, sarebbe qualificante per la città. E’ contrario al piano industriale del tram così come presentato dall’ACTV perché non è rispettoso e non si collega al piano industriale del SFMR. Sul collegamento tra Mestre e Venezia pensa non ci sia bisogno utilizzare il tram. Concorda con Vecchiato che la tratta che avrebbe necessità di collegamenti con il tram è quella che arriva Mirano.

SIMIONATO dice che alcune riflessioni sono giunte fuori tempo massimo. La scelta di andare a Venezia con il tram è acquisita e si va a P.le Roma. Una volta definite le ultime varianti del progetto, si deve lavorare sui cantieri per realizzare completamente l’opera. In merito all’omologazione del tram ricorda che è un mezzo sperimentale. Informa che recentemente si è deciso di giungere alle cantierizzazioni nel modo più rapido possibile, smussando i problemi burocratici, potenziando l’operatività in cantiere, anche con utilizzando ulteriori risorse umane; tutto ciò per ridurre i disagi all’utenza. In merito al lotto C di Favaro si è preso contatto con Veneto Strade (sottopasso-Vallenari bis), che ha invitato a fare il prima possibile del lavori del tram a Favaro. Si può iniziare dalla zona vicina a Via Vallenari per agevolare i lavori di Veneto Strade. Simionato vuol rassicurare i Commissari dicendo che nessuno ha mai nascosto la documentazione del tram; le opzioni sul progetto sono state presentate. Il punto di riferimento resta il progetto iniziale del tram. Conclude dicendo che non è corretta l’affermazione di Boraso per cui si vengono a spendere 200 milioni di euro per la realizzazione del tram.

STIFANELLI dice che PMW può inviare un aggiornamento settimanale sullo stato di avanzamento dei lavori del tram. Si può inviare inoltre copia del protocollo d’intesa sottoscritto la scorsa settimana da PMV. Sui ganci dice che la proposta non è stata conclusa. Spiega la distribuzione dei pali nei rettilinei ed in curva. E’ corretto quel che dice Centenaro in merito alla spesa di due milioni di euro per lo spostamento del cavo Telecom, cifra che sarà suddivisa tra le parti. Personalmente Stifanelli vedrebbe il capolinea del tram a San Basilio. Sul lotto C di Favaro rispiega che il tempo di cantiere previsto sarà di 20 mesi. Ci saranno due giorni senza erogazione del gas, per lavori di Italgas, all’inizio di ottobre.

ZANARDO (ACTV) spiega che si riorganizzerà con il tram la mobilità in terraferma. Il tram a Venezia deve giungere perché non è logico lasciare gli utenti a San Giuliano. Se ci sono difficoltà realizzative in corso d’opera, ACTV è disponibile a concorrere per risolvere i problemi. Dice che i lavori per il prossimo lotto partiranno ad inizio ottobre.

Il Presidente LASTRUCCI chiede ai Consiglieri Centenaro e Berengo se sono soddisfatti per le risposte ottenute alle loro interpellanze/interrogazioni.

BERENGO dice che non ha ricevuto richiesta risposta scritta alla sua interrogazione (nr. 507).

CENTENARO si dichiara assolutamente insoddisfatto per le risposte ottenute alle sue interpellanze (nr. 508 e 509).

Il Presidente LASTRUCCI ringrazia gli Assessori, il Presidente PMV ed il funzionario ACTV per la loro presenza. Esauriti i punti all’ordine del giorno, in assenza di altri interventi, dichiara conclusa la seduta alle ore 18.15.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-10-2006 ore 00:00
Ultima modifica 09-10-2006 ore 00:00
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