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III Commissione - Verbale

Seduta del 12-07-2006 ore 10:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Anna Gandini, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Claudio Borghello, Silvia Spignesi, Giorgio Reato, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Fabio Toffanin (sostituisce Giovanni Azzoni), Franco Conte (sostituisce Vittorio Pepe)

 

Altri presenti: Direttore Maurizio Calligaro, Direttore Sandro Del Todesco,

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 378 (nr. prot. 31) con oggetto "Costruire in modo partecipato la mappa degli spazi da destianre agli ambulatori per la medicina di gruppo e valutare un possibile utilizzo in tal senso del G.B. Giustinian.", inviata da Sebastiano Bonzio
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 425 (nr. prot. 49) con oggetto "No alla vendita del Monoblocco e della piscina per la talassoterapia dell'ex Ospedale al Mare.", inviata da Sebastiano Bonzio
  3. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 368 (nr. prot. 25) con oggetto "Spostamento del distretto socio sanitario di via Calabria.", inviata da Claudio Borghello

Verbale

Alle ore 10.50 la Vice Presidente della III Commissione Consiliare Miatello Maria Paola, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e da la parola al Consigliere Bonzio

BONZIO fa presente che l’interpellanza in oggetto è nata da una serie di articoli apparsi sulla stampa locale, in cui si faceva cenno alla volontà di un numero consistente di medici di famiglia di offrire un nuovo e utile servizio alla cittadinanza, organizzandosi in più gruppi distribuiti tra il territorio di Venezia e Mestre. Tale servizio è improntato sul modello della medicina di gruppo ed inteso come presidio sanitario sul territorio che va ad integrare l’attività di ospedali e distretti sanitari. Ad ostacolare questo importante progetto è la difficoltà di reperire locali adatti a tali gruppi e le strutture di cui necessitano. Ritiene che la Commissione debba attivare un percorso con il Sindaco per la costruzione di una mappa degli spazi da utilizzare per gli ambulatori della medicina di gruppo. Considera un obbligo della Commissione valutare un possibile utilizzo in tal senso del Giustinian. Informa che anche la Municipalità di Venezia ha espresso in merito parere favorevole

CALLIGARO dichiara che l’Amministrazione Comunale sostiene la medicina di gruppo, in quanto comporta un miglioramento del sistema sanitario ed un aumento della quantità dei servizi erogati. Spetta però ai medici scegliere la medicina di gruppo, associarsi e chiedere all’ASL le convenzioni. L’utilizzo del Giustinian potrebbe essere un’ipotesi come quella dell’ex sala Bingo a Marghera ma prima la Commissione formata da Comune, ASL 12 e medici di base deve concludere lo studio di georeferenziazione, cioè la dislocazione di questi medici nel territorio veneziano. Importante il rapporto con le Municipalità. La Municipalità di Marghera ha aderito. Unica eccezione è la mancanza di trattative con il centro storico di Venezia. Un gruppo di lavoro con rappresentanti dell’ASL, dell’Ordine dei Medici e del Comune sta vagliando alcune possibilità per reperire gli spazi necessari per gli ambulatori. Evidenzia che la partecipazione dell’amministrazione comunale per la realizzazione di tale progetto è massima.

Alle ore 11.05 entra il Consigliere Guzzo

DEL TODESCO conferma che il giorno 5 luglio 2006 c’è stato un incontro sul tema. E’ stato fatto un primo screening, creando un piano di lavoro che punti sulla georeferenziazione. L’attenzione è centrata su Venezia. Ci sono possibilità di ubicare gli ambulatori di medicina di gruppo a Dorsoduro, a Giudecca e presso il Giustinian. Il gruppo di lavoro si ritroverà entro la fine del mese, per verificare le adesioni dei medici.

Alle ore 11.15 entra il Consigliere Toffanin

CONTE condivide l’importanza dell’iniziativa, ma ritiene fondamentale per un progetto coordinato il dialogo con la Consulta per la tutela della salute. Evidenzia che non si parla mai dell’ammalato ma solo di aspetti economici ed immobiliari

CAPOGROSSO chiede se l’Amministrazione comunale da un contributo a sostegno dei medici favorevoli alla medicina di gruppo

OLIBONI ritiene che la funzione della medicina di gruppo sia quella dei distretti, garantendo però nel contempo anche l’immediata emergenza e praticando la terapia iniettiva con supporto para-sanitario. Sottolinea l’importanza di definire i compiti dei medici e di chiarire le funzioni della medicina di gruppo

GRAVILI SALVATORE ( medico) fa presente che gli obiettivi dell’associazionismo sono quelli di creare dei mini- ospedale. Dichiara che i colleghi sono disponibili a iniziare la loro attività ma l’Amministrazione Comunale deve dare indirizzi economici e residenziali

SBICEGO (CGIL Funzione Pubblica) ricorda un’esperienza simile al Lido dove un Associazione di Medici sta gestendo l’ex pronto soccorso. Ritiene che i medici di base spesso abbiano difficoltà ad individuare le patologie e le modalità di cura e così ricorrono alla richiesta di trasferimento del paziente in ospedale. Pensa che attribuire tali funzioni alla medicina di gruppo sia un passo prematuro, in quanto molte volte non c’è la preparazione necessaria. Nota che c’è un incremento del servizio di trasporto degli ammalati verso Venezia, in quanto il Lido è in difficoltà. Il SUEM deve essere garantito con le risorse necessarie.

Alle ore 11.20 entra la Consigliera Spignesi

GUZZO considera importante definire i centri per la medicina di gruppo, in quanto la cittadinanza deve sapere dove andare

MIATELLO ritiene che le attività della medicina di base non possano venire scambiate con quelle del pronto soccorso. La rivisitazione della medicina di base attraverso l’associazionismo è valida qualora vengano date strutture e finanziamenti adeguati. I nuclei dei medici associati devono essere composti da un numero inferiore alle 5 persone. Si potrebbe pensare anche ad un mini- Regolamento. Invita il Gruppo di Lavoro a focalizzare le problematiche legate alla questione.

CALLIGARO ribadisce che l’idea del Giustinian è buona ma deve essere vista in modo baricentrico. Ritiene ideale un ambulatorio composto da 4 o 5 medici. Il Comune favorisce la rete informativa, anche perché il lavoro fatto dall’ASL non rimanga inutile. Gli spazi non possono essere concessi gratis. A Marghera c’è un problema di strutture e si pensa di dare i locali in comodato d’uso. Il Veneto ha un gruppo di medici associati sopra gli standard

GUZZO fa presente che a Marghera i medici sono favorevoli all’associazionismo, in quanto possono così suddividersi l’affitto dell’ambulatorio, ma chiedono le strutture necessarie per iniziare la loro attività

REATO chiede una riconvocazione della Commissione con l’audizione dell’Associazione Medici e delle Municipalità. Date le perplessità ritiene necessari degli incontri sistematici tra i soggetti interessati ed un monitoraggio generale sulla situazione da parte delle autorità competenti. La Commissione poi dovrebbe relazionare costantemente sulla questione. Importante creare degli ambulatori dotati di letti per tenere i pazienti in osservazione e idonei a piccoli interventi. In questo modo è possibile dare un’alternativa al pronto soccorso ed alleggerire gli ospedali.

COSSU ( Consulta per la Tutela della salute) pensa che la medicina di gruppo non riesca far fronte ad un’urgenza, in quanto alcuni medici non possono essere sostituiti. Inoltre presso gli ambulatori è necessaria la presenza di personale infermieristico. Trova opportuno che anche la Consulta per la Tutela della salute partecipi al progetto in esame. In merito alla georeferenziazione ritiene necessario spostare gli ambulatori dove c’è più bisogno. Si potrebbero anche individuare degli spazi all’interno dei consultori

Alle ore 11.55 la Vice Presidente passa al 2° punto all’ordine del giorno, dando la parola al Consigliere Bonzio

BONZIO osserva che la mancanza del Sindaco in commissione toglie ogni possibilità di confrontarsi su un tema tanto delicato. Ricorda che nella sua interpellanza ha chiesto di bloccare le operazioni di vendita dell’area dell’ex Ospedale al Mare finchè non venga fatta piena chiarezza su un’operazione che vede utilizzare risorse che dovrebbero essere destinate per lo sviluppo dei servizi e del sistema sanitario. Ritiene che il Sindaco abbia ignorato le delibere regionali trattanti l’argomento in questione e che non abbia mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Ha letto il protocollo d’intesa del 12 gennaio 2006 tra Regione Veneto, Comune di Venezia e ASL 12, regolante le modalità di attuazione degli interventi nell’area dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia e trova che alcune cose vadano respinte. Importante un confronto con i cittadini. Inoltre l’Amministrazione comunale deve rilanciare la sanità al Lido

CALLIGARO dichiara che sul tema in questione deve relazionare il Sindaco, ma oggi non è stato invitato perciò bisogna concordare una seduta di Commissione dove sia prevista la sua presenza

Alle ore 12.05 escono i Consiglieri Toffanin, D’Anna e Capogrosso

BOLDRIN GIANNI (Delegato Municipalità del Lido) informa che il Consiglio di Municipalità del Lido — Pellestrina ha approvato nella seduta del 9 giugno 2006 un ordine del giorno avente per oggetto “ Riconversione aree dismesse ex Ospedale al Mare e consegna tale documento alla Commissione

MIATELLO chiede un sopralluogo presso tale struttura

REATO chiede se il documento è stato approvato prima dell’incontro del Sindaco con la Municipalità

BOLDRIN risponde che è stato approvato prima

Alle ore 12.10 esce il Consigliere Bonzio

La Vice Presidente comunica che la discussione dell’interpellanza è rinviata ad una prossima seduta

Alle ore 12.12 la Vice Presidente passa al 3° punto all’ordine del giorno, dando la parola al Consigliere Borghello

BORGHELLO evidenzia che la zona della Gazzera sarà interessata da importanti interventi per la residenza ( PEEP) e ciò caratterizzerà un incremento di popolazione perciò lo spostamento del distretto socio-sanitario di via Calabria porterebbe un forte disagio. Chiede perciò di valutare un percorso per allocare tale struttura in una zona meno decentrata come le Catene.

CALLIGARO conferma che lo spostamento del distretto socio-sanitario in zona Catene è stato parecchio osteggiato. Si stanno cercando soluzioni alternative, individuando degli spazi nei nuovi insediamenti ATER e nel nuovo distretto. L’ASL ha i fondi ed in tempi brevi si arriverà ad un accordo.

DEL TODESCO nota che la proposta di posizionare il distretto alle Catene penalizza effettivamente l’area Chirignago- Zelarino. Informa che perciò in data 12 giugno 2006 c’è stato un incontro con i Delegati della Municipalità, la Programmazione Sanitaria e l’Assessorato Urbanistica per trovare altre proposte. L’ASL ha finanziato un piano per recepire degli spazi in via Tommaseo. Fa presente che via Calabria non è a norma ed è necessario trovare altre soluzioni anche per il SERT. Dichiara che sono stati osservati tutti gli indicatori legati allo sviluppo della popolazione. Quando si riunirà il gruppo di lavoro verrà fatta una proposta su cui lavorare. Si sta pensando anche alla struttura dell’IRE. La ricognizione degli spazi deve tenere conto anche dell’ospedale.

MAUCERI ( Municipalità Chirignago- Gazzera) informa che giovedì 13 luglio 2006 si discuterà in Consiglio di Municipalità un sito alternativo. Chiede ci sia contemporaneamente la chiusura di un distretto e l’apertura di un altro.

MIATELLO chiedi i tempi di realizzazione di tale progetto

DEL TODESCO dichiara che non si conoscono esattamente i tempi, in quanto devono essere valutate alcune cose

CONTE evidenzia che il termine “delega“deve essere usato propriamente. Perciò essendo i temi affrontati prioritari i casi sono due: o partecipa il Sindaco, oppure il sindaco delega la sanità ad un consigliere comunale. Non è ammissibile che su argomenti delicati come questi le risposte vengano date da un funzionario

Alle ore 12.20, esaurito l’ordine del giorno la Vice Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 26-09-2006 ore 00:00
Ultima modifica 26-09-2006 ore 00:00
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