Seduta del 16-06-2006 ore 11:00
congiunta alla VIII Commissione e alla VII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Anna Gandini, Giuseppe Toso, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Michele Mognato, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Danilo Corrà, Alfonso Saetta, Franco Conte, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Anna Gandini, Giuseppe Toso, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Fabio Toffanin, Franco Conte, Vittorio Pepe, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Patrizio Berengo (sostituisce Silvia Spignesi)
Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Direttore Luciano Maschietto; Direttore Piero Dei Rossi; Direttore Generale Vincenzo Sabato; Direttore Generale Vincenzo Monaco VELA S.p.A.; Montagna VELA S.p.A.
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente FILIPPINI, alle ore 11.18, in presenza del numero legale, di concerto con il Presidente MAZZONETTO ed il Presidente OLIBONI dichiara aperta la seduta.
MIATELLLO interviene sull’ordine dei lavori. Chiede che di prassi, nelle sedute delle Commissioni Consiliari, la prima seduta per l’esame di una eventuale proposta di deliberazione sia dedicata all’illustrazione e al dibattito, nella seconda seduta si concluda l’esame con eventuali emendamenti e solo allora si licenzi l’atto. Questo per dare il tempo ai Consiglieri di avere il tempo per valutare meglio le deliberazioni e predisporre eventuali migliorie alle stesse.
OLIBONI è d’accordo con Miatello con quanto ha proposto, come concetto operativo.
FILIPPINI è d’accordo con Miatello. Aggiunge che se si creano, però, le condizioni per licenziare l’atto la prima seduta, non è che per forza si ritorna in Commissione una seconda volta.
Punto 1. OdG
Il Presidente FILIPPINI da la parola a Reato per l’illustrazione dell’interrogazione di cui al punto 1. OdG.
REATO illustra l’’interrogazione nr. d’ordine 286. Aggiunge poi che quella citata nell’interrogazione è una situazione presente non solo nel Veneto, ma in tutta Italia (ovvero l’esterneliizzazione dei servizi), legata ad un proliferare delle gare d’appalto. Reato descrive la situazione che si è venuta a creare dagli anni ’90 in poi, e cita i protocolli d’intesa (del 1998) tra il Comune di Venezia, le Aziende Pubbliche e Confederazioni Sindacali, in cui si determinano le indicazioni per lo sviluppo e la diffusione della trasparenza negli appalti. Reato descrive una situazione odierna preoccupante per i lavoratori che appartengono al settore delle Aziende. Invita a riflettere sui rapporti con le organizzazioni sindacali, le Aziende e gli orari dei lavoratori. Reato chiede esplicitamente la copia del capitolato d’appalto della gara Vela S.p.A.. Dice che non rispetta l’accordo del contratto integrativo, non rispecchia il contratto verticale di categoria, è difforme dal quadro normativo. Inoltre Vela non si è presentata alla verifica richiesta.
Alle ore 11.22 esce D’Anna. Alle ore 11.28 entra Conte.
FILIPPINI informa che il dott. Monaco di Vela S.p.A. ha fatto pervenire ieri sera (al Presidente II^ Commissione ed al Direttore Generale del Comune di Venezia) un documento chiarificatore in merito all’interrogazione di Reato, con oggetto: Cambi d’appalto.
CAPOGROSSO chiede si può avere copia di questo documento distribuita ai Gruppi Consiliari.
MONACO (Vela S.p.A.) in merito all’interrogazione di Reato, afferma che si rispetta assolutamente la legge, e si rispetta il protocollo d’intesa con il Comune di Venezia. Chiarisce che non è vero che Vela S.p.A. non ha rispettato il protocollo d’intesa. Annuncia che Vela S.p.A. è assolutamente disponibile a firmare il protocollo d’intesa. L’appalto di cui si sta parlando è marginale. Spiega che con la ditta di pulizie si è chiesto il rispetto delle norme di legge; si è verificato la corrispondenza del contratto con quello di categoria. Ribadisce che nessuna norma del protocollo è stata disattesa. C’è stata trasparenza. Non si capisce l’oggetto del contendere.
BONZIO sa che l’interrogazione ha un suo iter da seguire per la sua trattazione in Commissione Consiliare. Crede che debba essere presente l’Assessore di riferimento. Dice che il dibattito su quest’interrogazione è da fare.
Alle ore 11.40 entra Salviato.
VIANELLO ricorda che nella deliberazione sugli Indirizzi, che è stata approvata in questa Consiliatura, è chiesto a tutte le Aziende del Comune di Venezia di sottoscrivere le indicazioni contenute nell’atto. Inoltre è stato aggiunto anche il codice etico.
MONACO (Vela S.p.A.) ripete al Vice Sindaco che Vela S.p.A. ha già dato la sua disponibilità in questo campo.
REATO prende atto positivamente di quello che si è dichiarato. Dice che vanno aggiornate le intese sottoscritte. Conferma di aver recepito i segnali dati in Commissione. Fa una serie d’osservazioni a tutela del precariato. Chiede che ci sia la firma di Vela S.p.A. e che ci sia il rispetto dei contratti. Chiede chiarezza sulla riduzione dello stipendio; esige una risposta. Sottolinea che ha aspettato quattro mesi perché sia trattata quest’interrogazione.
MONACO (Vela S.p.A.) legge integralmente il documento chiarificatore in merito all’interrogazione di Reato. Consegna il documento al Presidente Filippini perché lo metta agli atti della Commissione. Ribadisce che sono state rispettate le norme di legge.
FILIPPINI chiede di fare un’ulteriore verifica legata al documento di Vela S.p.A. Chiede a Reato se si ritiene soddisfatto in merito all’interrogazione.
REATO chiede la documentazione fornita da Vela S.p.A. Non si ritiene soddisfatto in merito all’interrogazione.
Punto 2. OdG (inizio trattazione alle ore 11.55).
Il Presidente FILIPPINI da la parola al Vice Sindaco per l’illustrazione della proposta di deliberazione di cui al punto 2. OdG.
VIANELLO ricorda ai Commissari la genesi di quest’operazione, conosciuta da circa un anno. Vianello illustra la PD 2006/2065. Aggiunge poi alcune considerazioni. Lo scorso anno il Casinò di Venezia ha fatto incassi inferiori alle previsioni; il Consiglio Comunale ha votato l’assestamento di bilancio con entrate del Casino pari a 105 milioni d’euro. Per quanto riguarda questa proposta di deliberazione sono stati verificati i requisiti fiscali più opportuni; tutti gli atti sono a disposizione dei Consiglieri in Segreteria Generale.
SABATO illustra tecnicamente la PD 2006/2065. Parla della perizia (stima) per la valutazione del palazzo ove ha sede il Casinò in Canal Grande. Fa distribuire ed illustra ai Consiglieri un documento riassuntivo dei bilanci di Casinò S.p.A. Spiega che il capitale sociale di Casinò era inadeguato rispetto al fatturato della società. Informa che lo prossima settimana dovrebbe arrivare l’esito dell’interpello fiscale fatto all’Agenzia delle Entrate. Sabato chiarisce ai Consiglieri qual è stata la perdita del Casino lo scorso anno e come vanno letti i dati che ha fornito. Chiarisce un punto nella proposta di deliberazione in cui si definisce sino a che importo si può provvedere alla ricapitalizzazione del Casinò. Conclude riassumendo lo scopo finale di questa deliberazione: mettere a posto la società Casinò dotandola di un capitale congruo, appianando oculatamente i bilanci, creando i minori disagi possibili per l’Amministrazione Comunale.
Alle ore 12.15 entra Berengo.
MAZZONETTO chiede se la vendita di Palazzo Grassi ha inciso sui bilanci del Casinò.
SABATO risponde a Mazzonetto che si è guadagnato con Palazzo Grassi.
MAZZONETTO interviene sulla stima di Ca’ Vendramin Calergi. Chiede d’avere copia della stima dell’immobile e dice che il Segretario della II^ Commissione ha avuto dei problemi nel fargli vedere il documento di stima. Dice che nel documento di stima ci sono dei valori diversi, e diversità di valutazione sul palazzo. A Mazzonetto pare l’immobile Ca’ Vendramin Calergi sia sottostimato. Ripete che ha dei dubbi sulla stima; crede che sia una sottostima.
VIANELLO ricorda che si sta vendendo ad una società che è al 95% del Comune di Venezia; inoltre si tratta di un bene strumentale.
MAZZONETTO chiede perché il motoscafista del Casinò abita nella casa del custode (del Casinò).
ZUIN fa notare che i fatti inerenti il bilancio del Casinò erano conosciuti; non erano conosciuti i delta che si evincono dal documento consegnato da Sabato. Ricorda che in fase di approvazione di Bilancio c’era anche chi non era d’accordo su cosa si votava. Zuin dice che il Vice Sindaco parlava di ricapitalizzare le perdite di VESTA con i soldi del Casinò, e con questi introiti fare anche degli interventi a Mestre. ZUIN parla della società Casinò che è una realtà particolare, aleatoria. L’immobile di Ca’ Vendramin sembra si venda anche per VESTA (perdite): è critico su quest’operazione. Dice che se non ci fossero state delle perdite, non si sarebbe venduto il palazzo, vendendo uno dei gioielli di famiglia. Zuin dice che non ha mai sentito che si parlasse di responsabilità sulle perdite dell’azienda. In merito alla deliberazione che si sta esaminando, ha chiesto di avere subito la documentazione integrativa di quest’atto (stima dell’immobile). Ha chiesto anche il bilancio 2005 del Casinò. Dice che solo oggi, dopo le spiegazioni di Sabato, si riesce a capire qual è la perdita, questo forse per merito delle sue richieste d’informazioni. Dalla proposta di deliberazione non si capiva quello che la società ha perso. Parla della stima dell’immobile. Dice poi che Casinò dovrà accollarsi anche gli interventi indifferibili all’immobile; Casinò forse dovrà fare dei mutui per pagare quello che compra. Bisogna capire se Casinò è in grado di accollarsi questi mutui. Zuin prende atto che quella dell’immobile è una stima giurata. Vuole capire le opzioni collegate alla delibera.
Alle 12.34 esce Mazzonetto.
VIANELLO risponde a Zuin. Dice che oggi ci si limita, nelle valutazioni, alla ricapitalizzazione di Casinò S.p.A. La ricapitalizzazione di VESTA è subordinata alle gare nel settore dei rifiuti, cosa questa che non è chiara oggi. La ricapitalizzazione di VESTA si farà più avanti, in maniera oculata, senza buttare denari pubblici.
SABATO interviene e dice che non tutti i soci vogliono sottoscrivere le opzioni.
CAPOGROSSO concorda con quanto ha espresso il Vice Sindaco in merito al percorso da fare sul Casinò. Ricorda tutti i timori e la consapevolezza del voto sul bilancio in Consiglio Comunale. Ribadisce che gli sta bene il percorso sin qui esposto. Nel bilancio del Comune era ipotizzata la vendita dell’immobile (Ca’Vendramin Calergi). Capogrosso dice che non ha mai visto la delibera di vendita dell’immobile. Ora si sta ripianando il capitale di Casinò S.p.A. Non si dice nulla di VESTA. Si va verso una comproprietà indivisa dell’immobile Casinò /Comune. Capogrosso non capisce il discorso delle opzioni.
Alle ore 12.43 entra Bonzio. Alle ore 12.45 entra Mazzonetto.
BONZIO ha una serie di dubbi sulla vendita di Ca’ Vendramin Calergi; trova sia un caso delicato. La proposta di deliberazione in esame è importante, di difficile valutazione. Gli sembra carente la completezza della documentazione allegata alla delibera; chiede che almeno si faccia una copia per Gruppo Consiliare della stima dell’immobile, documentazione che ritiene importante. Casinò è una azienda importante nell’economia del Comune ed altrettanto importante è essere documentati sulle scelte che riguardano questa società. Pertanto Bonzio ribadisce di avere la sopraccitata documentazione (stima).
Alle ore 12.55 esce Berto.
CONTE ricorda e conferma che è vero che qualcuno ha votato contro l’approvazione dell’ultimo Bilancio del Comune. Conte dice che la casa da gioco è una sciagura per la città di Venezia; vanno studiati degli approcci etici. Parla delle affermazioni fatte a suo tempo dal Vice Sindaco che disse che la partita di VESTA era data per consolidata; ora si dice che non è più così scontata. E’ importante stabilire i motivi e le responsabilità che portano alle scelte odierne. Conte vuole capire che atti di gestione del Casinò ci sono stati, dove sono i problemi. Vorrebbe che si esercitasse un’analisi critica sulle responsabilità di gestione delle società del Comune di Venezia. Viene fuori poi che non è colpa di nessuno quando ci sono dei problemi.
SABATO risponde a Conte che il Casinò ha avuto una perdita eccezionale nel 2005. Sono stati ridotti i costi. Ci sono stati circa 23 milioni di euro lordi di mancato introito; con le attuali operazioni ne vengono dati alla società solo 8 milioni di euro.
MIATELLO si fida da un punto di vista tecnico di quanto è stato illustrato. Dice che non è vero che il Casinò ha perso, ma avuto un boom sugli incassi negli anni scorsi. Per questo il valore di 105 milioni di euro che Casinò versa al Comune vari ripensato. Miatello ricorda le operazioni finanziarie fatte con il Garage Comunale acquisito da ASM. La Consigliera invita a riflettere sulla strada che si è percorsa sino ad oggi con il Casinò. Ritiene che non si può continuare a vivere al di sopra delle proprie disponibilità economiche, e ci si deve responsabilizzare su questo.
Alle ore 13.06 escono Conte e Comerci. Alle ore 13.07 esce Borghello.
BARATELLO dice che gli pare che la cosa sia più semplice di quello che appare . Bisogna pensare alle politiche sociali del Comune, con le risorse di bilancio disponibili. Si era rimodulata la cosa a suo tempo. Casinò di Venezia è una società che ha retto bene in questi tempi, ha una sua ossatura. Casinò ha un ruolo di esazione per il Comune di Venezia: incassa e storna introiti. Il costo del lavoro della società Casino è dentro alle dinamiche proprie del settore. Secondo Capogrosso, chi ha speculato su quest’operazione societaria ha preso una abbaglio. Gli sembra che la situazione economica di VESTA si stia ricomponendo. Per il futuro di VESTA le cose si valuteranno durante il prosieguo di questo mandato elettorale. Ci sono delle cartolarizzazioni in corso; si faranno a tempo debito dei ragionamenti concreti. A Baratello pare che il conferimento a Casinò S.p.A. di un bene si sposi con l’accollo del debito.
SALVIATO sarebbe contento di avere la documentazione sulla stima dell’immobile. Parla di altre forme di gioco, ad esempio il gioco in internet, che nel mondo ha superato per volume d’affari i giochi tradizionali (come quelli del Casinò di Venezia). Dice che bisogna studiare delle strategie per adeguare il gioco alle dinamiche ed alle evoluzioni del comparto. Conclude esprimendo il proprio giudizio favorevole al licenziamento di questa deliberazione.
Alle ore 13.20 escono Mazzonetto e Conte.
REATO dice che gli sembra che con i precedenti incontri il contenuto ed il metodo seguito nella deliberazione è stato chiarito. Ci potrebbe essere una fase di riflessione, per approdare ad una prossima seduta conclusiva dell’esame della delibera.
SABATO dice che la Commissione può essere interessata a conoscere il piano industriale di Casinò S.p.A.
ZUIN dice che la deliberazione resta così com’è o si mette una postilla legata all’esito dell’interpello fiscale. Pensa che sia un’aggiunta da fare.
Il Presidente FILIPPPINI, di concerto con il Presidente OLIBONI, in assenza di altri interventi, sentiti gli interventi dei Consiglieri, propone di rinviare alla prossima seduta l’esame della PD 2006/2065, in attesa dei chiarimenti sulle questioni fiscali (esito interpello). Ottiene l’assenso dei Commissari alla sua proposta, e dichiara conclusa la seduta alle ore 13.30.
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