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II Commissione - Verbale

Seduta del 10-03-2006 ore 09:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Daniele Comerci, Bruno Filippini, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Patrizio Berengo (sostituisce Silvia Spignesi)

 

Altri presenti: Amministratore Delegato di VESTA S.p.A. Andrea Razzini; Consigliere Sebastiano Bonzio; Consigliere Antonio Cavaliere; Maurizio Enzo, Municipalità di Chirignago-Zelarino

 

Ordine del giorno della seduta

  1. VESTA S.p.A.: aggiornamenti sulla questione della Tariffa per le fognature e la depurazione per gli utenti non allacciati alla rete
  2. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 225 (nr. prot. 179) con oggetto "Tariffa per fognature e depurazione, cosa ne pensa il dott. Razzini Direttore Generale di Vesta?", inviata da Antonio Cavaliere
  3. VESTA S.p.A.: situazione impianti industriali

Verbale

Il Presidente FILIPPINI, in presenza del numero legale, alle ore 9.18 dichiara aperta la seduta. Ringrazia il Presidente R. Turetta per avere lasciato convocare la II^ Commissione nell’orario della VI^ Commissione. Chiede a Razzini di trattare parzialmente l’interrogazione di cui al punto 2. visto che non è presente l’interrogante, il Consigliere Cavaliere, per gravi motivi familiari. A riguardo del punto 1. OdG Filippini ricorda che è stato iscritto all’ordine del giorno in seguito ad una richiesta scritta fatta dal Consigliere Bonzio. Da la parola a Bonzio.

BONZIO vuol sentire cosa ha da dire sul punto 1. OdG Razzini.

RAZZINI interviene sul punto 1 OdG. Dice che ci sono delle novità sulla questione della Tariffa per le fognature e la depurazione per gli utenti non allacciati alla rete. E’ stato approvato il cosiddetto Decreto Matteoli e tra poco, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, diverrà esecutivo. Nello specifico, questo Decreto definisce che si conferma quanto sancito dalla Legge Galli. Si sancisce che l’applicazione della Tariffa fognature/depurazione è in sostanza una tassa. Per i casi delle utenze ancora non allacciate alla rete fognaria comunale VESTA è un riscossore che in base alla normativa versa queste somme in un fondo separato per l’AATO Laguna di Venezia. Nel caso dei cittadini di Venezia non allacciati alla rete fognaria comunale Razzini spiega che pagano da 10 anni una tariffa che serve ad implementare un fondo per la pulizia/manutenzione della città; chiarisce che in Centro Storico si paga un tributo pari a circa il 95% di quello pagato in terraferma dagli utenti allacciati alla fognatura. Il fatto è che a Venezia Centro Storico da 10 anni gli utenti non allacciati pagano la tariffa, mentre in terraferma gli utenti non allacciati non pagavano nulla. Chiarisce che la Legge Galli, e le successive norme, sottendono ad un concetto generale legato all’inquinamento prodotto dagli scarichi civili ed industriali presenti sul territorio; è necessario il disinquinamento di tutto il territorio particolarmente in presenza di un bacino scolante che sversa in Laguna di Venezia.

Alle ore 9.27 entra Borghello.

CENTENARO chiede a Razzini di chiarire se c’è o non c’è disparità di trattamento tra gli utenti allacciati e non allacciati alla rete fognaria.

RAZZINI risponde a Centenaro che chi ha fatto il ricorso in quanto utente non allacciato ha perso il contenzioso; questo è successo in altri Comuni. VESTA ha dovuto adeguarsi a quello che si fa negli altri comuni. VESTA è stata l’ultima azienda dell’AATO Laguna di Venezia ad avviare il pagamento della TIA ai non allacciati. Al 1 gennaio 2005 solamente 3000 utenti del Comune di Venezia risultano non allacciati; la copertura in terraferma della rete fognaria è pari al 97%. Di questi tremila utenti 934 sono già allacciabili o collegabili alla rete (presente) con qualche difficoltà; se c’è un piccolo corso d’acqua da superare si interverrà con un fondo dedicato dell’AATO Laguna di Venezia. Gli altri 2264 casi non possono allacciarsi alla rete perché non c’è la fognatura comunale; queste utenze producono comunque scarichi fognari e la legge ora riconferma che si deve pagare la tassa sulle fognature. Altra cosa è verificare quando il gestore del servizio (rete fognaria) realizzerà la rete dove ora manca, permettendo alle utenze l’allacciamento. Razzini parla di alcune (sporadiche) zone del territorio comunale nelle quali il rapporto costi/benefici per allacciare l’utenza alla rete fognaria comunale può far desistere dall’operazione. Ribadisce che alla legge nazionale interessa intervenire sull’inquinamento ambientale.

Alle ore 9.40 entra Berengo.

RAZZINI parla di una proposta per cui si manda un’autobotte a spese di VESTA per l’espurgo delle fognature nei casi degli utenti non allacciabili; va valutata la frequenza dello svuotamento. Se tutte le utenze non allacciabili chiedessero ogni 18 mesi la pulizia delle fosse settiche si spenderebbero 22.000 euro, una cifra non eccessiva per tutelare l’ambiente. Nel caso dell’espurgo curato da VESTA, si è certi del corretto smaltimento delle fognature e peraltro recuperabile. Razzini parla di alcuni casi di utenze non allacciabili che hanno provveduto personalmente a dotarsi di vasche settiche moderne, con relativa certificazione. Parla della proposta di una serie di interventi per implementare la rete fognaria; queste proposte sono state comunicate alle Municipalità interessate, per definire le priorità. Si pensa di accedere alle somme necessarie per le nuove reti con il contributo dell’AATO Laguna di Venezia (mutuo-finanziamenti). RAZZINI parla degli interventi previsti a Trivignano (reti fognarie). Dice che per l’ampliamento delle rete fognaria comunale servirà anche il contributo della Regione.

Il Presidente FILIPPINI, visto che Razzini ha concluso l’illustrazione del punto 1. OdG, chiede all’Amministratore Delegato di VESTA se vuole trattare parzialmente l’interrogazione di cui al punto 2. OdG.

RAZZINI interviene sul punto 2. OdG (interrogazione nr. 225 inviata da Antonio Cavaliere). Risponde all’interrogazione, anche se non è presente l’interrogante Cavaliere, assente per gravi motivi familiari. Razzini dice che le recenti indicazioni di legge confermano che le bollette emesse da VESTA alle utenze non allacciate erano e sono un atto dovuto, atto al quale VESTA ha dovuto ottemperare. Su indicazione dell’Amministrazione Comunale di Venezia si cerca di risolvere il problema delle reti fognarie che non raggiungono attualmente l’utenza. Non è escluso che dove non vale la pena di portare una rete fognaria (antieconomico), si possa dare un contributo al cittadino per realizzare un impianto locale di smaltimento a norma di legge; la cosa va valutata con gli uffici competenti. Razzini invita i Commissari a riflettere sul fatto che le concessioni edilizie alle utenze non allacciate alla rete comunale non le ha concesse VESTA, ma il Comune di Venezia. Ricorda che negli anni sessanta era in vigore una normativa di legge (per impianti e reti fognarie) diversa dall’attuale, con specifiche non più compatibili con le attuali norme ambientali. Resta un fatto: la legislazione conferma che la “TARIFFA” per le utenze non allacciate è una tassa e non una tariffa, tassa necessaria a reperire le risorse per ridurre l’inquinamento prodotto dagli scarichi fognari.

FILIPPINI da lettura di parte di un recente parere del Difensore Civico, cui era stato chiesto di esprimersi sul pagamento della TIA da parte di utenti non allacciati alla rete comunale. Questo parere conferma quanto detto prima da Razzini e spiega che non c’è sostanzialmente disparità tra terraferma e Centro Storico. Il Presidente Filippini informa i Consiglieri che farà loro distribuire copia del sopraccitato parere.

MAZZONETTO dice che ha capito che il pagamento del canone (tariffe – tariffa ciclo idrico integrato) è dovuto indipendentemente dalla fruizione del servizio di allacciamento alla rete fognaria. Mazzonetto dice che se il cittadino è tenuto a pagare questa tassa, VESTA è obbligata allora a prestare un servizio.

RAZZINI risponde a Mazzonetto e chiarisce che VESTA deve riscuotere per un terzo soggetto che è lo Stato. Ribadisce che la tariffa ciclo idrico integrato non è una tariffa ma una tassa.

MAZZONETTO trova rispettabile il parere di Razzini e del Difensore Civico, ma ribadisce che a fronte della tassa, ci deve essere un servizio. Chiede tra quanti anni l’utenza non allacciata avrà il servizio di fognatura comunale. Mazzonetto invoca la possibilità, finché non c’è il servizio (fognatura comunale), che non si paghi la tariffa ciclo idrico integrato.

Alle ore 9.55 entra Guzzo. Alle ore 9.58 entra Bressanello.

SAETTA chiede se dei 2264 utenti non allacciati è in corso un monitoraggio/censimento delle varie situazioni, visto che sembra che il Comune non abbia i dati aggiornati relativi a questi soggetti. Saetta chiede se è il Comune che avvisa questi 2264 utenti; chi è informa su cosa devono fare relativamente alla tariffa ciclo idrico integrato. Saetta porta come esempio il suo caso, e come utente non allacciato dice di non avere ricevuto alcuna lettera informativa.

RAZZINI risponde a Saetta che il Comune di Venezia ha già avvisato, con lettera, questi 2264 relativamente alla tariffa ciclo idrico integrato. Le lettere informative si dovrebbero rimandare ancora.

SAETTA parla di quello che è successo in Via Scaramazza a Zelarino. E’ stata fatta una nuova rete fognaria comunale, ma le quote non sono state rispettate; le utenze non riescono ad allacciarsi perché la tubazione comunale è troppo alta. Saetta chiede se queste utenze (Scaramuzza) rientrano tra i 934 casi diffidati perché non allacciati nonostante ci sia la rete comunale. Desidera avere chiarimenti e definizioni delle responsabilità. Il Consigliere parla poi, positivamente, del nuovo cantiere che è stato recentemente aperto in Via Brendole (nuove fognature comunali); è soddisfatto per questo.

FILIPPINI chiede a Razzini se può rispiegare cosa succede relativamente all’espurgo delle fosse settiche degli utenti non allacciati.

D’ANNA dice a Razzini che è un ottimo manager, ma che è anche un po’ cinico, perché informa che questa è la legge e va rispettata. La critica che D’Anna rivolge a VESTA è la mancata/errata comunicazione che è stata data ai cittadini della terraferma non allacciati; dice che non si è capito nulla. Il Consigliere conviene con Razzini che la legge va rispettata. D’Anna aggiunge ha potuto constatare che ancora oggi c’è molta confusione da parte dei cittadini coinvolti in questa problematica.

Alle ore 10.05 esce Borghello.

CAPOGROSSO dice che la questione va divisa in due parti. Per la parte generale, l’obiettivo è la salute pubblica e la prestazione di un servizio di qualità. Possono essere percorse più strade per raggiungere l’obiettivo. Capogrosso è d’accordo non Mazzonetto quando dice che il cittadino per essere uguale davanti alla legge (pagamento TIA)deve avere lo stesso servizio (allacciamento); lo scopo finale è il disinquinamento. Capogrosso non è dell’opinione che tutte le utenze vanno allacciate alla rete comunale; vanno valutati i costi per realizzare gli impianti. Inoltre, nel tempo, sono cambiate le tecnologie degli impianti fognari. Se cambiano le soluzioni tecnologiche (negli anni) questo non dovrebbe penalizzare i cittadini. D’altro canto, quei cittadini che vanno a realizzare una nuova edificazione dovrebbero trovare indicate le soluzioni per essere messi a norma con la rete fognaria. L’obiettivo finale è che tutti debbono pagare per il disinquinamento, ma non devono esserci costi differenziati tra i cittadini. Bisogna capire se ci sono scelte tecnologiche che possono penalizzare i cittadini. Tutti le 3000 utenze attualmente non allacciate devono essere messe in condizione di non inquinare. I 22.000 euro di cui parlava Razzini per gli espurghi fatti da VESTA sono una cifra ragionevole per risolvere il problema.

CENTENARO chiede delucidazioni. Vuol sapere perché si dice che la TIA per gli utenti non allacciati è una tassa, e nonostante questo si esentino alcuni cittadini. Chiede di sapere quali sono le cause per cui un cittadino è esentato; dice che non è chiara questa cosa. Centenaro chiede chiarimenti sulle notizie di stampa di oggi che parlano degli utenti non allacciati alla fognatura comunali.

Alle ore 10.10 entrano Bressanello e Comerci.

MIATELLO credeva che la tariffa ciclo idrico integrato per gli utenti non allacciati della terraferma fosse una tassa di scopo. Dice che ha capito che i soldi raccolti nei Comuni dell’AATO Laguna di Venezia vanno in unico fondo, e questi denari sono divisi nelle varie unità territoriali. Miatello chiede come avviene la raccolta/pulizia delle fosse settiche per le utenze attualmente non allacciate. Chiede di sapere il nome delle quattro società che si occupano delle fognature nell’AATO Laguna di Venezia. Miatello invita a tener conto delle situazioni particolari quando si provvederà a sistemare le fognature comunali in terraferma. Parla di Via Orlanda dove ci sono delle fognature a cielo aperto. Chiede che si verifichino le situazioni igienico-sanitarie più gravi quando si decide dove realizzare nuove fognature.

SALVIATO parla della situazione localizzata a Chirignago: c’è il Rio Cimetto che riceve gli scarichi fognari di alcune utenze che sono prospicienti al corso d’acqua. Queste utenze hanno una documentazione che li autorizzava allo scarico sul rio; l’autorizzazione è stata rilasciata dal Demanio. Salviato chiede a Razzini se queste utenze sono esonerare dal pagamento della tariffa ciclo idrico integrato, visto che hanno documenti in regola.

BONZIO dice che l’illustrazione del punto 1. e 2. OdG fatta di Razzini è stata chiara, utile ed in molte parti condivisibile. Il Consigliere pensa che sia prioritario definire le tempistiche degli interventi per mettere in piedi una rete fognaria che copra tutto il territorio comunale, al di là dell’economicità. Secondo Bonzio il principio cui attenersi è la salvaguardia dell’Ambito Territoriale della laguna di Venezia. Parla del comitato di cittadini Terra di Nessuno (zona Via Vallon, Via Boschetto), comitato che chiede di dotare le utenze della zona del servizio di allacciamento alla rete fognaria comunale; chiede che tempistica d’intervento è prevista per questa zona. Bonzio parla dei fossati in cui scorre la fognatura comunale, fossi che vanno sistemati da un punto di vista igienico-sanitario; parla dello svuotamento delle fosse settiche nelle utenze non ancora allacciate. Il Consigliere dice che una parte dei soldi ottenuti con la tariffa ciclo idrico integrato possono essere investiti per le priorità nello smaltimento/trattamento dei rifiuti, ad esempio per lo svuotamento delle fosse settiche per le utenze non allacciate. Bonzio afferma che dopo quanto ha chiesto Centenaro, emerge la necessità di attenersi alla massima trasparenza quanto si affrontano i problemi legati alle utenze non allacciate, indipendentemente dalla zona dove sono le abitazioni.

Alle ore 10.30 escono D’Anna, Berengo e Guzzo.

Il Presidente FILIPPINI da la parola a Razzini perché intervenga in merito agli interventi che hanno appena fatto i Consiglieri, integrando elementi utili al trattamento dei punti 1. e 2. OdG.

RAZZINI dice che il bene comune da salvaguardare è non inquinare con gli scarichi fognari; questo è un principio sancito da una legge nazionale e vale per tutte le località del Comune di Venezia, anche quelle ai suoi estremi, come Trivignano. L’AATO Laguna di Venezia ha delle facoltà operative che fino a prima del Decreto Ambientale Matteoli erano in Carico al Comune di Venezia; ora questo decreto definisce le competenze dell’AATO Laguna di Venezia. Razzini spiega che la maggior parte delle osservazioni che oggi hanno fatto i Consiglieri non competono a VESTA. Le autorizzazioni edilizie competono al Comune di Venezia (per questo le rilascia), e in queste autorizzazioni si definiscono le tipologie degli scarichi fognari. La banca dati degli impianti fognari presenti nel territorio comunale (comprese le utenze private) è in carico al Comune; per questo VESTA non ha la banca dati degli impianti fognari. Per chiarire ulteriormente ai Consiglieri, Razzini ribadisce che è scritto in vari modi che la tariffa ciclo idrico integrato è una tassa. La tariffa ciclo idrico integrato definisce una regola da seguire, e non si può far altro che applicare questa regola. Sul problema delle utenze private che non sono allacciate alla rete fognaria comunale, Razzini chiarisce che non è colpa di VESTA se non ci sono questi allacciamenti; su questo frangente bisogna capire chi sbaglia, anche nella realizzazione degli impianti, e se sbaglia è corretto che provveda a risolvere i problemi. Rispondendo sulla segnalazione di Rio Cimetto, conferma che è un caso a parte perché non ci sono le condizioni per l’allacciabilità, con ciò che ne consegue. Razzini fa un discorso più ampio sulla situazione degli allacciamenti alla rete fognaria presenti o mancanti sul territorio comunale; spiega che VESTA non può recuperare/risolvere i problemi legati a quarant’anni di condoni edilizi. D’altro canto, congiuntamente al Comune, si stanno verificando le situazioni dei non allacciati alla rete fognaria; dove ci sono dei casi particolari, si troverà una soluzione. Razzini parla ancora una volta della pulizia periodica delle fosse settiche per i non allacciati; il costo calcolato in 22.000 euro non incederà in alcun modo sul cittadino perché i soldi si chiederanno all’AATO Laguna di Venezia, ovvero alla tariffa già pagata.


FILIPPINI chiede a Razzini se le utenze non allacciate che pagano la tariffa ciclo idrico integrato, non pagano l’espurgo fatto da VESTA.

RAZZINI risponde a Filippini che l’AATO Laguna di Venezia riconosce a VESTA il contributo per quest’operazione e quindi le utenze non allacciate non pagheranno l’espurgo. Nel dettaglio, l’AATO Laguna di Venezia prevede una voce “idrosolidarietà”, alla quale sono imputati i 22.000 euro.

ENZO (Municipalità di Chirignago-Zelarino) diceva di far sì che i cittadini che non possono essere allacciati in tempi brevi alla rete fognaria comunale possono avere un contributo. Propone che una parte delle entrate che vanno all’AATO possono essere dirottate per sistemare la situazione di questi cittadini.

Alle ore 10.40 esce Mazzonetto.

RAZZINI dice che qualcuno ha parlato di disparità di trattamento tra i cittadini del Comune di Venezia. Fa notare che nel territorio comunale non c’è omogeneità per quanto riguarda la rete fognaria comunale; a Venezia, infatti, per situazioni oggettive la situazione delle fognature è diversa che in terraferma. Razzini spiega che il Decreto Matteoli è stato fatto anche per effetto di una serie di multe che l’Unione Europea ha comminato all’Italia per questioni ambientali. Per quanto riguarda le situazioni che in terraferma non sono a norma con gli allacciamenti fognari, Razzini ribadisce ancora una volta che non è il gestore (VESTA) che può intervenire per risolvere questi casi, ma interviene chi rilascia le licenze edilizie, ovvero il Comune di Venezia. Razzini chiarisce, per evitare equivoci, che VESTA si attiva dove il Comune ha deciso di intervenire.

CENTENARO dice che non capisce perché alcuni cittadini non allacciati alla rete comunale non pagano una tassa, riferendosi a quelli esonerati.

RAZZINI risponde a Centenaro che questi casi (non sono esonerati dalla tassa) sono separati amministrativamente; l’AATO Laguna di Venezia ci dirà come devono pagare; sul quanto è già definito. Il Comune di Venezia può decidere di diffidare queste utenze a dotarsi di una vasca settica a norma; se succederà, si valuterà come operare. Esistono altri casi (utenze non collegate alla rete) che sono in possesso di documentazione che li esonera dall’allacciamento. Razzini interviene sulla questione della comunicazione ai cittadini non allacciati alla rete fognaria comunale. Ripete che VESTA ha già ammesso di non aver comunicato alle utenze ciò che li interessava nel migliore dei modi, e la società ha preso le contromisure per dare informazioni più precise ai cittadini. Razzini fa notare che la comunicazione di VESTA avviene con le stesse modalità con cui si inviano altre comunicazioni o bollette, e questo senza segnalazioni di problemi; solo che nel caso della tariffa ciclo idrico integrato agli utenti non allacciati sono state segnate delle incongruenze. Razzini invita a riflettere sul fatto che una buona comunicazione aggiuntiva necessariamente ha dei costi, e la comunicazione aggiuntiva protratta per più tempo costa molto. Il budget di VESTA di quest’anno prevede di razionalizzare la comunicazione aggiuntiva; le spese extra sono ridotte al lumicino.

CENTENARO propone a Razzini di usare le bollette per comunicazioni aggiuntive all’utenza.

RAZZINI dice che si è scoperto che non si leggono le comunicazioni che il Comune di Venezia ha inviato a domicilio su temi che riguardano VESTA; c’è diffidenza o non curanza verso questo materiale informativo. Razzini ripete che accetta la critica sulla comunicazione di VESTA alle utenze non allacciate alla rete, e si cercherà di rinviare a domicilio l’informazione che interesserà in futuro queste utenze. Razzini chiede al Presidente Filippini di rinviare il punto 3. OdG (situazione impianti industriali di VESTA). Propone, per affrontare il punto 3. OdG, di inviterà la II^ Commissione Consiliare ad una visita presso il Polo Integrato di Fusina, visita che si terrà in aprile, ed in quell’occasione saranno dati in loco le informazioni ai Consiglieri.

Il Presidente FILIPPINI chiede se i Commissari sono interessati alla visita c/o il Polo Integrato di Fusina, come da invito di Razzini; la Commissione è favorevole a questo sopralluogo nel quale si illustrerà la situazione industriale di VESTA. Visto che non ci sono altri interventi, dichiara conclusi il punto 1. e 2. OdG e rinviato ad altra seduta (visita al Polo Integrato Fusina) il punto 3. OdG. La seduta è chiusa alle ore 10.55.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-04-2006 ore 00:00
Ultima modifica 18-04-2006 ore 00:00
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