Seduta del 10-06-2005 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Antonio Stifanelli, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Fabio Muscardin (sostituisce Antonio Stifanelli), Giacomo Guzzo (sostituisce Alfonso Saetta), Giampietro Capogrosso, Franco Conte, Valerio Lastrucci
Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello, Direttore Generale Vincenzo Sabato, Segretario Generale Enrico Zola, Bettini Comitato Santa Margherita
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente FILIPPINI alle ore 11.30 dichiara aperta la seduta. Propone l’inversione dell’ordine del giorno per trattare la proposta di deliberazione di cui al punto 2), visto che la seduta è iniziata in ritardo.
MIATELLO chiede di non invertire l’ordine del giorno e di trattare l’interrogazione di cui al punto 1) OdG. Trova corretta la trattazione in II^ Commissione Consiliare del punto 1), in quanto argomento di ordine pubblico. Chiede di avviare subito il dibattito.
MAGGIONI è contrario all’inversione dell’ordine del giorno. Dice che il punto 1) OdG è competenza della II^ Commissione Consiliare perché interessa la Polizia Municipale.
BONZIO è contrario all’inversione dell’ordine del giorno e concorda che la Commissione Seconda è competente sul punto 1) OdG in quanto ordine pubblico. Trova lodevole trattare l’interrogazione n. 11 in questo sede e ricorda che i problemi sull’ordine pubblico a Santa Margherita investono anche altre sfere di competenza (commercio, plateatico, ecc..).
MAZZONETTO dice che l’interrogazione n. 11 di cui al punto 1) è materia di Polizia Municipale e chiede che vengano prese misure immediate sull’ordine pubblico a Santa Margherita, discutendone adesso in Commissione visto che l’Assessore alla Polizia Municipale è qui presente. Ricorda che una volta c’era il Vigile di Quartiere e che il caso di Santa Margherita è un problema vecchio.
FILIPPINI, dopo aver sentito le richieste dei Consiglieri, informa che non si farà l’inversione dell’ordine del giorno, iniziando a trattare il punto 1) OdG. Da la parola alla Consigliera Miatello che ha presentato l’interrogazione sull’ordine pubblico a Santa Margherita.
MIATELLO espone l’interrogazione al punto 1) OdG, relativo alla situazione dell’ordine pubblico serale/notturno a Campo Santa Margherita - Venezia. Ricorda che nella zona oggetto dell’interrogazione sono presenti degli anziani. Chiede quali sono gli strumenti per affrontare il problema dell’ordine pubblico a Santa Margherita. Dice che è urgente ed auspicabile la presenza costante della Polizia Urbana a Santa Margherita.
VIANELLO spiega che il tema dell’interrogazione n. 11 è sino ad un certo punto di competenza della Polizia Municipale, perché è un tema vasto da affrontare in un contesto più ampio. Ricorda che il problema dell’ordine pubblico a Santa Margherita, come in altre parti della città, interessa aspetti diversi, compresi quelli legati ai pubblici esercizi, ecc… La materia necessita di riorganizzazione. Il Vice Sindaco si riserva di approfondire la questione e di fare un passaggio con la Municipalità. Esprime un parere sulla richiesta di mettere una pattuglia notturna a Santa Margherita: è disponibile, a patto che gli si dica da dove togliere una pattuglia, visti gli attauli impegni che deve supportare l’organico della Polizia Municipale. Di notte, dice Vianello, di solito non ci sono vigili in servizio in Centro Storico, esclusa una pattuglia di piantonamento c/o il Comando, e questo non per cattiva volontà ma per mancanza di organico. Ritiene che la soluzione per Santa Margherita sia una pattuglia fissa in loco. Vianello chiederà subito un incontro del Comitato per l’Ordine Pubblico, finalizzato ad ottenere un’azione combinata tra Polizia Municipale, Questura e Comando Carabinieri. La proposta è gestire una fascia oraria serale/notturna divisa tra Vigili, Polizia e Carabinieri, con relative pattuglie che stazionino a Santa Margherita. Il Vice Sindaco ribadisce che non può prendere impegni per altri soggetti cioè per la Polizia di Stato o l’Arma dei Carabinieri, ma solo per quanto di competenza, ovvero la Polizia Municipale. Il Vice Sindaco informa i presenti che proporrà la presenza di una pattuglia fissa della Polizia Municipale a Santa Margherita per tre ore notturne, aggiungendo che comunque va fatta una discussione sulle strategie da adottare in tutta la città. Vianello pensa che sia improprio affrontare in questa Commissione Consiliare il punto 1) OdG. Dice che in Centro Storico si è in presenza di in equilibrio delicato nella gestione degli organici della Polizia Municipale, impegnati spesso in priorità contingenti legate alla specificità di Venezia (Biennale, ad esempio). Conclude dicendo che verso la fine della prossima settimana sarà in grado di dare maggior informazioni su questa priorità (ordine pubblico a Santa Margherita).
FILIPPINI da la parola al portavoce del Comitato Santa Margherita, Bettini.
BETTINI (Comitato Santa Margherita) dice che i residenti di Santa Margherita non hanno responsabilità per i manifesti apparsi in città la settimana scorsa, aventi come oggetto la stigmatizzazione della presenza giovanile a Campo Santa Margherita. Bettini chiarisce che i residenti si dissociano sia dalle polemiche che dai contenuti apparsi in questi manifesti, che fomentano inutili scontri generazionali. Il nocciolo della questione è che è stato approvato dal Consiglio Comunale il Piano Acustico, riferimento normativo che viene disatteso a Campo Santa Margherita. Da rilevazioni fatte da ARPAV il livello delle emmissioni acustiche è superiore alla normativa. Ne consegue un disagio per i residenti, visto che in orari notturni (regolamentati) viene disattesa la tutela della quiete pubblica. Bettini chiede l’intervento della Polizia Municipale, intervento richiesto più volte anche dai singoli cittadini. Evidenzia la positività dell’interrogazione fatta dalla Consigliera Miatello, strumento ritenuto utile per smorzare le tensioni in questa parte della città.
MAGGIONI condivide l’intervento e la proposta fatta dal Vice Sindaco ovvero avere una pattuglia di Vigili che stazioni per alcune ore (notturne/ serali) a Campo Santa Margherita. Rivolgendosi a Miatello, dice che si può trasformare l’interrogazione in mozione, per portarla in Consiglio Comunale, visto che questo è un problema che va valutato a 360°.
MIATELLO è soddisfatta per le risposte del Vice Sindaco e dice che è una buona cosa che si riunisca sul problema Santa Margherita il Comitato per l’Ordine Pubblico, visto che questa è una delle azioni prioritarie per la città.
FILIPPINI si associa a quanto proposto dal Vice Sindaco in relazione a Santa Margherita. Alle ore 12.10, in assenza di altri interventi, dichiara concluso il punto 1) OdG., chiedendo ai Consiglieri di informare la Presidenza della Commisione se è prevista la presenza di cittadini su argomenti che verranno trattati, in futuro, in questa sede. Filippini, introducendo l’esame del punto 2) OdG ovvero la PD 2005. 1876, da la parola al Vice Sindaco.
VIANELLO illustra la PD 2005.1876. Ricorda che il Comune di Venezia detiene partecipazioni societarie in varie società (42, con diversi assetti societari) e che è il Sindaco che nomina, con carattere fiduciario, le cariche che spettano all’Amministrazione Comunale. Il Consiglio Comunale su questa materia ha dato negli ultimi anni (1999-2002-2005) una serie di indirizzi al Sindaco. Vianello dice che con la recente elezione del Sindaco è venuto a mancare il rapporto fiduciario attivato dal precedente Sindaco nel momento in cui questi aveva nominato le cariche nelle società del Comune di Venezia. Questo fatto, la cessazione del rapporto fiduciario tra il nuovo Sindaco e le nomine effettuate dal suo predecessore, è politicamente ovvio; giuridicamente la proposta di deliberazione in esame mette in luce gli aspetti legati alla revoca delle nomine nelle aziende e società del Comune di Venezia. Vianello cita questi tre indirizzi stabiliti nella PD 2005.1876:
Il Vice Sindaco spiega che per una questione di trasparenza si è scelto di agire con un’azione estesa alla revoca di tutte le nomine nelle società, per ripartire da zero all’avvio della questa Consiliatura.
ZOLA illustra il parere che ha sottoscritto, allegato alla proposta di deliberazione. Parla del motivo per cui si è fatta questa deliberazione: il Sindaco Cacciari ha ritento utile un’ulteriore verifica giurisprudenziale che analizzi il carattere fiduciario che sta a monte delle nomine nelle società del Comune di Venezia. Zola dice che questa deliberazione risulta avvalorata dalle norme giuridiche e che si evince, anche in maniera prudenziale, che il Sindaco è la figura maggiormente responsabilizzata nelle revoca delle nomine delle società all’inizio di un nuovo mandato elettorale. La proposta di deliberazione porta intrinsecamente il Consiglio Comunale ad adottare questi indirizzi. Zola ricorda ai presenti che il Sindaco ritiene importante che sia il Consiglio Comunale stesso ad indicargli gli indirizzi in materia di nomine nelle società.
SABATO dice che negli ultimi 5 anni si è dibattuto molto sulla tematica del controllo delle aziende del Comune di Venezia. E’ scaturita la necessità di avere strumenti incisivi e adeguati per permettere al Consiglio Comunale di valutare le aziende. Con la proposta di deliberazione che oggi si sta esaminando il Consiglio Comunale si riappropria delle proprie funzioni di controllo. Sabato sottolinea la responsabilità dei soci di maggioranza (come il Comune di Venezia) sul puntale controllo delle società a partecipazione pubblica.
BARATELLO condivide l’aspetto politico e l’impostazione data dal Vice Sindaco durante l’illustrazione della PD 2005.1876. Quello che è definito “spoil system”, ricorda Baratello, nasce dal diritto anglossassone; la nostra realtà su questo tema è poco reattiva. Se gli indirizzi contenuti nella proposta di deliberazione sono nella norma, l’operazione che ne scaturisce gli sta bene. Ma ci vuole cautela nell’analisi di questi indirizzi. Se non c’è a monte la giusta causa nelle revoche delle nomine, bisogna stare attenti ad eventuali ricorsi. Baratello dice che non c’è una codificazione sostanziale di merito e che bisogna prestare attenzione a quanto labile è l’operazione da un punto di vista giuridico. Perciò nutre qualche perplessità sulla deliberazione che si sta esaminando e dice che non vuole problemi con il Codice Civile.
SABATO dice che la PD 2005.1876 è una delibera di principi e come tale va valutata.
BORGHELLO ricorda che ci sono un’infinità di sentenze sullo “spoil system”. Il Italia questo è uno strumento più politico che tecnico. L’oggetto della discussione è la revoca delle nomine nelle società dopo la recente vittoria elettorale, solo che i revocati possono eccepire sull’azzeramento delle cariche nelle aziende. Pertanto chiede che si faccia un ragionamento più complesso che chiede più tempo ai lavori della Commissione. Inoltre, oltre al rapporto fiduciario che sta alla base delle nomine (ed eventuali revoche) è da tener conto anche della capacità professionale dei singoli soggetti, capacità che deve essere valutata.
BONZIO ribadisce le perplessità sull’aspetto giuridico della deliberazione perché trova difficile avere rassicurazioni normative. Da un punto di vista politico è d’accordo sullo spirito della PD 2005.1876. Chiede chiarimenti sul rapporto fiduciario che regola le nomine. Vuole capire se il rapporto fiduciario è una scelta “partitica” o se rappresenta l’interesse dei cittadini.
CAPOGROSSO dice che è il Sindaco che deve discernere sulle nomine. Il vincolo “partitico” delle nomine non c’entra, perché un soggetto è qualificato anche se è dell’opposizione. Chiede se la deliberazione si applica anche alle derivate (aziende). Chiede rassicurazioni che non si arrechino danni con le revoche delle nomine.
ZOLA dice che questa deliberazione, fatta di principi, è confermabile in qualunque sede e che non produce danno, neanche per il Consiglio Comunale. Parla del rapporto fiduciario che chiede sintonia tra i soggetti interessati. Invita ad andare avanti con il processo legato alla deliberazione.
REATO dice che in conferenza dei Capigruppo si è chiesto di avere la normativa legata a questa delibazione in anticipo. Trova corretto applicare in un’unica fase le revoche. Resta perplesso dal punto di vista giuridico. Parla a nome del Gruppo DS e chiede un ulteriore approfondimento sul tema, rinviando ad una prossima seduta l’esame della PD 2005.1876.
MAZZONETTO concorda che ci deve essere sintonia tra chi governa e chi è nominato nelle aziende, questo nella logica della buona amministrazione e del buon governo. Sottolinea la necessita di un puntuale controllo sulle aziende. Auspica che il rinnovo delle cariche sia totale. Non è contrario se si desiderano fare ulteriori approfondimenti sul tema.
AZZONI conviene con i tecnici che la proposta di deliberazione è sostenibile nelle globalità delle enunciazioni. Chiede ai tecnici di prestare attenzione al concetto di giusta causa nelle revoche delle nomine. Si preoccupa del tempo vacante tra le revoche e le nuove nomine. Sul controllo delle aziende è favorevole. Chiede di verificare se ci sono rischi nelle procedure di revoca.
CAVALIERE dice che il suo Gruppo ha espresso parere favorevole sulla deliberazione. Chiede che nelle revoche e nuove nomine si tenga conta dei curricola. Vuole sapere se il Consiglio Comunale si sottopone a rischi con questa operazione. Come Gruppo FI chiede un altro passaggio in Commissione.
D’ANNA è d’accordo con quanto ha detto Mazzonetto sulla deliberazione. Si fida del parere espresso dal Segretario Generale. Propone di fare un atro passaggio in Commissione con altri elementi valutativi.
TOSO vuol sapere che tipo di controllo esercita il Consiglio Comunale sulle aziende. Dice che si possono avere bilanci perfetti ma servizi scadenti. Chi controlla la qualità dei servizi? Chiede di riflettere su questo.
GUZZO concorda in linea di principio sulla deliberazione, anche se va valutato meglio il problema giuridico ad essa collegato; pensa agli avvocati.
ZOLA ribadisce la bontà della deliberazione.
FILIPPINI, sentiti i pareri dei Consiglieri, rinvia alla prossima seduta l’esame della PD 2005.1876. Alle ore 14.15, in assenza di altri interventi, dichiara conclusa la seduta.
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