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X Commissione - Verbale

Seduta del 21-10-2005 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Alessio Vianello, Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Tiziano Treu, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Michele Mognato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Fabio Toffanin, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Michele Zuin, Antonio Cavaliere, Sebastiano Bonzio, Roberto Turetta (sostituisce Michele Mognato)

 

Altri presenti: Assessore Laura Fincato, Direttore Gianluigi Penzo, Direttore Generale AULSS12 Antonio Padoan, Direttore Dipartimento prevenzione Sergio La Fisca, Dirigente Anna Bressan

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione ambientale/sanitaria nel Comune di Venezia
  2. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 112 (nr. prot. 95) con oggetto "Sacca Fisola: eliminare la linea elettrica ad alta tensione e la centralina di trasformazione dell'ENEL.", inviata da Sebastiano Bonzio

Verbale

Alle 14.50 il presidente Paolino D’Anna, constata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e comunica che la riunione scaturisce dalla constatazione dell’alto livello di inquinamento registrato anche nel territorio del Comune di Venezia. Dà quindi la parola all’assessora Fincato.

FINCATO ritiene importante individuare le problematiche, e le conseguenti soluzioni, dell’ambiente e del territorio. Non si può solamente rispondere alle emergenze ma bisogna individuare una sistematica programmazione degli interventi mirati all’abbattimento del livello di inquinamento. Su questo, nella riunione tenutasi in Regione ieri, il Comune di Venezia ha ricevuto un apprezzamento dall’assessore Conta. Gli interventi programmati e realizzati dal Comune non bastano, è necessario un supporto scientifico che può venire dall’ULSS. La collaborazione già esiste ma bisogna stringerla per addivenire all’individuazione di obbiettivi condivisi e con risorse dedicate. Il livello di inquinamento può essere abbattuto con un altrettanto alto livello di interventi.

D’ANNA condivide l’osservazione dell’assessora e conviene sulla necessità di definire un percorso comune con l’ULSS ma laddove necessario od opportuno anche con altri soggetti; dà quindi la parola al direttore generale dell’ULSS 12 Antonio Padoan.

PADOAN ringrazia per l’invito ricevuto e precisa che è necessario svolgere un lavoro coordinato sia col Comune che con l’’ARPAV. Considera “vittime” del degrado ambientale le istituzioni preposte al governo del territorio poiché l’inquinamento provoca malattie che devono essere curate. Una rapida disamina della popolazione residente indica che su una popolazione di 300.000, 13.000 sono le esenzioni da ticket per neoplasie,36.000 per ipertensione, 15.000 per cardiopatie e 2000 per asma. Certamente la concentrazione di attività inquinanti degli anni ’60 si proietta oggi con queste patologie. La composizione dell’inquinamento determina la necessità di costruire una mappatura delle fonti, ma serve anche la storia delle persone; gli inquinamenti da alcune polveri sono più presenti a Venezia che a Mestre. Da questa convocazione problematica può nascere un confronto costante e positivo, se è questo lo spirito allora la persona più indicata a partecipare è il direttore del Dipartimento di Prevenzione.

Il presidente accogliendo l’invito del direttore generale dell’ULSS, ribadisce che quello del confronto ma anche del lavoro insieme, è l’obbiettivo si questo consiglio comunale e dà la parola al dott. La Fisca per l’illustrazione delle problematiche rilevate.

LA FISCA premette che in alcun modo è possibile esaminare un punto di nocività ambientale perché c’è un sommarsi di nocività mescolate nella maniera più strana. Esistono siti inquinati più antichi degli ultimi 50 anni. Si è cercato di comprendere questi fenomeni cominciando dallo studio della salute con la rilevazione, unica in Italia, epidemiologica della popolazione. Ciò consentirà la continuazione del rilevamento dello stato di salute delle persone in tutte le sue componenti, la registrazione dei fatti avviene entro qualche settimana e così si possono attivare interventi tempestivi. Il dipartimento ha collaborato al progetto MISA per i problemi cardiologici, ed ha attivato un progetto locale sull’asma dei bambini con ARPAV e ULSS di Mirano. Sulle conseguenze delle polveri PM10 si è lavorato utilizzando un piccolo apparecchio che misura la capacità respiratoria; altri interventi si sono attivati al Villaggio Laguna, in quartiere di Chirignago ed alcune aree di Mestre sull’inquinamento del terreno; si sono allacciati ottimi rapporti con l’ARPAV per aver delle idee su quello che avviene e sulle ipotesi di soluzione, le rielaborazioni dei dati sulle fonti di inquinamento da polveri sottili ( pericolose perché ottime vettori dell’inquinamento) fanno considerare come principali inquinanti le produzioni di energia, le attività del porto e dell’aeroporto e solo dopo viene l’intensità del traffico. E’ impossibile parlare di inquinamento-disinquinamento se non si comincia a programmare unitariamente gli interventi non escludendo alcuna competenza.

D’ANNA chiede se è possibile avere i dati più volti citati dal dott. La Fisca e conviene con l’opportunità di sviluppare questi incontri anche con l’ARPAV.

SALVIATO chiede i motivi della presenza massiccia di inquinamento atmosferico a Venezia e se i carotaggi avvengo su richiesta dei privati o su programma autonomo dell’ULSS.

GUZZO propone l’argomento dell’elettrosmog, argomento che si caratterizza per la non esaustiva disamina degli effetti. Ricorda che anche se in maniera artigianale alcuni comitati cittadini hanno effettuato delle indagini. Bene iniziare a programmare insieme ma se mancano i fondi si rimane al palo, sarebbe necessario chiedere dei finanziamenti dove è possibile ( i fondi della Comunità Europea per esempio), per l’attacco ad ogni singolo agente inquinante che se fatto in modo coordinato potrebbe dare dei frutti inaspettati. Troppo poco si fa anche per la sostituzione dei mezzi pubblici, ma se la generazione dell’inquinamento avviene da fonti lontane dal nostro territorio è giusto che se ne faccia carico una collettività più grande.

TOFFANIN considera che raccogliere i dati significa la determinazione a fare qualcosa. Ricorda che nel 2003 lo stato di emergenza per l’area di Mestre è stato nominato un commissario straordinario, suggerisce che il coordinamento degli enti e delle aziende avvenga attraverso una conferenza di servizio che produca richieste che, passando per la Provincia, Regione e Stato, arrivi in Europa con progetti definiti. Chiede di attivarsi fino alla Comunità Europea perché l’incrocio del corridoio 1 con il corridoio 5 avverrà proprio a Marghera.

CAPOGROSSO chiede dove sia possibile reperire i dati enunciati.

TURETTA R. propone di coinvolgere anche altre commissioni consiliari sull’argomento, sul coordinamento dei programmi è pur vero che l’assessora porterà in giunta la richiesta dell?ULSS ma anche l’azienda sanitaria deve dare segnali equivalenti. L’inquinamento deriva dallo sviluppo economico rispetto al quale non rimangono che le regole ma queste vengono sistematicamente violate. A prescindere dall’appartenenza politica degli amministratori, bisogna lavorare assieme sugli obbiettivi che come detto sono condivisi da tutti. L’intervento di Comune ed ULSS coordinati con la Regione, lo Stato può sortire soluzioni forti nella lotta all’inquinamento. La storia di porto Marghera ha prodotto un approccio sul problema della chimica.

PADOAN si parla fin dal 1963 di trasferire il traffico su gomma sulla rotaia, con la politica impressa a Porto Marghera si è sbagliato perché oggi è rimasto solo l’inquinamento. I dati esposti al sindaco Cacciari hanno avuto una risposta mortificante, l’azienda non può continuare a dare, bisogna costruire le condizioni per cominciare a controllare alcune fonti di inquinamento, ci sono delle ipotesi di miglioramento della qualità dell’ambiente, siamo disponibili a collaborare.

LA FISCA afferma che l’inquinamento diffuso deriva dalla variazione dei venti, sui carotaggi esiste un piano che programma e coordina gli interventi di bonifica. Per esempio l’intervento al Villag
gio Laguna sulle morti per tumori, l’ipotesi della vicinanza dell’antenna era sbagliata ma stante la situazione il problema derivava da altre cause. Per Natale saremo in grado di pubblicare i risultati. Così come tutti i risultati delle nostre indagini vengono resi pubblici.

BONZIO si dichiara d’accordo nel coinvolgere tutti gli organismi che hanno competenza sull’argomento ma, se è vero che nessuno rinuncia al telefonino, esiste un modo compatibile per ridurre notevolmente l’inquinamento coinvolgendo i gestori in ricerche e sviluppo di sistemi diversi di trasmissione. Se l’incrocio dei corridoi 1 e 5 è stato programmato a svilupparsi a Marghera, è giusto coinvolgere lo Stato e la Regione in progetti di mitigazione ambientale. Pensa che gli interventi sulle limitazioni del traffico degli autoveicoli siano positive e che devono essere affiancate ad interventi strutturali e culturali sulla città e verso i cittadini.

BERENGO afferma che per evitare gli inquinamenti bisognerebbe costruire una volta sopra Marghera e che quindi si rende necessario predisporre un programma di bonifica ma anche di sviluppo sostenibile e compatibile con l’ambiente.

FILIPPINI esprime meraviglia per l’intervento di Padoan su Porto Marghera, sul fatto che gli insediamenti industriali hanno dato lavoro a 40.000 persone, che forse nei tempi passati potevano morire per la nocività degli impianti. L’inquinamento da polveri sottili è uguale in Germania ed in Inghilterra; l’uso dei dati è importante per la collaborazione che abbia l’obbiettivo di migliorare la qualità della vita e del lavoro. Bisogna coniugare il processo produttivo con la qualità ambientale. Se non è possibile trovare una soluzione valida allora bisogna avere il coraggio di dire di no a tutto. L’incremento della logistica significa lo sviluppo esponenziale del movimento delle merci sulla terraferma. Per restare sul tema economico ricorda che l’accordo sulla chimica ha prodotto un piano di bonifiche che per l’industria chimica ha prodotto il risultato di avere una raffineria e 4 fabbriche chimiche.

TURETTA R. esprime l’opinione che se le leggi sulla salute creano incertezze di applicazione, c’è pure l’obbligo di sistemare le antenne dei ripetitori; per quanto riguarda la situazione del Villaggio Laguna, la soluzione si trova nello spostamento dell’impianto di riciclaggio a Porto Marghera, luogo deputato alle attività economiche.

VIANELLO chiede, come rappresentante della municipalità di Venezia, delegazione di Giudecca Sacca Fisola, che l’amministrazione si faccia interprete presso l’ARPAV per l’installazione di una seconda stazione di rilevamento poichè l’inquinamento dell’aria può dipendere anche dal transito delle navi.

FINCATO rileva che i ragionamenti dei consiglieri si sono incentrati sulla compatibilità tra sviluppo economico e qualità dell’ambiente, ma l’ambiente ritiene sia una parte dell’attività economica; sarà la magistratura a stabilire chi dovrà pagare le bonifiche, certo che le industrie che hanno inquinato devo pagare la pulizia, il panorama che si sta affrontando deve considerare la storia degli insediamenti ma anche la compatibilità ambientale. Oggi a fronte di risposte alle emergenze si sta lavorando per la programmazione degli interventi. Ritiene indispensabile che tutti debbano concorrere, in maniera coordinata, al raggiungimento di obbiettivi condivisi. E’ prevista la sostituzione di 60 mezzi pubblici, perchè l’Amministrazione ha applicate i criteri più rigidi in fatto di abbattimento dell’inquinamento atmosferico. Non sarebbe scandaloso se per combatter il traffico oltre alle mitigazioni ambientali non si possa prevedere una sorta di rimborso. Per quanto riguarda la telefonia esiste una normativa europea che viene rispettata dai gestori ma l’Amministrazione sta comunque tessendo un rapporto con gli operatori per una diversa e meno impattante gestione dell’installazione delle antenne.

Esaurito il primo punto all’ordine del giorno, il presidente D’Anna ringrazia il direttore generale dell’Ulss Antonio Padoan ed il direttore del Dipartimento di prevenzione Sergio La Fisca e dà la parola al consigliere Bonzio per l’illustrazione dell’interrogazione.

Bonzio spiega ai consiglieri ed all’assessora che l’argomento è già stato oggetto di un’interrogazione in consiglio di Municipalità ma che evidentemente è l’amministrazione comunale a dorsi fare partecipe della richiesta dei cittadini, l’obbiettivo è di ridurre l’inquinamento elettromagnetico nell’isola.

FINCATO esprime il disappunto dell’Amministrazione riportando ai cittadini ed all’interrogante la posizione dell’Enel, una risposta negativa che coccia contro la pazienza e la correttezza del comportamento dei cittadini. La società, facendo come non fossero trascorsi degli anni dall’inizio della “vertenza”, pari pari ripresenta un conto ed una modalità che sottintende la volontà di non considerare il problema della salute bensì esclusivamente l’aspetto paesaggistico della presenza della linea di alta tensione. Cita a sostegno dell’intervento la cifra richiesta dall’Enel per l’interramento della linea che si aggira su 19 milioni di euro più IVA.

SALVIATO espone per paradosso la possibilità di utilizzare quella cifra per spostare l’intera isola di Sacca Fisola lontano dalla linea elettrica.

VIANELLO esprime sdegno per il tenore della risposta dell’Enel, ricorda che non c’è certezza scientifica sugli effetti dell’elettromagnetismo sui tumori della popolazione, chiede che venga effettuata una nuova indagine per aggiornare i dati vecchi di 7 anni.

TURETTA R. considerando che spesso questi problemi si risolvono con un risarcimento alla popolazione residente con la realizzazione di rimboschimenti od altre opere simili, chiede se è possibile per l’Amministrazione creare le condizioni per costringere l’Enel ad interrare quel cavo che attraversa l’isola.

GUZZO fa notare che l’interramento è molto oneroso e non riduce l’intensità del campo magnetico, una soluzione può essere l’innalzamento dei tralicci di sostegno, la sostituzione dei conduttori con notevole abbattimento dell’intensità; pensa che essendo i cavi molto vecchi si possa intervenire presso l’Enel per la loro sostituzione evitando spese di manutenzione che comunque dovrebbero essere effettuate.

CAPOGROSSO chiede se erano già stati chiesti gli aggiornamenti dei dati.

BRESSAN illustra come sia stato effettuato un monitoraggio su richiesta del consigliere Guzzo ed il risultato evidenzia che, operando su situazioni simili, l’intensità elettromagnetica di Sacca Fisola è nettamente inferiore a quella rilevata a Mestre.

Alle ore 17.10 il presidente D’Anna dichiara chiusa la seduta non essendoci altri interventi.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 30-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 30-11-2005 ore 00:00
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