Seduta del 09-02-2010
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_465 | 09-02-2010 | approvato all'unanimità tabella votazione |
1979 |
Oggetto: Crisi chimica e occupazionale a Porto Marghera
Premesso che
Il Consiglio Comunale considera il mantenimento dei livelli occupazionali a Porto Marghera un elemento fondamentale per ogni valutazione strategica di rilancio del sito;
sono ancora migliaia i lavoratori privi di certezza occupazionale in particolare nel settore chimico, dell’energia e del petrolio che con le loro famiglie vivono il dramma della disoccupazione e della mancanza del reddito.
Considerato
Incomprensibile e ingiustificato il mancato riavvio degli impianti del VINYLS che in base agli accordi sottoscritti doveva avvenire gradualmente a far data dallo scorso 15 dicembre e che invece ha portato i commissari a richiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione.
Preso atto che
Nell’assemblea sindacale con i lavoratori del settore chimico del nostro territorio è stata ribadita la netta contrarietà rispetto ad un’ipotesi di fallimento dell’azienda VINYLS ed è stato chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico un ruolo attivo e forte convocando immediatamente le aziende ENI e RAMCO le Istituzioni Locali e il Sindacato per favorire una soluzione definitiva dal punto di vista industriale, che permetta di riavviare subito gli impianti di VINYLS e dare un assetto stabile e di prospettiva all’intera filiera del cloro e derivati come previsto dagli accordi di allineamento istituzionale.
Il Consiglio Comunale ritiene sulla questione Montefibre ribadire la necessità che i due progetti quello della logistica – containeristica di APV e quello industriale della fibra al carbonio, vengano insieme sviluppati in una logica di convivenza e integrazione come previsto da tutti gli strumenti istituzionali di Comune, Provincia e Regione e dagli accordi di programma sottoscritti.
Il nostro Paese e il Governo non possono permettersi di perdere l’unica azienda nazionale produttrice di PVC e l’innovativo progetto della fibra al carbonio, creando in alternativa un disastro occupazionale e industriale.
Ma anche ARKEMA e SOLVAY assieme a SIRMA, DOWCHEMICAL, E NUOVA PANSAC oggi fortemente in crisi o chiuse sono la conseguenza di una mancanza di politica industriale a livello locale e nazionale e di strumenti in grado di attivare progetti che diano risposte concrete ai lavoratori.
Il mantenimento di una chimica pulita e compatibile con il territorio ha necessariamente bisogno di investimenti indicati dal Governo e dalle Istituzioni negli accordi e che oggi devono realizzarsi definendo finalmente gli assetti proprietari degli impianti.
Tutto ciò premesso
nel ribadire la propria solidarietà ai lavoratori colpiti dalla crisi
Dà pieno sostegno alla movimentazione decisa dal movimento sindacale che ha proclamato una manifestazione e lo sciopero dell’industria chimica per il giorno 15 febbraio 2010, chiedendo di inviare in questa occasione il Gonfalone della città di Venezia.
Invita il Sindaco e la Giunta ad intervenire sull’ENI e sul Governo al fine di attivare a livello nazionale un tavolo di confronto serrato tra ENI, Governo e RAMCO.
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