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Ordine del giorno nr. d'ordine odg_430

Seduta del 23-11-2009

nr. d'ordine seduta del espressione di voto mozione/i di riferimento
odg_430 23-11-2009 approvato all'unanimità
tabella votazione
1888

 

 

Oggetto: Competenze comunali all’interno dei siti di interesse comunale.

 

Premesso che:
- Nell’ambito del recupero e ripristino ambientale del territorio del Comune di Venezia, con particolare riguardo alla Zona Industriale di Porto Marghera ed al Sito di Interesse Nazionale di cui al DM 23.02.00, la gestione delle tematiche inerenti i siti contaminati presenti nell'area risulta prioritaria e strategica per l’Amministrazione Comunale di Venezia;

- Il Sito di Interesse Nazionale “Venezia – Porto Marghera” (ex art. 1 L. 426/98 ed ex D.M. 23 Febbraio 2000) si estende per quasi 5.500 ettari, costituiti da: 3.000 circa di aree emerse, 1.900 di zone lagunari, 513 di canali industriali;

- Il Sito di Interesse Nazionale “Venezia – Porto Marghera” (ex art. 1 L. 426/98 ed ex D.M. 23 Febbraio 2000) si può, perciò, suddividere in tre aree con caratteristiche specifiche differenti, in relazione alle problematiche di bonifica e risanamento ambientale:

· la Zona Industriale di Porto Marghera propriamente detta, con una superficie complessiva di 2.300 ettari, di cui 1.800 circa costituiti da zone emerse;

· le aree emerse esterne alla Zona Industriale, in cui sono presenti:
1. zone residenziali
2. zone terziarie - commerciali
3. zone a parco urbano
4. aree agricole
· le aree lagunari e i canali industriali

- il Comune di Venezia, nell’ambito della promozione del processo di riqualificazione e risanamento ambientale del Sito di Interesse Nazionale di “Venezia – Porto Marghera” (S.I.N.), si occupa in particolare di:

· pianificare e coordinare gli interventi di risanamento ambientale delle aree di proprietà comunale o attribuite alla competenza del Comune,

· di definire, in forma condivisa, protocolli, procedure e standard operativi di riferimento nell'ambito del Comune di Venezia,


· dell’attuazione tecnica dell'Accordo di Programma per la Chimica e del Master Plan, della realizzazione di studi, ricerche e progetti circa lo stato di contaminazione dei suoli e delle falde, le modalità di intervento volte alla bonifica/risanamento/riqualificazione degli stessi, la gestione delle conoscenze in materia

Considerando:
- le complesse normative vigenti circa la regolamentazione dell’iter istruttorio ed autorizzativo per poter mettere in atto specifici progetti di bonifica

- considerando inoltre la vigente legislazione e gli accordi di programma per il risanamento dei Siti di Interesse Nazionale alla luce della legge n. 13/2009, con la quale il legislatore è nuovamente intervenuto in materia di risarcimento del danno ambientale;

Preso atto che:
- La Regione Veneto ha reso pubblico nel Marzo 2008 un proprio comunicato sui dati della bonifica di 3.300,00 ha, dell’area S.I.N. (area di Porto Marghera più aree limitrofe), nel quale si evinceva che 70 ha sono stati bonificati ante D.M. 471/99, 230 ha messi in sicurezza, 290,00 ha con approvati progetti di bonifica, 830 ha di progetti di bonifica approvati dalla conferenza dei servizi, 1.600,00 ha di progetti in istruttoria per un totale di 3020 su 3300 ha.;

- il problema di sicurezza ambientale del sottosuolo dell’Area SIN limitrofa alla Laguna di Venezia può considerarsi risolto al 50%, e tutto il percorso attivato per la bonifica dei suoli nel Comune di Venezia può considerarsi “in discesa”;

- la chimica industriale, la “cosiddetta inquinante”, si limita ormai al solo “ciclo del cloro” per un 20–25% delle attività chimiche esistenti;

- l’emergenza bonifiche si sta portando a completamento e vastissime aree del territorio sono state messe in sicurezza; molte altre hanno progetti di bonifica approvati ed in corso di realizzazione, o sono state bonificate e si conoscono tempi, tecnologie e i costi per la loro realizzazione.;

- è altresì vero che permangono vaste aree del S.I.N. – quelle esterne alla zona industriale – dove il processo di risanamento che solo ora si sta sviluppando in forma organica e sistematica, è attribuito in buona parte alla pubblica amministrazione di Venezia e va necessariamente sostenuto anche attraverso una diversa ripartizione delle risorse economiche acquisite attraverso i contratti di transazione stipulati con le aziende, in considerazione dell’oggettivo danno ambientale che dette aree hanno passivamente subito nel passato e che origina oggi le più delicate e complesse problematiche di compatibilità agli usi residenziale, a verde, agricolo, ancora adesso di impossibile quantificazione economica complessiva;

Valutato poi:
- che è indispensabile un ruolo attivo, sinergico e collettivo del Comune, della Regione, dell’Autorità Portuale, del Governo Nazionale nel definire immediati progetti locali collegati ai progetti nazionali ed europei, per i quali si possano ricevere finanziamenti mirati e puntuali per il complessivo rilancio del territorio;

- che la crisi finanziaria ed economica degli ultimi tempi che ridisegnerà poteri economici ed industriali dei vari continenti, dei singoli stati e delle aree industriali quali quella nostra di Porto Marghera, impone che, per catalizzare risorse e finanziamenti privati vi siano leggi e normative che garantiscano tempi certi di esecuzione di alcuni interventi edilizi e di bonifica;

- la normativa ambientale regola separati e paralleli procedimenti amministrativi finalizzati alla compiuta caratterizzazione e bonifica dei siti che risultino effettivamente contaminati la cui competenza all’interno di perimetro SIN grava in capo ad autorità diverse da quella comunale,

- che l’Amministrazione comunale di Venezia nelle sue norme tecniche prevede che il rilascio di provvedimenti urbanistici edilizi sia subordinato all’accertamento della qualità dei suoli dell’area di intervento mediante la caratterizzazione della stessa;


 
Il Consiglio Comunale
 

di Venezia,


- al fine semplificare le procedure istruttorie urbanistiche ed edilizie dei procedimenti amministrativi auspicando diminuzione dei tempi delle istruttorie e degli endoprocedimenti per il rilascio dei legittimi titoli edilizi all’interno delle aree SIN, nel pieno rispetto delle normative vigenti;

- al fine di catalizzare imprenditori nel territorio che vogliano contribuire alla conversione di importanti parti della città secondo gli auspici definiti dal vigente PRG e nel prossimo PAT;

- al fine di istituire iter delle pratiche istruttorie SUAP e SUER che segnino metodiche sempre più consolidate e garantiste che assicurino la corretta bonifica dei suoli secondo le vigenti normative;

chiede
una decisa ed immediata azione presso il Ministro dell’Ambiente e presso la Regione Veneto orientata a definire con tempistiche certe e sistematiche la sistematica convocazione mensile della Conferenza dei Servizi. In particolare si chiede di:

- definire e rendere concreta la programmazione riferita alla trasformazione di Porto Marghera, entrando nel merito delle norme che regolano i SIN;

- studiare in modo certosino ed efficace le leggi vigenti e richiedere con forza rivisitazione e semplificazione delle stesse con l’emanazione di circolari esplicative ministeriali o regionali che pongano attenzione ai tempi di verifica, accertamento ed approvazione dei progetti bonifica e dei progetti di trasformazione edilizia o di nuova costruzione.

 

 
 
A cura della Segreteria della Presidenza del Consiglio comunale
Pubblicato il 24-11-2009 ore 13:11
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