Seduta del 29-06-2009
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_398 | 29-06-2009 | approvato all'unanimità tabella votazione |
1723 |
Oggetto: Le categorie deboli nel mirino di un accertamento disattento alla dignità della persona – l’Assessore competente convochi le associazioni ed intervenga.
Premesso che:
- nella ultima legge finanziaria è stato previsto un piano straordinario di verifica delle invalidità civili per una “caccia ai falsi invalidi”,
- sono quasi 1.400 nel veneziano i disabili che, dal mese di maggio, hanno ricevuto o stanno ricevendo una lettera di convocazione per ulteriori accertamenti,
richiamato che:
- la sede dell’esame risulta assai disagevole ed “eccentrica” rispetto al territorio: sede INPS ai Tre Ponti,
- il numero verde risulta di difficile accesso per molti,
- la composizione della Commissione di verifica discutibile in quanto composta “da un presidente inps e da due medici esterni e non è prevista la presenza del medico di categoria, a garanzia degli interessi dell’invalido” come denunciato dal Presidente regionale ANMIC,
- sono stati convocati anche disabili che sarebbero esentati da questo tipo di accertamenti, malati di distrofia muscolare, paraplegici, tutti, per il Ministero, potenziali «falsi invalidi» da smascherare. Al punto che Gianfranco Bastianello, presidente regionale vicario della UILDM ha dichiarato che rifiuta la convocazione e invita i malati di distrofia muscolare a fare altrettanto,
- il Presidente regionale dell’ANMIC ha lanciato l’allarme che le decisioni delle commissioni potrebbero essere impugnate. Alla fine, dunque, non sarà, come l’esperienza insegna, l’invalido (che tale è perchè riconosciuto da fior di commissioni medico-legali) a rimetterci ma lo Stato che perderà più di quanto cerca di incassare con queste manovre,
Si impegna l’Assessore competente:
- a convocare le associazioni direttamente interessate in particolare ANMIC e UIDLM, che hanno già denunciato i fatti per valutare il reale stato della situazione e mettere in mora gli enti pubblici interessati per una applicazione della legge rispettosa dei diritti della persona,
- procedere ad una diffida formale ai sensi e per gli effetti di legge circa i disagi fisici e morali che le denunciate modalità della procedura di verifica rischiano di provocare.
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