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Ordine del giorno nr. d'ordine odg_139

Seduta del 05-02-2007

nr. d'ordine seduta del espressione di voto mozione/i di riferimento
odg_139 05-02-2007 approvato
tabella votazione
572

 

 

Oggetto: Ordine del giorno del Consigliere Bonzio relativo a:" Regole Europee per il settore vitivinicolo: un nuovo atto nel processo di globalizzazzione e liberalizzazione che mortifica la produzione e la cultura enologica del territorio veneziano".

 

Premesso che

L'Europa, l'Italia ed anche il territorio del veneziano possono contare su un patrimonio vario e ricchissimo di tradizioni viticole e vinicole che hanno permesso ai vini italiani ed europei di affermarsi nel mondo.

Questa diversità, tanto decantata, non deve essere tradita perché è essa stessa il vero punto di forza di tutto il settore vitivinicolo europeo. D'altronde è la Storia stessa che ci insegna che omologazione e monocoltura sono sempre stati un danno sia per la qualità della produzione agricola che per il benessere degli stessi agricoltori e delle società rurali.

Adesso la Commissione Europea, in nome della competitività, si appresta a modificare l'intero sistema di regole del settore vitivinicolo europeo, per avvicinarlo a quello dei nuovi Paesi emergenti (Usa, Australia, Cile, Argentina, ecc.) che hanno scelto un approccio “industriale e liberista” al vino, basato perlopiù sulla totale libertà delle pratiche enologiche, sulla omologazione del gusto, sulla sostanziale separazione fra vino e territorio e, cosa ancor più grave, fra vino e tradizione agricola.

Tali modifiche sono richieste con forza dalle grandi multinazionali delle bevande alcoliche e dalla grande distribuzione commerciale che sognano di omologare qualsiasi prodotto per renderlo adatto ai gusti del “consumatore medio”.

Il risultato di questa riforma sarà quello di:

· declassare il Vino ad una qualsiasi anonima bevanda industriale;
· mortificare ulteriormente il lavoro dei nostri agricoltori e le loro secolari tradizioni e spingerli più velocemente possibile ad abbandonare le campagne.


 
Il Consiglio Comunale
 

Si oppone ad un progetto di riforma che cancella la dimensione culturale, sociale, economica e ambientale della viticoltura e condanna il Vino a diventare una bevanda anonima ed insignificante.

Sostiene una riforma che tenga seriamente conto di cosa rappresenti, culturalmente ed economicamente, la viticoltura per l'Italia e per gran parte dell'Europa.

Chiede che tutto il Paese si unisca ad un pezzo importante della grande cultura italiana respingendo, a partire dal proprio territorio, una decisione frettolosa dell'Europa ed aprendo una grande discussione sul futuro del Vino e della Viticoltura italiana.


Invita il Sindaco e la Giunta:


a rappresentare ai competenti organismi nazionali e comunitari la suddetta posizione del Consiglio Comunale;

a farsi carico della promozione di iniziative d'informazione alla cittadinanza tese a contrastare il progetto di modifica dell'intero sistema di regole del settore vitivinicolo europeo ed a promuovere le numerose produzioni vitivinicole esistenti in Europa.

 

 
 
A cura della Segreteria della Presidenza del Consiglio comunale
Pubblicato il 05-02-2007 ore 23:00
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