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Risposta - Interpellanza nr. d'ordine 949

da Assessore Pierantonio Belcaro

Venezia, 17 settembre 2007
n p.g. ........
 

Al Consigliere comunale Franco Conte


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Al Presidente della Municipalità di Marghera
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: risposta all'interpellanza nr. d'ordine 949 (Nr. di protocollo 43) inviata il 16-05-2007 con oggetto: No ad altro inquinamento atmosferico

 

In riferimento all’interpellanza in oggetto, si comunica quanto segue.
Innanzitutto si precisa che, rispetto ai progetti di autoproduzione di energia delle ditte citate dai consiglieri interpellanti, la scrivente Direzione ha ricevuto ad oggi documentazione relativa soltanto ai progetti delle aziende Silos Granari del Veneto s.r.l. (legato come vedremo oltre ad un altro progetto di Grandi Molini) e Bunge Italia s.p.a.
La caratteristica comune di questi progetti è la produzione di energia (calore più elettricità) a partire dalla combustione di olii vegetali, ovvero di “biomasse”, fonti rinnovabili per le quali tali impianti rientrano nella disciplina dettata dal D.Lgs 387/03 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. Tale decreto, partendo dal presupposto che gli impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili sono da considerarsi di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti, assegna alla Regione (che ha facoltà di delega, ma non è il caso della Regione Veneto) la competenza al rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di tali impianti. Tale autorizzazione – sempre secondo il decreto – viene rilasciata a seguito di un procedimento unico al quale partecipano tutte le Amministrazioni interessate e nel quale rientrano l’espressione della Commissione Tecnica Regionale Ambiente – CTRA e di una successiva Conferenza di Servizi.
Per quanto riguarda il progetto di Silos Granari del Veneto s.r.l., l’impianto di produzione di energia è stato discusso, sotto il profilo ambientale (e con un particolare riguardo alle emissioni in atmosfera) nella sede della CTRA del 22 Marzo u.s., dove sono state sollevate alcune perplessità a proposito della documentazione presentata dalla ditta che non consentirebbe di comprendere appieno gli impatti legati all’approvvigionamento del combustibile (trattasi di olio di palma proveniente dalla Malesia e trasportato a Venezia su nave), l’integrabilità dell’impianto in oggetto con l’impianto di produzione del bioetanolo (progetto presentato congiuntamente da Silos Granari del Veneto e Grandi Molini per il quale le ditte avevano già ricevuto dal SUAP il permesso di costruire), l’efficacia a regime dei sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera e in particolare delle polveri sottili. La Conferenza dei Servizi, che dovrà recepire tali osservazioni, deve ancora essere convocata.
Per quanto riguarda il progetto di Bunge Italia s.p.a., la ditta ha presentato a dicembre 2006 richiesta di permesso a costruire per un impianto di produzione di energia da olio vegetale allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) che ha richiesto integrazioni alla ditta. Non appena queste saranno prodotte, il SUAP inoltrerà la documentazione alla Direzione Ambiente e Sicurezza del Territorio per le valutazioni di competenza. La Regione, a proposito di questo progetto, non ha ad oggi dato alcuna comunicazione né convocato la CTRA.
Si sottolinea invece come ad oggi non sia pervenuta documentazione né altre notizie in merito a progetti presentati dalle altre ditte (Ineos, Montefibre e Porto) citate dai consiglieri interpellanti.
Il “Protocollo d’Intesa su Porto Marghera” sottoscritto a Roma in data 14 Dicembre 2006 da Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia (Assessore Laura Fincato), Unindustria Venezia, le imprese Ineos Vinyls Italia Spa, Sapio srl, Solvay Fluor Italia Spa, Arkema Srl, ENI Spa e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, deve essere ancora ratificato e manca di alcuni passaggi istituzionali.
Nel protocollo si prevede un esplicito riferimento alla produzione di energia al punto 4 – Costo dell’energia che si riporta integralmente "Le parti condividono che il problema relativo al costo dell'energia deve essere affrontato e risolto per garantire la competitività delle produzioni attraverso:
- soluzioni transitorie immediate che vanno esplorate attraverso accordi bilaterali o intese specifiche tra aziende;
- una nuova centrale a ciclo combinato e a cogenerazione, sostitutiva di quella di Polimeri Europa, consortile o comunque integrata al servizio del polo chimico e del territorio, con riduzione del carico ambientale complessivo, il cui progetto sarà presentato dalle aziende interessate alle autorità competenti entro 180 giorni.
Sempre riguardo al costo dell'energia, verrà fatta una istruttoria relativa ai costi di trasporto, dispacciamento e standed costs gravanti sul costo del kilowattora consumato all'interno del polo chimico".

 

Assessore Pierantonio Belcaro

 
  1. Franco Conte
  2. Archivio atti
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 17-09-2007 ore 00:00
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