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Risposta - Interpellanza nr. d'ordine 1050

da Assessora Mara Rumiz

Venezia, 29 agosto 2007
n p.g. ........
 

Al Consigliere comunale Alfonso Saetta


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della 0
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: risposta all'interpellanza nr. d'ordine 1050 (Nr. di protocollo 50) inviata il 18-07-2007 con oggetto: LA CHIESA S.GIUSEPPE DI CASTELLO: degrado, insicurezza e allarme per l’incolumità dei cittadini.

 

Con riferimento all’interpellanza in oggetto, non posso che concordare con quanto affermato in premessa dal consigliere circa  la necessità di rimuovere qualsiasi forma di insicurezza e di rischi ...... e di promuovere le attività di recupero diffuso e di restauro del patrimonio immobiliare di sua proprietà, nonché la salvaguardia dell’ambiente.
E’ evidente, però, che l’Amministrazione per poter esercitare fino in fondo l’azione di tutela del proprio patrimonio architettonico, storico, artistico e ambientale deve essere dotata delle necessarie risorse; oggi, come sa bene il consigliere, le risorse derivanti dalla Legge Speciale a disposizione del Comune sono del tutto insufficienti ad assicurare anche la sola azione di manutenzione.
In ogni caso, essendo la Chiesa di San Isepo un edificio di grande valore culturale, si è provveduto a informare la Soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoantropologico di Venezia dell’intenzione di porre rimedio alla grave situazione di degrado degli intonaci e degli apparati decorativi della facciata.
Il 17 aprile scorso i tecnici della Direzione PEL hanno effettuato un sopralluogo che ha portato al transennamento dell’altare lapideo laterale e ha segnalato l’esigenza di un restauro complessivo. E’ evidente la rilevanza economica che tale intervento comporta. Spero, davvero, che con il bilancio 2008 possano essere reperite le risorse necessarie.
Per l’immediato, si provvederà nell’ambito degli interventi a tutela della pubblica incolumità. In particolare, è previsto il noleggio di una gru a piattaforma per verificare in altezza le porzioni interessate dai dissesti ed, eventualmente, provvedere alla rimozione degli intonaci incoesi, al fissaggio degli elementi lapidei in fase di distacco e alla realizzazione della documentazione fotografica necessaria all’elaborazione del progetto di restauro.
Sarà poi, probabilmente, necessario, realizzare un’opera provvisionale in ferro e legno con sottopasso lungo la facciata della Chiesa.
Aggiungo che, qualora di reperissero circa 150.000 euro, sarebbe necessario l’affidamento a ditta specializzata del restauro dell’altare.

 

Assessora Mara Rumiz

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 29-08-2007 ore 00:00
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