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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 1440

Venezia, 5 dicembre 2008
 

Al Consigliere comunale Jacopo Molina
Al Sindaco Massimo Cacciari


e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 1440 (Nr. di protocollo 62) inviata il 25-07-2008 con oggetto: Incarico dirigenziale al presidente di Actv S.p.A. – Compensi percepiti.

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 20-10-2008.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

BORASO - Presidente del Consiglio:
66, l'interrogazione riguarda il Consigliere Molina, perché riguarda l'incarico dirigenziale del Presidente dell'ACTV, però il Sindaco ha risposto per iscritto in data 10 settembre 2008. Non so se il Consigliere Molina si ritiene soddisfatto della risposta scritta.

MOLINA:
Grazie Presidente. No, innanzitutto perché, sebbene è vero che il signor Sindaco può anche rispondere per mezzo di terzi, non ha risposto il signor Sindaco ma c'è una nota del Presidente di ACTV che se fossimo in un'aula universitaria di giurisprudenza sarebbe un buon compitino. Ma qui siamo in sede politica. Mi pare evidente che qui il punto è, ripeto, squisitamente politico; ho appreso che in altre sedi ci sono state delle iniziative anche della magistratura, ma non credo che ci competano né era quello il mio intento. Oltretutto devo anche notare che l'incarico, e devo parzialmente modificare quello che era il testo della mia interrogazione, in quanto il professor Panettoni non è stato nominato dirigente bensì direttore auditing in seno all'azienda, con una tempistica che mi pare anche, come dire?, piuttosto sospetta, perché la legge finanziaria per il 2007 entra in vigore evidentemente a fine 2006, ebbene a luglio, il 17 di luglio l'assemblea dei soci, noi siamo soci al 73% in questa azienda, sollecita il consiglio di amministrazione a che il Presidente assumesse anche quell'incarico, e già il 18 di luglio il consiglio di amministrazione, veramente straordinario, si convoca immediatamente per conferire questo incarico al Presidente di ACTV. Oltretutto non posso essere soddisfatto perché, anche nella funzione di controllo che ci compete, è anche l'incarico che è stato dato al Presidente Panettoni, cioè direttore auditing, quis custodiet custodes. L'auditing è un ruolo fondamentale, nevralgico, di attenzione, di controllo. Un po' curioso che lo faccia il Presidente dell'Azienda! Ancora. Devo aggiungere che la situazione dell'azienda, di ACTV, se già allora non era, come dire, propriamente florida, è andata peggiorando fortissimamente. Il Presidente di ACTV viene... ed è collegato, non sto uscendo dal testo e dalla risposta che è stata data; il 10 ottobre 2008 si è recato in II Commissione dicendo che c'è un passivo di oltre 7 milioni di euro. I colleghi lo sanno benissimo anche come si compone, quindi adesso non torno su questo aspetto. Ma a me pare un caso, scusate la franchezza, di inettitudine conclamata. C'è poco da fare, non è più tempo di scialare neanche un euro, non ce n'è più! Lo abbiamo detto in tutte le salse, in tutte le sedi di Commissione piuttosto che di Consiglio Comunale, non ce n'è più. Di conseguenza non possiamo permetterci un vertice aziendale, parlo di Presidente e di direttore generale che insieme percepiscono un emolumento che non è distante dai 500 mila euro. Scusate se vado proprio a fare il conto, ma mi pare che sia il momento di fare conti. Ancora. C'è un altro punto della mia interrogazione che non mi pare sia stato affatto toccato, che era quello della trasparenza di questi dati. Vedete, ACTV ha fatto, ha stampato poche centinaia di copie del proprio bilancio, quindi col company profile, il bilancio sociale, come adesso va di moda dire con molte parole in inglese, in quel bilancio l'incarico di direttore auditing non c'era, espunto, come non ci fosse. Oltretutto, e scusate se torno ancora una volta a fare il conto di quello che viene percepito, beh, prima di allora, cioè fino al 2007 il Presidente di ACTV percepiva 150 mila euro lordi l'anno. La finanziaria, cioè il decreto Lanzillotta, che poi è stato recepito in finanziaria, lo porta all'80% dell'indennità del signor Sindaco e arriva a 68 mila euro. Ebbene, con l'incarico da direttore auditing ne aggiunge altri centomila. La funzione di direzione auditing non nasce con il Presidente Panettoni, è nata nel 2000, lo faceva un quadro. Allora, vogliamo fare la differenza tra quanto percepiva quel quadro per svolgere quella funzione di auditing rispetto a quello che prende il Presidente? E' la stessa cosa? Non credo proprio. Ancora, sul bilancio che stavo dicendo. L'azienda ha provato a rimediare facendo forse ancora peggio perché vi invito ad andare anche oggi, che è il 20 di ottobre, io l'ho fatto quando ho protocollato presso la Segreteria Generale l'interrogazione a fine luglio, l'ho rifatto quando è arrivata quella nota del Presidente Panettoni in cui lui, rubo soltanto un minuto ancora, Presidente, andava ad illustrare, come dire, secondo lui, quanto meno, sotto l'aspetto giuridico, la bontà di quello che andava a percepire. Ripeto, il problema, il tema non è giuridico, è politico, ebbene, ho stampato anche in quella data, l'ho ristampato anche oggi, andate sul sito di ACTV, vedrete ancora che c'è il bilancio come pubblicato in via cartacea, dove, appunto, la funzione di direzione auditing il Presidente Panettoni non ce l'aveva, e poi viene aggiunto un altro foglio dove invece, evidentemente sempre un formato pdf, dove invece figura che ce l'ha. Ora ditemi che cosa può capire un cittadino poiché gli azionisti e l'azionista in maggioranza assoluta non è il Comune di Venezia ma sono i cittadini del Comune di Venezia, che cosa possono capire degli incarichi del Presidente o del direttore che si voglia. Cioè si contraddice nella stessa pagina. Anche qui ci vuole trasparenza, no?, ci riempiamo sempre la bocca. Bene, l'articolo 97 della Costituzione anche in queste piccole cose, che tanto piccole non sono. Per cui, come potrà comprendere, soddisfatto non posso essere ma credo che non sia tanto questione... questa è un'interrogazione, è uno spunto per fare, come ho già detto più volte e continuerò a dire fintanto che non ne verremo fuori, veramente un'attività società per società, controllata per controllata, partecipata per partecipata, anche vedere i rami secchi che ci sono all'interno di questa società.

BORASO - Presidente del Consiglio:
Il Consigliere non si dichiara...

CACCIARI – Sindaco:
Io prenderò il verbale parola per parola di questo intervento, verificherò il tutto con gli organi dell'ACTV e risponderò, data la delicatezza della questione, in Consiglio Comunale, dopo aver acquisito tutte le necessarie informazioni. Quindi sospendo la cosa. Non si preoccupi il Consigliere, funzioni di controllo le so svolgere anch'io da qualche anno, non aspettavo la sua autorevole presenza in questo Consiglio per farlo. Può darsi che qualcosa possa essere anche sfuggita, per carità! Le cose che ha detto sono molto puntuali, chiederò contezza di tutto al Presidente, alla direzione dell'ACTV, naturalmente invitandoli, se è il caso, a contestare le sue affermazioni pubbliche in tutte le sedi necessarie.

BORASO - Presidente del Consiglio:
Dichiarandosi non soddisfatto, l'Amministrazione, quindi, chiede che rimanga iscritta l'interrogazione per poter rispondere in maniera più puntuale successivamente. Quindi la 66 rimane iscritta.

 

 

 

Nella seduta del 24 novembre 2008 l'interrogazione viene riproposta all'attenzione del consiglio comunale. Si riporta lo stenografico.

 

 

BORASO - Presidente del Consiglio:
Allora Molina. Interrogazione del Consigliere Molina, oggetto incarico dirigenziale Presidente ACTV S.p.A., era stata già illustrata, rimaneva da completare la risposta da parte del signor Sindaco. Prego signor Sindaco.

CACCIARI – Sindaco:
Si, dovrò prendere un po' di tempo al Consiglio per illustrare dettagliatamente la cosa e poi naturalmente quanto dico ed espongo viene depositato a disposizione di tutti per iscritto, e tutti avranno anche la risposta scritta. Naturalmente ci sarebbe da fare una lunga premessa, che non fa parte di questa mia risposta che deriva dalla evidente inapplicabilità in generale, lo dico tra parentesi, a meno di non voler fare ciò che è facile demagogia, del decreto Lanzillotta, perché quello, stabilendo una… che il Presidente eccetera di società partecipate, qualunque fosse la loro dimensione, dovevano prendere tre quarti del mio stipendio, che come sapete è lautissimo, questo avrebbe significato semplicemente non avere sul mercato nessun manager all'altezza. Questo è risaputo, tanto è vero che, come adesso esporrò, il legislatore è corso ai ripari, moda italiana tipica fare leggi chiaramente senza senso, se non quello di sollecitare qualche istinto demagogico, e poi ovviamente rendersi conto che non sono applicabili e riparare. Come? Adesso lo sentirete, comunque al di là di questa che è una parentesi generale che spero le persone di buonsenso sappiano, capiscano che un manager con responsabilità di alto grado non può prendere tre quarti di quello che prendo io, il… come nessun dirigente in questo Comune prende tre quarti di quello che prendo io. Io sono il dirigente del Comune che prende meno di tutti. Chiusa parentesi. Nel merito, sulla legittimità dell'atto e a disposizione un allegato che è un parere pro veritate di uno studio legale. In sintesi cosa dice? Abbassate un po’ la… c’è un frastuono tremendo. In sintesi cosa dice. Ormai da tempo la giurisprudenza è costante, ed è citata, nel ritenere che la qualifica di amministratore di una società di capitali non è incompatibile con un rapporto di lavoro alle dipendenze della società medesima, a condizione che l'attività di lavoro subordinato sia distinta da quella come amministratore e che sussista il requisito della subordinazione, che consiste nell'effettivo assoggettamento al potere direttivo, di controllo e disciplinare dell'organo che amministra la società. Si tratta esattamente della fattispecie in oggetto, poiché la funzione dirigente dell'auditing, svolta dal Presidente del ACTV, è subordinata esplicitamente al Consiglio di amministrazione, che definisce e approva anche il piano annuale di verifica. D'altronde neppure la finanziaria per il 2007 prevedeva un'incompatibilità tra la carica di amministrazione e quella di dirigente, e tale principio stabilito nella finanziaria 2008 non trova applicazione per i contratti in corso alla data del 28 settembre 2007, quindi il caso in esame non fa parte di quei casi previsti dalla finanziaria 2008. D'altronde, d'altronde, la legge 2 agosto 2008, n. 129, ha sancito l’inapplicabilità della suddetta disposizione subordinandone l'efficacia all’entrata in vigore di un decreto del Presidente della Repubblica mai in seguito emanato. Per quanto riguarda poi, punto secondo, i compensi, si è anche preceduto in modo perfettamente legittimo, poiché il decreto Lanzillotta, cui fa sempre riferimento l'interrogante, nulla stabilisce in materia di cumulo tra indennità di funzioni amministrative e ruoli dirigenziali. E’ d’uopo, quello a cui mi riferivo prima, anche che l'interrogante conosca come una circolare n. 6… come con circolare n. 6 dell'aprile 2008, pubblicata in agosto nella Gazzetta ufficiale, il Ministro della Funzione Pubblica ha ritenuto che le disposizioni a suo tempo applicabili soltanto alle Amministrazioni statali e alle società solo da queste partecipate, venissero estese alle società partecipate da tutte le pubbliche Amministrazioni, non sono statali, e il tetto delle retribuzioni per ogni genere di compenso risulta quindi pari a quello del Primo Presidente della Cassazione, cioè a circa 289.000 euro lordi l'anno. A questo proposito, è forse anche utile che l'interrogante sappia non solo che in numerose società affini a ACTV sia per il settore operativo, trasporti, che per il numero di dipendenti, presidenti e amministratori delegati cumulano la loro funzione con quella dirigenziale, ma anche che quasi sempre la loro retribuzione è superiore a quella percepita dal professor Panettoni, che è di 165.000 euro lordi all'anno. Verifichi l'interrogante i dati, se ritiene, ad esempio di ATAC, Trambus, MetroRoma, Git Torino eccetera, eccetera, eccetera. Altro punto, la funzione auditing all'interno della ACTV era svolta da un solo quadro, giusto? Privo di qualsiasi struttura, cioè quindi era una funzione totalmente inutile, perché non poteva essere svolta da un unico quadro, cioè non era niente. Situazione del tutto anomala, che obbligava comunque ad un radicale riassetto. Il socio di maggioranza, in pieno accordo con il Consiglio d’Amministrazione aveva deciso di procedere in tal senso, cioè nella struttura, nella formazione della struttura auditing, del tutto a prescindere dalla situazione determinatasi in seguito al decreto Lanzillotta. Si allega per questo memoria sull'importanza dell'auditing, un altro allegato. Inoltre, l'indicazione di ripristinare la funzione aziendale di gestione dei controlli amministrativi e dell'osservanza delle procedure aziendali che risponda direttamente al Consiglio d’Amministrazione è stata assunta all'unanimità nell'Assemblea del 17 luglio 2007. Il 18 luglio, recependo tale indicazione, il Consiglio d’Amministrazione ha deciso sempre all'unanimità di affidare al professor Panettoni la dirigenza dell'auditing. L'importanza di tale funzione, anche nell'ambito del trasporto pubblico locale, è testimoniata dalla presenza della stessa in tutte le principali società del settore e sempre essere ricoperta da un dirigente, non da un quadro ma da un dirigente. Altro punto, la retribuzione complessiva del Presidente Panettoni è al momento esattamente la stessa che percepiva prima dell'assunzione del suddetto incarico dirigenziale. Come è noto, la retribuzione del direttore generale è stata invece ridimensionata proprio con il rinnovo del contratto, su indicazione del socio di maggioranza, proprio da quest'Amministrazione. Il fatto, infine, che non sia stato pubblicato nell'attuale bilancio ACTV il ruolo di direzione auditing deriva da una semplice, per quanto deprecabile, negligenza. Si tratta di un ritardo di aggiornamento dei dati e dello stesso sito dell'azienda, tanto è vero che in questo sito non risultava aggiornata nemmeno la formazione del Consiglio d' Amministrazione. Questa è la mia risposta, c'è scritta con tutti gli allegati che citavo.

BORASO - Presidente del Consiglio
Molina, sei soddisfatto dell’intervento?

MOLINA
Grazie, Presidente. No, io non sono soddisfatto e mi duole che siano stati spesi dei denari pubblici per andare a chiedere un parere pro veritate, perché io non so che data porti questo parere, signor Sindaco, però, però vorrei aggiungere… vorrei però aggiungere questo. Non mi pare tenga conto di una recente deliberazione depositata il 5 di ottobre, il 5 di novembre, scusate, della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Lombardia, Presidente Mastro Pasqua, primo referendario relatore dottor Giancarlo Astegiano, di cui adesso andrò a leggere un brevissimo, un brevissimo passaggio, però anticipandolo da questo, dicendo che i tetti ai compensi degli amministratori delle società partecipate dagli enti locali fissati dalla Finanziaria 2007 non ammettono deroghe. Su questa base la sezione lombarda della Corte dei Conti ha bocciato gli stipendi previsti, questo è un caso evidentemente milanese, ma vado a leggere anche per i colleghi Consiglieri che sono in aula quello che dice questa deliberazione nella parte conclusiva. Sia che vi sia stata la comunicazione, sia che l'azionista di riferimento purtroppo abbia avuto comunque conoscenza della situazione che si pone in contrasto con le disposizioni imperative contenute nel comma 725 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, vi è un preciso ed ineludibile obbligo del Comune di attivarsi affinché il compenso degli amministratori, anche dotati di particolari deleghe, venga ricondotto all'interno della previsione legislativa, peraltro ben conosciuta dagli stessi amministratori al momento della loro nomina e che per questa ragione non possono vantare alcun diritto soggettivo, anche in relazione all’imperatività della norma di legge. Ove il Consiglio di amministrazione, che ho appreso ora aver deliberato all'unanimità, non si attivi per ripristinare la situazione conforme a legge si configura una grave violazione idonea ad arrecare pregiudizio non solo alla società, ma allo stesso ente di riferimento, che pertanto dovrà attivarsi nei confronti dei componenti del Consiglio d’Amministrazione, utilizzando tutti gli strumenti previsti sia dal diritto amministrativo che da quello societario. Questo perché l'articolo 2389 del codice civile non trova applicazione, basta leggere la Corte dei Conti. La Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Regione Lombardia segnala al Consiglio Comunale di Milano che la determinazione dei compensi presenta i profili di criticità indicati nella motivazione, invita il Consiglio Comunale ad adottare i possibili interventi correttivi. Oltretutto, ferma questa deliberazione, è una questione, io credo, di… non soltanto giuridica, ma di opportunità politica e anche su questo, veda, l'ha detto lei, signor Sindaco, che si è dovuto trovare questa via affinché si trovasse un compenso congruo per un manager di un'azienda importante come ACTV. Ma quindi è dalle sue stesse parole che si riferisce che c'è stato un ragionamento che in qualche modo surrettiziamente va ad individuare in capo al Presidente della ACTV. Questa funzione di Direttore affinché potesse rimanere parametrato a quello che precedente, a quello che prendeva precedentemente all'entrata in vigore della legge che ho richiamato poc'anzi lo stesso emolumento. Ma che il Presidente di ACTV vada ad occuparsi dell’auditing, oltretutto ho sentito che l’ha approfondito, ma non mi ha ancora spiegato se fosse interna o esterna auditing, che tipo di auditing è? E ancora, l'attività precedente, sa che cosa fa l’auditing all’interno di ACTV? In sostanza era questo funzionario che si occupava, appunto perché è auditing interno, di vedere quali fossero le rimostranze degli utenti di ACTV che mandavano le loro letterine. Non mi pare proprio che si attagli alle competenze del Presidente dell’ACTV che oltretutto ha così tanti altri incarichi importanti, anche per la stessa ACTV a livello nazionale. Per cui, per farla breve, io non sono assolutamente soddisfatto della risposta e vado anche ad aggiungere, che, ripeto, io credo che questo Consiglio Comunale debba essere particolarmente attento, la funzione di indirizzo e di controllo che ci compete, quando in sede di Assemblea dei soci dove, ahimè, mi viene da dire in ACTV abbiamo il 73 %, quindi mi fa molto piacere che sia stata all'unanimità, ma è chiaro che l'azionista di maggioranza assoluta è il Comune di Venezia, con tutto quello che ne può conseguire. Grazie.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 05-12-2008 ore 12:41
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