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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 1470

Venezia, 31 ottobre 2008
 

Al Consigliere comunale Sebastiano Bonzio
All'Assessore Mara Rumiz


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 1470 (Nr. di protocollo 75) inviata il 10-09-2008 con oggetto: Come intende operare l'Amministrazione per risolvere il grave problema delle occupazioni senza titolo aventi ricadute socialmente rilevanti?

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 20-10-2008.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

BORASO - Presidente del Consiglio:
Interrogazione 120, Consigliere Bonzio, come intende operare l'Amministrazione per risolvere il grave problema delle occupazioni senza titolo aventi ricadute socialmente rilevanti. Prego, Assessore.

RUMIZ – Assessore:
Grazie. Innanzitutto do l'informazione relativamente alle occupazioni in Comune di Venezia, che riguardano 40 nuclei in Terraferma e 13 a Venezia insulare. Naturalmente ci sono diverse casistiche. Sono 32 le occupazioni che riguardano gli alloggi classificati non ERP e 5 quelli classificati ERP, 8 nuclei sono composti da una persona, 11 da due persone, 7 da tre persone, 5 da quattro persone, 5 da cinque persone, 1 da sei persone. In 22 nuclei c'è la presenza di minori. I redditi familiari vanno per 20 inferiori ai 10 mila euro, per 12 dai 10 ai 20 mila euro, per 4 dai 20 ai 30 mila euro e uno superiore ai 30 mila euro. Di queste occupazioni 16 nuclei sono ex ospiti, sono le situazioni di ospitalità. Questo è il quadro. In altre Regioni, tipo il Lazio, si è provveduto ad una sanatoria, l'anno scorso è avvenuto. Nel Veneto questo non succede. Devo dire che insieme all'ATER abbiamo costituito un tavolo in cui si esaminano tutte le situazioni meritevoli, diciamo così, di assistenza per la presenza di situazioni di emergenza sociale. In questo caso evitiamo ovviamente di creare situazioni che comunque dovrebbero essere assistite dal Comune. Per quanto riguarda la sanatoria, visto che non compete a noi farla, io sono assolutamente disponibile a verificare se questo Consiglio Comunale intende andare in questa direzione attraverso ordini del giorno o addirittura delibere di iniziativa del Consiglio.

BORASO - Presidente del Consiglio:
Bonzio, se è soddisfatto.

BONZIO:
Presidente, io rubo due minuti sull'argomento che ritengo essere particolarmente interessante. Intanto devo dire che do anche atto, l'ho dato anche in occasione di Commissione, che invece da parte dell'Assessore Rumiz, forse perché memore del suo passato di Presidente del Consiglio, abbiamo sempre la possibilità di avere un rapporto molto aperto e franco, di comunicazione. Mi meraviglia essere giunti alla risposta in Consiglio, perché di solito c'è un rapporto anzi anticipato nella risposta, del quale mi pare giusto dare atto. A parte che chiederei se è possibile avere la distinta dei dati che ci ha letto. Immagino che riguardasse gli alloggi... no, riguarda gli alloggi comunali, riguarda questi numeri che sono abbastanza interessanti, insomma. Devo dire che oggi siamo a fronte di una situazione complicata sotto questo profilo, anche perché veramente anacronistico è il panorama all'interno del quale ci muoviamo. La legge 10 del '96 ha fermato in un'istantanea una società che in buonissima parte non esiste più, cioè, nel frattempo è cambiato il mondo, è cambiata la legge nazionale di riferimento sulla casa, sono cambiati i settori sociali, la composizione sociale stessa. Oggi mi pare del tutto inadeguato il modo in cui si può, dal punto vista della norma, affrontare anche il problema che è sottoposto dall'interrogazione. Assessore, so che con l'ATER c'è la possibilità in questo momento da parte l'Amministrazione di attivare un rapporto un po' più aperto che nel recente passato. Nell'interrogazione chiedevo se non fosse nella volontà dell'Amministrazione quella di arrivare alla composizione di un tavolo al quale partecipino anche le forze sociali, per così dire, che sull'argomento si muovono. Mi parrebbe opportuno. So benissimo che per quanto riguarda gli alloggi ERP, cioè di edilizia residenziale pubblica, la possibilità di procedere a sanatorie non sta in capo all'Amministrazione Comunale. È anche vero che oggi noi ci troviamo a fronte di un notevole patrimonio di alloggi pubblici non ERP, sul quale invece l'Amministrazione potrebbe avere, diciamo, una qualche possibilità in più di manovra e di operare, di procedere non a sanatorie, che non è neanche un termine che mi piaccia molto perché è un po' abusato, ma valutando, appunto, caso per caso alla risoluzione di casi che sono socialmente più rilevanti, molti dei quali sono occupazioni senza titolo di alloggi comunali non derivanti da infrazioni o da violenze, da aperture, scassi e quant'altro, ma semplicemente derivanti da decessi del genitore, che non possono essere sanati in quanto, appunto, il quadro di riferimento è notevolmente cambiato. Un esempio: un figlio che ritorni a casa del genitore dopo cinque anni di assenza, magari perché ha divorziato, non ha più diritto a rientrare a pieno titolo all'interno dell'alloggio e, in caso di decesso, di assenza del titolare dell'assegnazione, questi si trova ad essere un peso e un costo sociale a carico molto spesso dell'Amministrazione che non sa come trattarlo. Secondo me riuscire a mettere in piedi un sistema e anche delle azioni che sappiamo mediare questa situazione, anche a fronte, ripeto, del cambiato spaccato sociale, io credo sia utile. Quindi da parte mia se magari riusciamo anche a ritornare sull'argomento, so che il Presidente Oliboni è sempre molto attento...

BORASO - Presidente del Consiglio:
Porteremo in Commissione certamente, l'argomento è talmente importante che penso che l'Assessore sarà disponibile poi a trattare la questione in Commissione.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 31-10-2008 ore 11:25
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