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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 29

da Assessora Mara Rumiz

Venezia, 13 luglio 2005
n p.g. ........
 

Al Consigliere comunale Sebastiano Bonzio


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Al Presidente della Municipalità di Venezia - Murano - Burano
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 29 (Nr. di protocollo 25) inviata il 20-06-2005 con oggetto: L'emergenza abitativa è sempre più allarmante: la Giunta Cacciari da che parte si schiera?

 

Con riferimento all’interrogazione succitata, non posso che ripetere quanto già comunicato in data 21 giugno,  in risposta all’interrogazione n. 1 del 30 maggio 2005:

“- La casa rappresenta un punto centrale del programma di questa Amministrazione.Il diritto alla casa è, infatti,  parte essenziale dei diritti di cittadinanza e va visto alla luce della crescente precarizzazione del lavoro e delle nuove domande sociali (anche con riferimento alla nuova legislazione regionale in materia di edilizia pubblica), riaffermandone la centralità sia sul piano della riarticolazione delle politiche pubbliche (ruolo della Regione, dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, e dei comuni), sia sul piano della  costruzione delle nuove politiche di spesa e di Welfare a livello locale ed urbano.
In questo quadro vanno potenziate e riqualificate le politiche di intervento indiretto, da orientare principalmente al sostegno del mercato delle locazioni, alla formazione dell’offerta privata, al contrasto delle spinte speculative e dell’illegalità contrattuale e fiscale. E’ la linea d’azione più specificamente finalizzata ‘calmierare’ il mercato a favore dei redditi medi, dei giovani, di chi lavora e studia in città,  che – in particolare in centro storico - dovrebbe integrare un’ offerta privata oggi insufficiente, contribuendo al miglioramento del saldo migratorio sia in relazione ai flussi in uscita, sia in relazione ad una prospettiva di attrazione e di stabilizzazione di quote significative di nuova popolazione.
Più precisamente ci stiamo muovendo per:
- riorganizzare il sistema comunale complessivo, sulla base di tre principi:
1) rafforzamento del ruolo di indirizzo e di controllo del Comune
2) massima trasparenza nelle assegnazioni degli alloggi
3) efficienza nella gestione del patrimonio residenziale affidata ad Abitare Venezia, evitando duplicazioni e farraginosità nel sistema delle manutenzioni
- incremento del patrimonio residenziale pubblico.
Se riusciamo ancora a far fronte all’emergenza abitativa è solo grazie alle politiche abitative degli anni ’90. Nel quinquennio precedente non è stato fatto alcun investimento. E’ assolutamente necessario realizzare nuovi alloggi, pena l’impossibilità di dare risposta ai cittadini già nel prossimo anno.
- mettere a punto politiche che consentano di dare risposta ad una domanda che non è solo dei cittadini più deboli.. Soprattutto a Venezia c.s. va costruita un’offerta rivolta al ceto medio, alle giovani coppie, agli studenti. In questa chiave va interpretato il piano dei 1400 alloggi, presentato dall’Amministrazione precedente.
Assicuro che questa Amministrazione si sta muovendo con grande fermezza per chiedere il ripristino della gradualità degli sfratti. Oltre alle richieste formali rivolte al Prefetto, sono stati presi contatti con la Magistratura, l’Ordine degli Avvocati, le Associazioni della proprietà. Lo stesso Sindaco ha chiesto la convocazione del Comitato per l’Ordine Pubblico per concordare quella gradualità che consenta all’Amministrazione di poter assistere i cittadini sfrattati.”

Aggiungo che in data 28 giugno in un incontro con le Associazioni della proprietà, con le organizzazioni dell’inquilinato e con il Presidente dell’Ordine degli Avvocati si è concordato di inviare al Prefetto l’ennesima richiesta di convocazione del Comitato per l’Ordine Pubblico

Il 30 giugno –- giornata campale, visti i sei sfratti in esecuzione – mi sono recata dalla Dirigente dell’Ufficio Ufficiali Giudiziari – per rinnovare anche a Lei la richiesta di una gestione meno traumatica e più oculata degli sfratti.

Per quanto riguarda il secondo  quesito, faccio presente che il Sindaco stesso mi ha assicurato che la Polizia Municipale non verrà mai impiegata nell’assistenza all’esecuzione degli sfratti.

 

Assessora Mara Rumiz

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 13-07-2005 ore 00:00
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