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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 165

da Assessore Sandro Parenzo

Venezia, 24 novembre 2005
n p.g. ........
 

Al Consigliere comunale Claudio Borghello


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VI Commissione
Al Presidente della Municipalità di Mestre - Carpenedo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 165 (Nr. di protocollo 139) inviata il 07-11-2005 con oggetto: Indirizzi per la programmazione teatrale.

 

In relazione all’interrogazione relativa all’oggetto, nel prendere atto di quanto esposto, fornisco i seguenti chiarimenti:
Nella maggior parte dei comuni capoluogo di regione italiani esiste un teatro stabile e un circuito comunale di teatri (Milano, Napoli, Roma; Padova, ecc.).

I teatri stabili grazie ai finanziamenti statali e degli enti locali garantiscono una propria produzione mirata prevalentemente ad un loro circuito tra teatri stabili che sicuramente non può esaurire tutta la domanda e l’offerta di spettacolo a livello locale e nazionale differenziato tra danza, prosa, teatro per ragazzi, ricerca.
E’ quindi normale e auspicabile garantire un’offerta più articolata e completa anche attraverso soggetti diversi proprio per assicurare il pluralismo della produzione e della distribuzione dello spettacolo dal vivo.

Il Comune di Venezia è socio del teatro stabile del Veneto con il Comune di Padova e la Regione del Veneto e lo è anche dal 1995 del circuito regionale Arteven così come la Regione, la Provincia e altri circa cinquanta comuni del Veneto.
Il circuito teatrale regionale Arteven ha come finalità la distribuzione di spettacoli, la promozione e la diffusione del teatro, della cultura e l’assistenza agli enti locali per la progettazione e la realizzazione di manifestazioni nonché l’assistenza anche per la gestione di teatri o di spazi culturali.

Dal giugno 2004 Arteven può produrre e contribuire a produrre o cooprodurre spettacoli di prosa o di danza.

La produzione dello spettacolo “Nina no far la stupida” rientra tra gli obiettivi di diffusione del teatro ed è tra le attività consentite. Solo il presidente e il vicepresidente del circuito presentano incompatibilità con l’esercizio delle attività di spettacolo mentre queste sono permesse per tutte le altre cariche.

Il cartellone del Toniolo, teatro a gestione comunale, ha ottenuto in questi ultimi anni lusinghieri risultati, aumentando nelle ultime due stagioni addirittura del 40% il numero dei propri abbonati, nonostante i restauri del teatro abbiano ridotto la durata del periodo di apertura al pubblico.

Il cartellone viene costruito tramite la collaborazione tra i responsabili della programmazione teatrale dell’amministrazione comunale e Arteven sulla base dell’analisi dei risultati delle precedenti stagioni sia dal punto di vista culturale che da quello economico.

Viene valutata l’offerta di spettacoli di giro e selezionata una stagione parametrata ai costi sostenibili, alla qualità dei contenuti culturali e alla quantità dei risultati attesi.

Il servizio Teatro e Spettacolo dell’amministrazione controlla e valuta mediante il coordinamento delle attività e una rilevazione costante di tutti i dati dai quali è poi possibile trarre opportune considerazioni per la costruzione dei successivi programmi.

Il Teatro Toniolo di Mestre, il principale teatro del circuito comunale, ha sempre sostenuto, all’interno delle rassegne, la produzione di alcuni spettacoli che potevano essere valutati significativi per il territorio o per dare loro la possibilità di “sfruttare” il prestigio che via via il luogo (Toniolo) stava conquistandosi nel panorama veneto e quindi poter essere apprezzati fuori dai confini.

Nel tempo il Teatro, nelle diverse forme proposte dalle produzioni, ha sostenuto la messa in scena del “Milione” di Marco Paolini nel 1997 attraverso un cachet che permettesse la partenza della compagnia; nella stagione 2000/2001 ha sostenuto la Compagnia Cafè Sconcerto portando tutti gli abbonati dei cinque turni ad assistere allo spettacolo gratuitamente e permettendo lo sbigliettamento per cinque sere; nella stagione 2003/2004 con le stesse modalità (far vedere al pubblico degli abbonati uno spettacolo che forse non avrebbero mai scelto se non inserito nel contesto di una rassegna in abbonamento) lo spettacolo prodotto dal Teatro del Parco per il Teatro del Lemming con “l’inferno dei ragazzi”; nella stagione 2004/2005 inserendo nel cartellone la Compagnia veneziana “Le Amarateghe” sostituite poi su richiesta della stessa produzione dalla Compagnia, sempre di Venezia, Vortice con “Clitennestra”.

Per un Ente Locale la strada della coproduzione non può essere esercitata completamente, trattandosi di “impresa economica” che prevede profitti e perdite. Si è ritenuto però di dover sostenere nelle diverse modalità e all’interno di un cartellone che ha acquistato prestigio grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici e privati qualche novità o qualche spettacolo bisognoso di incoraggiamento per l’avviamento per poi autonomamente inserirsi nei circuiti regionali o nazionali. Anche quest’anno si è individuato nello spettacolo “Nina, no far la stupida” uno spettacolo sostenibile poiché contenente le caratteristiche di una grande iniziativa territoriale che coinvolge con i loro investimenti i tre Enti della Prosa regionale più importanti del Veneto e cioè Teatro Stabile (soggetto pubblico), Arteven (soggetto privato ad iniziativa pubblica che tra l’altro gestisce a rischio di impresa le rassegne dal 1996 senza aver mai prodotto deficit) e Teatri spa (soggetto privato). Tutti gli artisti impegnati nelle diverse funzioni (sono oltre trenta le persone che lavorano al progetto con prevalenza di giovani tra attori, tecnici, scenografi, costumisti, costruttori, ecc..) hanno inoltre la caratteristica, non secondaria, di essere tutti di provenienza veneta e veneziana. Si tratta quindi di una iniziativa culturale senza precedenti che richiede un grande sforzo economico garantito dalla serietà degli interlocutori che si sono messi insieme per l’operazione e che stanno di fatto innescando così l’inizio alla tanto auspicata compagnia del Teatro Veneto. Arteven che è il soggetto di produzione esecutiva ha inoltrato a diversi Enti Locali una richiesta di sostegno (qualcuno ha già risposto positivamente) per l’iniziativa già alla fine del 2004 illustrando il progetto per la stagione 2005/2006. Agli Enti possessori di teatri ha ovviamente chiesto anche l’ospitalità dello spettacolo nei cartelloni mentre la Regione Veneto ha aderito al progetto nel suo complesso e per tutto il territorio di competenza.

In attesa di perfezionare l’iter per il contributo era stato previsto di ospitare lo spettacolo all’interno del cartellone del Teatro Toniolo. Il contributo diretto al sostegno della produzione porterà all’azzeramento del cachet previsto per la sola esecuzione in rassegna.

Poiché Arteven organizza la rassegna tramite la formula del consuntivo a fine stagione, le maggiori entrate che diminuiscono il deficit previsto, sommate agli incassi e alla quota di partecipazione finanziaria di Arteven stessa, porteranno ad evidenziare un avanzo da reinvestire nell’organizzazione della prossima stagione teatrale.

Si tratta quindi da una parte di una operazione culturale che porta benefici al sostengo della produzione teatrale regionale e dall’altra un valore economico.

Un’analoga operazione è stata programmata nella stagione 2004/2005 con la messa in scena de “Le Baruffe Chiozzotte” che ha avuto come costo € 7.700 (quale cachet) ed ha generato ricavi pari a € 10.429,22 (quale incasso) sempre all’interno della nostra stagione di teatro.

Nel rimanere comunque a disposizione per tutte le necessarie ulteriori informazioni, colgo l’occasione per porgere i migliori saluti.


 

Assessore Sandro Parenzo

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 24-11-2005 ore 00:00
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