Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Gruppi consiliari > Liga Veneta - Lega Nord Padania > Iniziative e appuntamenti > Finanziaria, prodi pinocchio, capo del governo romano, boicotta Venezia e la giunta amica guidata da cacciari
Contenuti della pagina

Liga Veneta - Lega Nord Padania - Iniziative e appuntamenti

Logo Finanziaria, prodi pinocchio, capo del governo romano, boicotta Venezia e la giunta amica guidata da cacciari

 


Mozione del gruppo consiliare liga veneta lega nord padania contro la manovra finanziaria per il 2007 presentata dal Governo dell’Unione.


Premesso che:
• il Consiglio dei Ministri, in data 29 Settembre 2006, ha approvato la manovra finanziaria per il 2007, che nei prossimi giorni inizierà il suo iter legislativo in Parlamento;
• tale manovra ha immediatamente suscitato forti critiche, provenienti, oltreché dall’opposizione, da svariati settori della società civile, come le associazioni imprenditoriali (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato) e le associazioni dei consumatori;
• al contrario, il consenso più convinto è stato espresso dalle confederazioni sindacali appartenenti alla Triplice, in particolare dal Segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, il quale ha affermato che “è la Finanziaria che chiedevamo”.


Premesso altresì che:
• moltissimi amministratori locali, in quota sia al centro-destra che al centro-sinistra, non escluso il sindaco di Venezia si sono dichiarati contrari a quanto previsto nel testo, in particolar modo per le norme relative agli Enti Locali;
• nessuna risorsa è stata devoluta alla Legge Speciale per Venezia mentre molte risorse sono state devolute a Roma, con particolare riferimento alla festa del cinema finanziata invece in concorrenza sleale e contrapposizione con quella del Lido di Venezia.
• agli Enti Locali vengono tolti 4 miliardi imponendo loro la scelta tra la riduzione di servizi importanti e l’aumento di imposizione fiscale.
• c’è una parte della Finanziaria che deve essere assolutamente cambiata altrimenti si rischia di bloccare la ripresa economica, soprattutto al Nord.


Considerato che:
• entrando nel merito della manovra, compaiono rilevanti tagli alle risorse spettanti agli Enti Locali, quantificati in 4,3 miliardi di Euro;
• per sopperire a questa minore disponibilità finanziaria, gli Enti Locali saranno costretti a programmare pesanti inasprimenti fiscali a carico dei cittadini, previsti proprio nella manovra, fra i quali si segnalano:

- aumento della compartecipazione Irpef per i Comuni (art. 7): viene aumentata l’aliquota di compartecipazione addizionale comunale, che passa allo 0,8 %;
- imposta di scopo (art. 8): tassa comunale finalizzata ad ottenere un contributo da parte dei cittadini per realizzare nuove infrastrutture nel territorio di riferimento;
- contributo comunale di ingresso e soggiorno (art. 9): i Comuni potranno istituire un contributo (fino a 5 Euro al giorno) dovuto dai soggetti non residenti che prendono alloggio in strutture turistiche.


Considerato altresì che:
• l’aumento della pressione fiscale, previsto all’art. 3 (Irpef) della Finanziaria, sui cittadini, appare quanto meno ingiustificato proprio nel momento in cui si sta manifestando una certa ripresa economica;


Rilevato che:
• il tessuto economico e produttivo del Paese abbisogna di investimenti che, molto spesso, vengono reperiti con il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), da sempre una importante fonte di autofinanziamento per le imprese (in particolare piccole e medie);
• il Governo Prodi sta vanificando quanto realizzato dal precedente esecutivo relativamente al TFR, che viene trasformato in una voce di entrata nel bilancio dell’INPS, attuando un vero e proprio “esproprio proletario” da parte dello Stato e mettendo, così, in ginocchio il Nord, ovverosia la parte più produttiva del Paese.


Questo Consiglio Comunale
impegna la Giunta:
• ad esprimere la propria completa disapprovazione nei confronti di una manovra economico-finanziaria devastante per il Paese, per i suoi cittadini e per le sue amministrazioni locali;
• ad invitare il Governo a ritirare questa manovra finanziaria, presentandone una più equa e tale da favorire il reale sviluppo del Paese;
• a formalizzare tale disapprovazione inviando il presente atto al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti delle Camere e ai Capigruppo parlamentari.

Prof. Alberto Mazzonetto

 
 
Pubblicato il 18-10-2006 ore 00:00
Ultima modifica 20-01-2009 ore 14:34
Stampa