Premesso che:
• La Torre è un simbolo di notevole valenza per la tradizione storica di Mestre, sia di quando Mestre era legata alla Repubblica Serenissima di Venezia, sia di quando Mestre era Comune Autonomo.
• Il recupero del centro storico della Terraferma non può non vedere la liberazione della Torre nel suo insieme, dal negozio Cel-Ana, all’immobile Tessar alla scala giustapposta da poco, monumento , mostro, simile agli ecomostri di Bari.
• Per quanto riguarda la scala, architettonicamente non trovo alcun possibile connubio con la struttura della Torre, ma una mal riuscita giustapposizione, storica e culturale e non si capisce come la sovrintendenza abbia consentito tale scempio dal punto di vista dell’assetto architettonico della Torre e dell’immagine della città.
• La scala appoggiata alla Torre è inagibile ai portatori di handicap, moderno esempio di “barriera architettonica programmata”, e segno evidente di quante negligenze e scarsa sensibilità sia ancora corroborato il moderno progettare.
Tutto ciò premesso.
Il Consiglio invita la Giunta a deliberare l’abbattimento della scala appoggiata alla Torre di Mestre.
29/06/06
Il capogruppo
Alberto Mazzonetto