L’Amministrazione Comunale ha avviato la realizzazione di Amministrare 2.0, ossia l’applicazione dei concetti della partecipazione, condivisione e collaborazione proprio del Web 2.0 alla Pubblica Amministrazione allo scopo di innovarla e trasformarla - cito dal comunicato stampa diramato dal Comune di Venezia in occasione della presentazione tenutasi presso il Future Center delle Telecom lo scorso 10 marzo 2008 – in “una rete sociale fatta di partecipazione attiva e dinamismo interattivo, tenendo il passo con un processo irreversibile che è in atto a livello globale.”
Piattaforma ideale di questa "rivoluzione" è l'open source, che consente l'utilizzo in rete di software e la condivisione del dato in un formato libero da schemi proprietari.
Tale approccio può permettere l’instaurazione di una nuova cooperazione tra cittadini ed enti pubblici, rendendo concreto l’obiettivo della sussidiarietà orizzontale, solo se effettivamente al centro di tale progetto si colloca il cittadino inteso come individuo portatore di diritti, e non un cliente portatore di doveri, in quanto primo, vero ed effettivo azionista di riferimento di tutti i processi innovativi.
Amministrare 2.0 è un progetto realizzato dal Comune di Venezia con risorse pubbliche tramite un’azienda, Venis s.p.a, a completo capitale pubblico, con controllo di maggioranza in capo allo stesso Comune di Venezia per 75,1%.
Considerato che
In virtù sia dei finanziamenti pubblici che ne permettono l’attuazione sia della filosofia open source che ne è alla base, Amministrare 2.0 e Cittadinanza Digitale, il progetto complementare per la realizzazione della connessione digitale del territorio comunale, così come le conoscenze e le competenze che grazie a questo ad ogni livello vengono a strutturarsi, sono di proprietà pubblica e, pertanto, l’accesso gratuito alla rete non possa essere considerato un “regalo” ai cittadini veneziani, come riportato nel sito della Venis s.p.a., ma un servizio pubblico che spetta di diritto ai cittadini residenti, così come gratuita deve essere la distribuzione della conoscenza ad altri enti pubblici allo scopo di estendere la filosofia si Amministrare 2.0.
Tale elementare concetto, nell’epoca del neo liberismo, suona blasfemo, per cui conoscenze e competenze nate in ambito pubblico grazie a risolse pubbliche vengono distribuite a pagamento, tramite un intermediatore privato o semiprivato, ad altri amministratori o dirigenti pubblici inviati in missione dai loro enti con risorse pubbliche, come nel caso del corso di formazione, al quale il Vicesindaco Michele Vianello parteciperà in qualità di docente, “Amministrare 2.0. nuovi paradigmi per la progettazione di sevizi on line”, organizzato da Nuova PA a Roma il prossimo 22 aprile (si veda al seguente indirizzo internet: http://www.nuovapa.it/db_formazCalseminScheda.asp?sg=255)
Tutto ciò premesso e considerato, si interpella il Sindaco per sapere:
1) Quali saranno gli effettivi servizi offerti ai cittadini veneziani a seguito della realizzazione dei progetti Amministrare 2.0 e Cittadinanza Digitale, quali le condizioni economiche sono previste per i residenti e i non residenti, i tempi di avvio del servizio e le funzionalità offerte, anche per permettere ai cittadini di valutare eventuali disdette ai provider cui oggi si rivolgono, così da evitare esborsi o pagamento di penali;
2) Se ritenga eticamente e politicamente corretto che il Vice Sindaco partecipi in qualità di docente al corso di formazione a pagamento “Amministrare 2.0. nuovi paradigmi per la progettazione di sevizi on line”, in programma a Roma il prossimo 22 aprile, organizzato dalla NuovaPA;
3) Se sono previsti compensi per l’attività di docenza di cui al punto 2);
4) Se non ritenga opportuno invitare il Vice Sindaco a retrocedere da tale incarico ed invitarlo, in ragione della proprietà pubblica del progetto Amministrare 2.0, a programmare degli incontri gratuiti rivolti alle pubbliche amministrazioni per diffondere le esperienze fin qui maturate dal Comune di Venezia nell’ambito del rapporto tra Web 2.0 e pubblica amministrazione per la definizione di nuovi servizi e modelli organizzativi.