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Verdi - Città Nuova - Il punto di vista di Giuseppe Caccia

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CHIMICA: VERDI PREOCCUPATI PER AMBIGUITA' MONTEFIBRE E SOLVAY

"VOGLIONO RIPORTARE A MARGHERA SOSTANZE NOCIVE E PERICOLOSE"

 

 

Mentre a Roma si svolge oggi un ulteriore incontro del Tavolo nazionale sulla chimica, il capogruppo dei Verdi nel Consiglio comunale di Venezia Beppe Caccia denuncia "con grande preoccupazione, l'ambiguità delle dichiarazioni", rilasciate ieri dai rappresentanti delle imprese Montefibre e Solvay e dal capo della segreteria tecnica del Ministero per lo Sviluppo economico Raffaldini.

"Quando sentiamo parlare della domanda di garanzie per le autorizzazioni da parte di Montefibre e Solvay, vengono i brividi. Risulta infatti che le autorizzazioni richieste da parte delle due imprese chimiche prevedano la realizzazione di due nuovi impianti: uno per la produzione di acrilonitrile da parte di Montefibre, ed uno per la produzione di acido solforico da parte di Solvay.

Il primo, tanto per capirsi, è un composto di cianoetilene 2-propenenitrile vinil-cianuro, un liquido irritante, infiammabile, tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle, un cancerogeno scientificamente accertato. Il secondo è notoriamente un corrosivo ed un ustionante, a rischio di incendio ed esplosione.

Siamo alle solite: le imprese vogliono approfittare, con la fuga di Dow Chemical, di una difficile situazione di passaggio per far entrare di nuovo a Marghera, dalla finestra, quella chimica sporca che faticosamente si sta cercando di far uscire dalla porta. Il via libera a costruire nuovi impianti per la produzione di sostanze pericolose e nocive rappresenterebbe un rischio in più per i lavoratori e la popolazione, servirebbe solo a risolvere problemi di stoccaggio e movimentazione delle industrie e non creerebbe affatto un solo posto di lavoro in più.

Per questo la risposta delle istituzioni agli appetiti delle industrie chimiche deve essere chiara e netta ad ogni livello, in particolare da parte del governo centrale: benvenuti nuovi investimenti a patto che non costituiscano un pericolo ritorno al passato."

 

 

Venezia, 27 settembre 2006

 
 
Pubblicato il 17-10-2006 ore 00:00
Ultima modifica 11-01-2009 ore 02:27
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