Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Gruppi consiliari > Verdi - Città Nuova > Consiglieri comunali > Giuseppe Caccia > Il punto di vista di Giuseppe Caccia > ALTOLA' A NUOVE CENTRALI INQUINANTI A PORTO MARGHERA
Contenuti della pagina

Verdi - Città Nuova - Il punto di vista di Giuseppe Caccia

Logo ALTOLA' A NUOVE CENTRALI INQUINANTI A PORTO MARGHERA

 

"ATTENZIONE ALLA LOGICA DELLO SFRUTTAMENTO

DEL NOSTRO TERRITORIO"

DAI VERDI UN ALTOLA' A NUOVE CENTRALI INQUINANTI A PORTO MARGHERA

 

 

Il capogruppo dei Verdi nel Consiglio comunale di Venezia, Beppe Caccia, interviene alla vigilia dell'importante confronto a Roma sul futuro di Porto Marghera, in merito alle richieste da parte di Eni, Polimeri Europa e di altre società dell'autorizzazione a realizzare nuove centrali nell'area:

 

"Voglio segnalare al Sindaco le trappole che si annidano nelle pieghe dell'accordo con Eni, ministero per le Attività Produttive e sindacato, e che rischiano di rientrare dalla finestra del Tavolo nazionale sulla chimica: lo spauracchio della 'questione energetica' viene strumentalmente agitato da quelle stesse imprese che hanno fatto il bello e, soprattutto, il cattivo tempo nel polo industriale con i risultati che ben conosciamo.

Le centrali per la produzione di energia elettrica a Porto Marghera, alcune delle quali ormai obsolete, sono tra i maggiori contributori di PM10 e altri inquinanti nell'atmosfera. Allo stesso tempo il mercato liberalizzato dell'energia è un colossale business in cui le industrie della chimica vogliono entrare, indipendentemente dal mantenimento delle proprie attività produttive. 

Ciò non può avvenire, ancora una volta, a spese della salute di lavoratori e cittadini: in questa partita vediamo riproporsi, uguale a se stessa, una vecchia logica di sfruttamento indiscriminato del nostro territorio, senza alcuna prospettiva di sostenibilità.

Chiediamo perciò al Sindaco di non sottoscrivere alcun via libera a nuove centrali, sia all'interno della Raffineria Eni, sia nell'area del Petrolchimico, senza che sia esplicitamente prevista la contestuale chiusura di impianti obsoleti esistenti e senza che sia accuratamente verificato un effettivo miglioramento nel bilancio delle emissioni inquinanti nell'aria.

I nostri polmoni hanno, come si suol dire, già dato. E le statistiche epidemiologiche relative all'incidenza di patologie delle vie respiratorie nel nostro territorio stanno, tragicamente, a testimoniarlo."

 

 

Venezia, 19 settembre 2006

 
 
Pubblicato il 17-10-2006 ore 00:00
Ultima modifica 11-01-2009 ore 02:24
Stampa