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Partito Democratico - Il punto di vista di Daniele Comerci

Logo PERCHE’ VENDERE LE QUOTE IN SAVE?

 

La decisione della Provincia di Venezia di vendere le azioni Save è una decisione che rispetto ma che personalmente non condivido. Lo stesso varrebbe se lo facesse il Comune di Venezia, in tal caso la esprimerei anche con un voto negativo. Non entro nel merito della decisione, faccio solo notare che indebolire ulteriormente la presenza pubblica in Save, non mi sembra una buona idea. Ricordiamoci che stiamo parlando non di una qualunque azienda presente nel territorio veneziano ma di un aeroporto fra i più importanti d’Italia, passato in pochi anni da una gestione pubblica a una privata, grazie ad un patto intercorso fra la Regione Veneto e i privati. Una questione ancora aperta sulla quale pende un ricorso al Tar del veneto, un’indagine della Corte dei conti “su un presunto danno erariale provocato dalla cessione di quote pubbliche”, nonché l’apertura di una nuova inchiesta della Procura veneziana. Capisco le ragioni economico-finanziare che hanno indotto la Provincia di Venezia a prendere questa decisione ma la ritengo “inopportuna” per la stessa prospettiva dello scalo veneziano.

E vero che allo stato delle cose avere il 12,22 % oppure 8,94 % poco cambierebbe dal punto di vista della gestione e del controllo dello scalo veneziano, ma indebolire ulteriormente l’azionariato pubblico, si rinuncia definitivamente a questa “eventuale” possibilità. E visto che non sappiamo come andranno a finire le indagini in corso, perché anticipare delle iniziative che potrebbero risultare “irreparabili”. E poi non vi pare contradditorio aver correttamente criticato la Regione Veneto per la rottura del patto di sindacato che ha determinato il controllo di Save in mano private se poi , nella sostanza, con queste dismissioni si fa altro che rafforzare questa posizione. Sarebbe stato utile anche una preventiva valutazione con l’amministrazione Comunale di Venezia. L’aeroporto di Tessera assieme al Porto hanno un ruolo troppo importante per lo sviluppo e la crescita dell’intera economia della città , perché questa sia lasciata, nelle sole mani private e al solo loro “legittimo” interesse. Per come la vedo l’aeroporto dovrebbe “tornare” in mano pubblica altro che vendere le quote? Mi auguro che la Provincia ci ripensi.

 
 
Pubblicato il 11-08-2008 ore 00:00
Ultima modifica 11-01-2009 ore 01:11
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