Il dibattito in corso sulle candidature regionali soprattutto nel centrosinistra, rischia di avere effetti “negativi” anche sul Comune di Venezia e sulla candidatura dell’avv. Giorgio Orsoni, una candidatura, è bene ricordarlo, nata con un preciso obiettivo politico: quello di coinvolgere direttamente l’Udc nella futura maggioranza di Ca’Farsetti. Un obbiettivo per nulla scontato e che non è detto che si realizzi; in tal caso la candidatura di Orsoni perderebbe di significato politico, in quanto verrebbe meno la ragione stessa della sua scesa in campo.
Ed è curioso che circoli voce di una grande lista civica di centro magari con l’obbiettivo di azzerare le primarie. Se ciò si verificasse ci potrebbero essere altre candidature più adatte a rappresentarla. Attenzione perché questo potrebbe diventare un ulteriore problema per il centrosinistra ma soprattutto per il Pd: se Orsoni vincesse le primarie e l’Udc decidesse di correre da sola magari con una lista di centro, in questo ipotetico scenario (che poi tale non è), il centrosinistra avrebbe potuto mettere in campo candidati più rappresentativi oltre che più conosciuti al grande pubblico, che potesse tenerlo unito.
In questa generale incertezza ho preferito scegliere un candidato di esperienza e di competenza qual è la candidatura di Laura Fincato, un candidato che più degli altri può rappresentare l’insieme del centrosinistra, evitando un’insanabile spaccatura con il rischio serissimo di perdere il Comune.
Ho già detto che avrei preferito una semplificazione tra i candidati Fincato e Orsoni ma pare difficile che ciò avvenga perché nessuno vuole fare un passo indietro, e dal momento che devo scegliere, scelgo la continuità programmatica con questa amministrazione e il candidato che meglio può rappresentarla: cioè Laura Fincato. Questa mia scelta non cambia nulla nei confronti del Sindaco Massimo Cacciari che ha tutta la mia stima e il mio incondizionato appoggio; la penso un po’ diversamente sulla scelta del suo successore.
Lo voglio ribadire per l’ennesima volta: solo Massimo Cacciari era il sindaco che poteva succedere a se stesso, evitando in questo modo queste inopportune primarie, che rischiano di produrre nel centrosinistra una pericolosa frattura con il rischio, ripeto, di perdere il Comune