GALAN : IMPEDIRE ALLA LEGA DI VINCERE SI PUO’
La questione veneto ribalzata prepotentemente alle cronache nazionali dopo la spartizione e la designazione di un leghista ( Luca Zaia ) come prossimo governatore del Veneto, sta mettendo in fibrillazione il Popolo della Libertà della nostra regione, ma soprattutto le coscienze di molti veneti che non vogliono essere governati da un partito o movimento che si voglia, le cui caratteristiche politiche e culturali contrasta nettamente con la loro storia e le tradizioni della loro terra. Una scelta vista da molti come una “sciagura” che tutti a parole vogliono evitare ma che “nessuno” pare concretamente intenzionato a mettere in atto, almeno di una clamorosa rottura, con i vertici nazionali. Qui il tanto citato soldato Galan deve decidere se essere “salvato” oppure accettare il tradimento romano. Spetta soltanto a lui questa importante e interessante decisione. Questo significa prospettare e costruire da subito un progetto politico alternativo , con pezzi di Forza Italia e Unione di Centro, ma per vincere anche con una parte significativa se non tutta del Pd. Un progetto fattibile e politicamente sostenibile se pur in via temporanea, sorretto da una comune motivazione, non consegnare il veneto alla Lega. Perciò oltre alla giusta e condivisibile indignazione serve uno scatto di orgoglio in nome di quel Nord-Est proprio da Galan più volte esaltato e impersonificato. Mai come in questo caso il centralismo romano è stato così pesante ed invasivo in barba ai principi tanto cari alla Lega Nord dell’autonomismo e del federalismo. Galan chiami subito a raccolta personalità come Cacciari , Costa , Treu , Dellai, Pupato ecc.. ed apra un serrato confronto politico e programmatico. Sono convinto che una lista civica con queste caratteristiche e personalità vincerebbe la sfida contro la Lega e aprirebbe nuove prospettive politiche all’insegna di un autentico federalismo.