Sebbene il centrosinistra a Venezia , nonostante la sconfitta alle recenti provinciali mantenga “intatta” la sua forza per ricandidarsi alla guida della città, sarà bene non illudersi troppo e non dare per scontata una partita che è tutta da giocare. Se si sbaglia candidato Sindaco rischiamo seriamente di perdere. I presunti candidati apparsi in questi giorni sulla stampa locale sono a tal proposito poco incoraggianti. Venezia non è un comune qualsiasi nel panorama politico nazionale esso ha un peso e un significato che travalica i confini nazionali. Il Sindaco di questa città non può essere uno qualunque, o frutto di un mediocre compromesso politico, ma una personalità che abbia rilievo e statura nazionale. Perdere anche questo comune sarebbe davvero una caporetto politica non solo per il Pd ma per tutto lo schieramento di centrosinistra già duramente colpito. Questo ci impone molta cautela ed attenzione sulla scelta del futuro candidato Sindaco evitando di partorire all’ultimo momento candidature di facciata o di rottura o espressione di una “maggioranza”congressuale. Il futuro candidato Sindaco dovrà avere indiscusse qualità di leader e una spiccata e riconosciuta autorevolezza oltre che la necessaria competenza, condizione indispensabile per poter riprovare a vincere. All’oggi non vedo nel centrosinistra veneziano una figura vincente con questo profilo, se non quella di Massimo Cacciari, l’unico che può ancora “garantire” la vittoria fin dal primo turno. Qualcuno commenterà ironizzando alla stima e alla mia simpatia per Cacciari, ma non è così, la verità (purtroppo) che non c’è un candidato che abbia questo spessore e questo consenso popolare, questo è un grosso problema visti i risultati elettorali di questo anno e mezzo. Il mio auspicio ovviamente che da qui alla conclusione di questa amministrazione possa emergere una figura di spicco, dato che l’attuale Sindaco ha più voltedetto che non sarà della partita, e sarei ben lieto di essere smentito, ma ho l’impressione che non sarà così. La realtà non si può ne mistificare e neppure nascondere, conosciamo un po’ tutti il quadro che abbiamo di fronte a noi, dall’altra parte stiamo parlando di Venezia e non di un comunello qualsiasi, una città con una storia millenaria alle spalle piena di arte e cultura non può essere amministrata ne governata da chiunque. Ecco perché da molto tempo insisto sulla riconferma dell’attuale Sindaco di Venezia, perché la sua personalità e la sua autorevolezza nonché la sua immensa cultura questa città ne ha davvero ancora bisogno. Noto in alcuni dirigenti locali del Pd molta ambiguità su questa vicenda del Sindaco alcune dichiarazioni sono palesemente ridicole si cerca di impostare la questione sulla necessità di avviare un nuovo ciclo amministrativo e una nuova classe di amministratori perché taluni di questi forse temono un ripensamento dell’attuale Sindaco. Ma non hanno capito che potrebbe non bastare a sei mesi dal voto e tutto ancora da decidere un rinnovamento di facciata, magari “pilotato” con le primarie.