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Partito Democratico - Il punto di vista di Patrizio Berengo

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Leggendo i giornali in questi giorni con riferimento alla chiusura dell'impianto TDI da parte della multinazionale americana DOW e delle "drammatiche conseguenze" per tutto il Petrolchimico di Marghera vorrei uscire dal "mucchio" di tutti quelli che suonano campane a morto per la nostra zona Industriale e provare a valutare il bicchiere mezzo pieno.

Il primo buon risultato l'ha già acquisito il Sindaco Cacciari al quale è stato garantito dal dr. Scaroni (numero uno dell'ENI e perfetto conoscitore di Porto Marghera) che in caso di dismissioni della Dow, il personale verrà tutto riassorbito dall'ENI garantendo ai lavoratori e alle famiglie un futuro più sicuro, cosa questa di primaria importanza!

Il secondo buon risultato potrebbe essere a favore di tutti i cittadini del comune, i quali potranno tirare un sospiro di sollievo per la chiusura del TDI e quindi per la messa al bando del Fosgene, gas pericolosissimo, che ha spinto psicologicamente (anche a causa del brutto incidente del 2002 ) gran parte della nostra comunità a votare sul questionario di Luglio contro la chimica a Marghera.

Terzo risultato è la ri-entrata in gioco dell'ENI nel settore petrolchimico a Porto Marghera. Questo è il vero evento importante, perché in contro-tendenza con la politica di dismissioni e di "spezzatini" fin qui fatta da ENI.

Si è messa in moto una partita importantissima nel nostro territorio: la trasformazione e la reindustrializzazione, sotto la regia dell'ENI, del vecchio sito industriale che dovrà rimanere sito DI INTERESSE NAZIONALE, altrimenti a rischio di eutanasia!

L'ENI, dopo la riorganizzazione e la messa in sicurezza degli impianti, dovrebbe investire nell'area in nuovi impianti (dicloroetano in primis) in nuove tecnologie con nuovi prodotti spingendo sulla ricerca e l'innovazione. Questa dovrebbe essere, secondo me, la "Mission" dell'ENI a Porto Marghera. Non bisogna perdere altro tempo e soprattutto non bisogna perdere le opportunità fin qui faticosamente costruite, mi riferisco all'ampliamento del cantiere navale di Fincantieri, all'incremento di tutte le attività portuali, alla nascita di un'importante area per la Logistica e soprattutto alla realizzazione di un Distretto per l'energia pulita e alternativa.

Marghera dovrebbe diventare il centro di riferimento in Europa meridionale di ricerca, di sperimentazione e di commercializzazione dello IDROGENO. Ben venga quindi la centrale sperimentale dell'ENEL ad Idrogeno, ben vengano tutte quelle iniziative che trasformassero il nostro territorio da "pesante insediamento industriale" a sito tecnologico all'avanguardia di prodotti e di energia non inquinanti! Ben vengano investimenti che permettessero ai centri abitati del nostro Comune di avere dei vantaggi economici e risparmi energetici che vadano a compensare i disagi patiti per essere a ridosso alla zona industriale (penso al teleriscaldamento delle centrali ENEL e a risparmi sulla bolletta!). Questo percorso "obbligato" per la sopravvivenza dell'industria a Venezia deve andare "oltre la chimica" e deve avvenire con l'appoggio bi-partizan di tutte le forze politiche e di tutta la comunità.

Mi auguro di poter vedere almeno l'avvio di questo percorso e di pari passo veder iniziare l'attività di bonifica che certamente creerebbe fiducia nei nostri concittadini e nuove opportunità per altre attività industriali.

 
 
Pubblicato il 31-08-2006 ore 00:00
Ultima modifica 10-01-2009 ore 23:10
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