Nel mondo di Piccionlandia due eminenti politici il signor Pic ed il signor Cioni, evidentemente con le sembianze di uccello e quindi anche con la testa simile a quella di uccello, discutono sulle conseguenze di una direttiva emessa alcuni mesi prima per risolvere il problema dell'inquinamento. Pic si lamenta del fatto che nelle vicinanze del suo nido vivono insediamenti umani. Gli uomini sono, quella specie di animale chiassoso e confusionario, che tanti malanni hanno causato alla natura, sui quali pende un'ordinanza che ha vietato di dar loro da mangiare, perché erano ormai troppi, ed avevano inquinato a dismisura aria, acqua e terra.
Questi esseri inferiori, però, potevano acquistare cibo nel mercato clandestino, contare sulla generosità di vecchie piccione rimaste purtroppo vedove e di piccioni naturalisti che, pur ritenendo l'uomo il più pericoloso degli animali, con spirito di solidarietà animale, davano loro da mangiare disattendendole direttive dell'ordinanza. Per cui la loro soppressione andava a rilento.
Sotto il nido del signor Pic si sentivano lamenti sempre più stridenti di piccoli umani che non dormivano la notte per i morsi della fame; non solo, gli elementi adulti meno forti, malnutriti, risultavano ammalarsi sempre più e talune malattie contagiose, anche per i piccioni, si stavano sempre più diffondendo. Certo che per il signor Pic doveva essere una bella seccatura averli sotto casa e dover rispondere come politico agli altri uccelli sul problema sanitario.
Cioni, però iniziava ad aver dei dubbi sulla bontà dell'ordinanza, anche perché aveva dei rimorsi. Era noto infatti che secoli prima gli umani erano stati molto utili e che non tutti erano poi da buttare, e poi, chi, tra tutti gli uccelli della famiglia dei Colombi, non aveva una fotografia nella piazza con un umano? Non era immaginabile una piazza senza umani e ciò gli creava un grosso imbarazzo.
E allora si ricordò che un suo collega, un certo Colombucci gli aveva parlato di certe pillole anticoncezionali che gli stessi uomini usavano per limitare le loro nascite e di certi antibiotici che avrebbero potuto guarire gli umani se presi con una certa dose. Corse subito ad avvertire, quindi, il suo sindaco, un certo Picciari, che deve la sua fama per essere considerato un uccello che vola alto, forse quello che vola più alto di tutti. Ma Picciari era in volo e nessuno era in grado di raggiungerlo perché volava sempre più alto; aveva inoltre lasciato detto di non voler essere disturbato perché le sue uova rischiavano di rompersi e doveva accudirle. Era noto infatti che quando era stufo, volava via, alto alto e tornava solo in caso di estrema necessità e poi, le sue uova erano talmente fragili che non aveva ancora avuto eredi.
Allora a Cioni, che era piccione di buon senso, con l'aiuto di Colombucci, non rimase altro che radunare il consiglio della grande famiglia dei colombi e prospettare nuove iniziative. Il buon senso ebbe il sopravvento, gli umani in cambio di cibo, contraccettivi e medicine furono obbligati ad inquinare di meno e vissero felici e contenti insieme alla comunità dei Colombi, i quali poterono continuare a farsi fare migliaia e migliaia di fotografie assieme agli umani nelle piazze di tutto il mondo. Fu chiaro così a tutti che i rappresentanti del mondo di Piccionlandia avevano dimostrato di avere ancora molto buon senso e che la convivenza con gli umani poteva tranquillamente sussistere e continuare.
Grazie sig.Cioni.
Valerio Lastrucci
Italia dei Valori