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Partito Democratico - Il punto di vista di Vittorio Pepe

Logo TRAFFICO ACQUEO VERA EMERGENZA DI VENEZIA. INSIEME SI PUO'!

 

Se qualche timido e goffo tentativo di un isolato consigliere di intervenire sul "traffico acqueo" può essere giudicato patetico, la pretesa del Vicesindaco di risolvere questo enorme problema da solo, mettendosi d'accordo con le categorie, rischia di apparire ridicolo.

Fa specie che una persona competente ed esperta non riesca ad ottenere nessun risultato; tutti possono constatare come il traffico sia sempre più caotico, le velocità sostenutissime e il moto ondoso devastante.

Il fatto è che non basta mettere limiti di velocità, emettere ordinanze, erogare multe (che comunque fanno parte delle spese fisse delle imbarcazioni)… perché queste iniziative senza un rigoroso vero controllo servono a poco.

Non può chiamarsi fuori il Vicesindaco rispetto a quanto accade in Rio di Cannaregio affermando "ma quello non è nostro territorio, abbiamo scritto a Magistrato alle Acque di darci la competenza, ma non abbiamo ricevuto risposta". Il Comune anche quando non può normare in acque di competenza del Porto o del Magistrato alle Acque, ha sempre il dovere di controllare tutte le acque all'interno del perimetro comunale.

Si deve prendere atto che per l'economia della città il traffico acqueo non si può eliminare ma, d'altro canto, l'architettura urbana e la natura della laguna non hanno robustezza sufficiente a sostenerne la vastissima dispersione energetica. La salvezza fisica del Centro Storico, non solo perché è patrimonio dell'umanità, ma anche, più prosaicamente, perché è fonte di guadagno di mezzo Veneto deve essere la priorità!

E' purtroppo opinione diffusa che non ci sia decisa volontà politica di intervenire perché, altrimenti, si sarebbe già attivato il controllo con il sistema satellitare GPS che lascia una traccia personalizzata con la quale conoscere, per ciascuna imbarcazione, velocità e comportamento tenuti durante tutto il servizio (l'ufficializzazione delle infrazione anche senza sanzione sarebbe efficacemente dissuasoria). Venezia non può soccombere per il "pretesto" del patto di stabilità che impedirebbe l'assunzione di cento vigili con un onere di € 3.200.000,00 annui (100 per 32.000) che "coprirebbero" Venezia e la Laguna con controlli e apparecchi telelaser.

Ai controlli efficaci si deve aggiungere una programmazione intelligente.

Che fine ha fatto l'interscambio merci! Nessuno ne parla, non si sa che tempi di attuazione avrà, ma soprattutto non si sa chi lo gestirà né come sarà organizzato.

Nella passata consigliatura, l'allora Sindaco Paolo Costa, aveva commissionato alla TRANSCARE A.G. di Wiesbaden un progetto presentato nell'ottobre del 2002. Gli obiettivi raggiungibili erano straordinari: si parla di una riduzione dell'80% delle barche utilizzate per i trasporti e di una riduzione del 75% dei movimenti (senza nessun licenziamento).

Per concludere, non è che qualcuno si offende perché il Vicesindaco è paterno, paziente e … didascalico verso i consiglieri e attentissimo verso le categorie. La concertazione è necessaria ma le decisoni sono dell'Amminstrazione orientate dal bene comune. Nessuno è all'altezza di prendere decisioni impopolari senza una logica copertura politica. La democrazia è un faticoso gioco di squadra……anche Maradona aveva bisogno degli altri 10 giocatori per vincere.

 

Vittorio Pepe

Consigliere Comunale

"La Margherita"

 
 
Pubblicato il 06-07-2007 ore 00:00
Ultima modifica 10-01-2009 ore 22:46
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