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Partito Democratico - Il punto di vista di Carlo Pagan

Logo IL PORTO RELAZIONI AL CONSIGLIO COMUNALE LE SUE INTENZIONI SULL'AREA DOGANALE!!!

 

Nel 1998 il Consiglio Comunale di Venezia approvava  un piano di Recupero di iniziativa pubblica "per un nuovo insediamento di attività di autotrasporto e intermodali" relativo al riuso e alla riqualificazione dell'area "ex Agrimont e ex Ausidet".

 

La parte pubblica e quella privata hanno profuso un notevole impegno e hanno investito cospicue risorse per realizzare il nuovo insediamento logistico e qui sono confluite le aziende di trasporto già collocate in zone improprie del nostro territorio.

Si pensi che per la realizzazione del nuovo insediamento logistico, il Comune di Venezia ha promosso la acquisizione da parte della IVE - Immobiliare Veneziana srl - delle aree "ex Agrimont e ex Ausidet" nonché la cessione delle stesse alle imprese in questione riunite nel Consorzio Multimediale Darsena. I proprietari delle aree, tramite il predetto consorzio e la IVE Srl (proprietario  dei residui terreni e immobili) hanno quindi costituito il Consorzio "Urban", il quale ha stipulato con il Comune di Venezia la convenzione ex art. 63 LR 27.6.85 n. 61 per l'urbanizzazione delle aree interessate dal PdR.

 

La pianificazione voluta dal Comune di Venezia e condivisa dall'Autorità Portuale ha comportato l'insediamento delle attività dei consorziati (circa una quindicina), che hanno perciò dismesso le aree precedentemente utilizzate ed hanno conseguentemente programmato le loro aziende in vista della permanenza nel nuovo sito. Inoltre le opere di urbanizzazione sono state in larga parte realizzate ed è in corso di ultimazione l'intervento per il recupero della "torre di raffreddamento" imposto dalla Variante al PRG di Porto Marghera.

 

L'autorità portuale in data 3 agosto u.s. ha comunicato ai privati proprietari di terreni e immobili, l'avvio del procedimento di ampliamento del circuito e degli spazi doganali della cosiddetta "isola portuale" di Marghera ai sensi del DPR 43/73, precisando con successiva nota del 26 ottobre u.s. che detto procedimento "non incide sul mantenimento delle attività già insediate in quanto compatibili con la destinazione degli spazi".

 

A questo punto si sono levate le (legittime) preoccupazioni dei soggetti operanti nell'ambito dell'area di cui trattasi, i quali nel manifestare la più ferma contrarietà al progetto avviato dall'autorità portuale, hanno rilevato che la loro attività commerciale risulterebbe oltremodo aggravata ed appesantita dall'obbligo di superare un varco di tipo doganale.

 

Personalmente, ritengo anomalo (per usare un eufemismo) che su un'area strategica oggetto di intervento e investimento pubblico e privato, possa inserirsi come un fulmine a ciel sereno, un vero e proprio colpo di mano unilaterale da parte dell'Autorità Portuale di Venezia! Ritengo pertanto quantomeno opportuno che la stessa Autorità Portuale venga in Consiglio Comunale a relazionare sull'intera vicenda.

 

Carlo Pagan

Consigliere Comunale

 
 
Pubblicato il 05-12-2007 ore 00:00
Ultima modifica 10-01-2009 ore 22:40
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