Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario ai primi giorni di dicembre 2008, si sono registrati i primi disagi per i pendolari che abitualmente sono costretti a prendere il treno, e non sono mancate lamentele e petizioni da presentare alle FS.
Che i collegamenti ferroviari sulla tratta regionale da e per Venezia, fossero limitati e spesso in ritardo è questione ben nota a tutti. Il problema, però, anche in occasione delle ultime festività natalizie è tornato di estrema attualità. Un disagio con il quale, i numerosi pendolari che ogni giorno devono raggiungere per motivi di lavoro, studio o altro, Venezia o Mestre, hanno imparato a convivere, ma non per questo deve ritenersi questione da sottovalutare o minimizzare.
Personalmente, apprezzo il lavoro sino ad oggi fatto dall’Assessore Regionale al Trasporto pubblico locale, Renato CHISSO e da tutti quanti si sono adoperati per dare una risposta certa a tutta quella parte di utenza ferroviaria locale che lamenta ritardi e riduzione dei treni regionali, anche con la sostituzione in alcuni casi di bus di collegamento.
Auspico comunque che non ci si fermi qui ed anzi sollecito l’Assessore Chisso ed anche quanti possano avere un qualche interesse – penso – per esempio all’Associazione Consumatori, piuttosto che alla Direzione Regionale di Trenitalia – affinché possano studiare un nuovo piano di orari e di collegamenti, in modo da rispondere alle esigenze di lavoratori e studenti e rispettosi dei tempi di vita.
La mia proposta, in sostanza, consiste nel prevedere che la tratta appunto Venezia – Mestre – in considerazione della riduzione dei treni regionali e dei numerosi ritardi che immancabilmente si verificano – possano essere utilizzati sia i treni intersiti che interregionali, dai pedonali senza sovra-prezzo e conseguenti prenotazioni, anche attingendo con eventuali fondi di bilancio regionale 2009.
Non mi illudo che questo possa essere una panacea, ma probabilmente potrebbe essere un primo segnale che qualcosa in più si stia facendo, oltre ad essere un incentivo per quanti raggiungono Venezia a lasciare la macchina nei parcheggi scambiatori già esistenti e, tipo l’ultimo aperto, quello di Via Torino (ex ACTV) per prendere il treno.
La cosa non deve essere sottovalutata, anche e soprattutto perché ho personalmente avuto numerose segnalazioni ed incontri con i cittadini per i quali la questione non è sicuramente irrilevante, tutt’altro!
Per questo a giorni mi farò promotore e primo firmatario di una interpellanza al Sindaco del Comune di Venezia, Massimo Cacciari, perché l’Amministrazione comunale sia parte attiva e propositiva nel ricercare una soluzione al problema assieme alla Regione, come peraltro già attuato da Lombardia, Emilia, Liguria.
Paolino D'Anna