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Partito Democratico - Il punto di vista di Maurizio Baratello

Logo Serve un new deal veneziano. Un nuovo corso che cambierà la storia economica della città.

 

NON PRODUCIBILE

CON RISERVATEZZA DEI DIRITTI

 

 

 

 

"Sintetizzo, con uno schema, le linee guida per un nuovo sviluppo economico-finanziario, un nuovo corso della storia economica di Venezia, nel rispetto delle direttive comunitarie e governative. Un nuovo disegno che avvia un nuovo scenario nella nostra città, strettamente correlato alle esigenze dell'Unione Europea ma che si apre al mondo intero: Venezia quale centro e snodo di politica economico-finanziaria, forse il più importante a livello internazionale.

 

 

Il progetto fonda le sue basi sfruttando al massimo livello un segmento della nostra economia: il settore turistico.

 

Quali obiettivi si pone:

 

  1. implementare la finanza finalizzandola al recupero del patrimonio artistico-culturale e al ripopolamento della nostra città;
  2. dare nuova occupazione attraverso il ritorno di nuovi insediamenti produttivi.

 

Abbiamo accennato che il segmento economico da sfruttare è il turismo.

 

Realizzare un unico portale, quale servizio gratuito agli abitanti U.E. estendibile a livello internazionale, finalizzato alla prenotazione alberghiera, extra alberghiera, crocieristica, fieristica e di informazione generale, accompagnato da carte di servizi e almanacchi.

 

Chiedere, in ottemperanza alle direttive comunitarie, a fronte di un simile servizio gratuito, l'applicazione di un'aliquota agevolata su Venezia e per Venezia, pari a quella autorizzata nel Paese comunitario irlandese, evitando quello che nel linguaggio tecnico viene definito "effetto dumping".

 

Ciò porterebbe ad arricchire Venezia di nuove aziende, invertendo l'esodo, e realizzando il più importante centro economico-finanziario europeo e forse internazionale, prevedendo l'insediamento di circa 6.000 attività produttive, la realizzazione dei Palazzi delle professioni, delle assicurazioni e delle banche.

 

Ciò comporterebbe l'entrata di un flusso finanziario notevole, in relazione alla riduzione impositiva, da destinare al recupero del patrimonio storico-artistico-culturale della nostra città e al suo ripopolamento.

 

 

Alternativa all'applicazione dell'aliquota ridotta

 

Ragionare sulle parametrazioni di costi commerciali che hanno indotto all'esodo molte attività produttive.

 

Un esempio per tutti: i costi di trasporto.

 

Facendo leva sugli appesantimenti aziendali si possono applicare forme di credito d'imposta, per singoli segmenti di costo, determinando lo stesso risultato.

 

Un altro esempio potrebbe essere l'ammortamento da applicare all'investitore intenzionato ad acquisire un immobile a Venezia. Anziché frazionarlo in 33 anni si potrebbe frazionarlo in 5 anni.

 

Il flusso finanziario ottenibile sarebbe destinato a ciò che la legge speciale per Venezia prevede richiamandoci a tre elementi fondamentali: la solidarietà, la pluralità e la sostenibilità.

 

Si potrebbero realizzare nuovi insediamenti residenziali a valori contenuti, molto vicini ai valori di costo puro, con contestuale accensione di mutui trentennali il cui peso economico per il nuovo residente acquirente sarebbe il pagamento della quota capitale mentre la quota interessi starebbe in capo al Comune.

 

Si creerebbe, così, un'azione calmieritrice sul mercato immobiliare rendendolo più appetibile sul fronte dei prezzi.

 

L'aliquota agevolata fiscale ICI per i nuovi residenti potrebbe essere ridotta al 2 per mille anziché per il primo anno, come attualmente accade, grazie all'approvazione di un mio emendamento al bilancio di previsione comunale, per il periodo di durata del mutuo contratto.

 

Sul fronte disinquinamento le aziende ma anche le famiglie riceverebbero forme contributive per gli investimenti tesi a realizzare fosse settiche, vasche biologiche e impianti di depurazione.

 

Per l'economia cittadina si avvierebbe un nuovo corso e si attiverebbero, superando l'attuale difficile momento di crisi, nuove forme di induzione economica e nuova occupazione."

 
  1. Maurizio Baratello
  2. Archivio atti
  3. punto di vista di
 
Pubblicato il 13-10-2005 ore 00:00
Ultima modifica 11-01-2009 ore 00:15
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